Un altro fatto narrato nella Bibbia trova conferma archeologica e storica. Si tratta di un evento che comunque era comunemente riconosciuto dalle fonti storiche, il grande assedio delle truppe romane a Gerusalemme del 70 dopo Cristo, che però Gesù aveva profetizzato durante la sua vita. Gli ebrei si erano ribellati alla dominazione romana e l’esercito dell’imperatore Tito aveva schiacciato la rivolta nel sangue, dopo un lungo assedio, distruggendo Gerusalemme e soprattutto il Secondo Tempio proprio come aveva annunciato Gesù. Gli archeologi sono infatti riusciti a trovare quel punto delle mura dove i romani fecero breccia per entrare in città, dopo un lungo scavo cominciato lo scorso anno sul terreno di costruzione di un campus universitario. Qua sono stati trovati i resti di una torre ebraica e accanto molte pietre lanciate dalle catapulte romane, che evidentemente distrussero la torre e permisero ai soldati di entrare in città. Nella sua opera Guerra giudaica, lo storico Flavio Giuseppe aveva descritto la descrizione della breccia della terza cerchia di mura, ma mancavano le prove storiche. «Il muro cominciò a cedere davanti ai colpi del “Vittorioso” e i difensori, ormai stremati non solo dai combattimenti, ma anche dalle notti insonni passate a vigilare […], ritennero che fosse ormai inutile difendere questo muro quando ne rimanevano altri due, e così molti si ritirarono» si legge negli scritti di Flavio Giuseppe.