A due settimane dai temuti esami di maturità, uno dei maggiori rischi per i tanti studenti italiani che sono chiamati a sostenere le diverse prove è quello di commettere errori nell’alimentazione e nello stile di vita dettati dal nervosismo pre-esame e da uno studio “matto e disperatissimo”, per dirlo alla Leopardi. Come spiega a IlSussidiario.net il Prof. Pietro Migliaccio, medico nutrizionista, Presidente della Società italiana di Scienza dell’Alimentazione, «da oggi fino al giorno degli esami è necessario distribuire al meglio i pasti della giornata, evitando quindi le diete dimagranti». Per questo motivo resta sempre valida la formula del 5+2+1, vale a dire cinque pasti distribuiti nell’arco della giornata (colazione, pranzo e cena, più due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio), due ore al massimo da trascorrere davanti allo schermo della tv o del computer e un’ora di attività fisica. «Visto che nessuno studente studia 24 ore al giorno, è importante allora concedersi almeno un’oretta al giorno di movimento, che può consistere in una semplice passeggiata al parco. Un modo semplice per riposarsi e liberare la mente». Il Prof. Migliaccio ci spiega anche che in questo periodo, oltre a seguire la dieta mediterranea, «è importante evitare gli alimenti grassi che appesantiscono l’apparato digerente e pertanto sottraggono sangue al cervello, l’organo che in un periodo come questo interessa maggiormente».
Il giorno prima degli esami – La sera prima dell’esame, spiega ancora l’esperto, «è consigliabile andare a dormire presto avendo mangiato in modo leggero senza abbuffarsi: quindi sì a un piatto poco condito di pasta, un secondo di carne bianca o di pesce e della frutta. Sempre meglio evitare il caffè nelle ore serali per garantire un sonno tranquillo, così da potersi svegliare in ottima forma il giorno successivo».
Il giorno degli esami: gli scritti – La colazione rimane sempre il pasto fondamentale, ma per le ore successive è utile «portare sempre con sé un pacchetto di cracker, di biscotti, una merendina preconfezionata o un piccolo panino all’olio con due o tre fette di affettato, in modo tale da non andare in crisi ipoglicemica durante gli scritti che possono durare delle ore», ci dice ancora Migliaccio. «Quando poi si ritorna a casa dopo aver sostenuto la prova scritta, «si può mangiare qualcosa in più, anche per scaricare la tensione, ma non se il giorno dopo è previsto un altro esame. In questo caso bisogna stare sempre attenti, fare un pranzo moderato e una cena leggera in modo tale da essere pronti per la nuova sfida scolastica».
Il giorno degli esami: gli orali – L’inizio della prova orale è sempre un’incognita: può cominciare la mattina presto oppure arrivare a un orario non precisato nel pomeriggio, quindi «conviene fare sempre una colazione corretta ed equilibrata a base di latte, tè o caffè d’orzo, accompagnato da biscotti o delle fette biscottate con marmellata – conclude il Prof. Migliaccio -. Anche in questo caso è sempre meglio portarsi dietro dei biscotti o uno spuntino leggero così da evitare di andare in crisi ipoglicemica nel caso in cui l’attesa sia troppo lunga».
(Claudio Perlini)