Finalmente una chance di stabilizzazione per 75mila precari della scuola. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha firmato l’atteso decreto integrativo del D.M. N.249/2010 che prevede nuovi criteri di programmazione del numero dei posti dei docenti abilitati necessari per il funzionamento del sistema formativo nazionale e che ha affiancato al Tfa ordinario percorsi abilitanti riservati (il cosiddetto TFA speciale) come misura transitoria limitata a tre annualità (2012-13, 2013-14 e 2014-15). Il Miur fa dunque sapere in una nota che il provvedimento “tanto atteso da numerosissimi docenti precari non abilitati e in servizio da almeno 3 anni entro il periodo degli anni scolastici 1999-2000 e 2011-12 e il cui numero stimato è di circa 75.000, è stato completato”. Adesso, per diventare realmente efficace, dovrà essere registrato alla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il percorso, aggiunge il ministero, prevede tre fasi, strettamente integrate tra loro, per acquisire l’abilitazione all’insegnamento nella scuola. Con la prima si intende “accertare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche del candidato, che potrà conseguire un punteggio fino a 35 punti”. A seguire, invece, un percorso universitario “con insegnamenti in aula per un totale di 41 crediti formativi, con verifiche per ciascun insegnamento che, se superate, potranno far conseguire all’abilitando da 30 a 50 punti”. La terza prova, infine, “andrà ad accertare la preparazione professionale e sarà valutata con un punteggio fino a 15 punti”. Per conseguire il titolo di abilitazione sarà necessario raggiungere un punteggio complessivo di almeno 60/100. Con un terzo distinto provvedimento ministeriale, fa sapere il Miur, è stata rivista la tabella di valutazione dei titoli culturali e di servizio validi per l’inserimento e l’aggiornamento delle graduatorie di seconda fascia di istituto, adempimento previsto dalla normativa vigente ogni tre anni, con prossima scadenza nella primavera 2014.