E’ passato un altro anno: nel mondo della scuola l’anno finisce con l’esame di Stato, ma l’esame di Stato inizia con il decreto del ministro (quest’anno il D.M. 53 del 31 gennaio 2018) che indica a studenti e insegnanti le materie della seconda prova scritta e quelle affidate ai commissari esterni.
L’esame di Stato 2018 vedrà gli studenti del liceo classico impegnati nella traduzione dal greco.
La seconda prova della maturità classica è sempre abbastanza prevedibile: un anno latino, il successivo greco e così via. Quest’anno però il commissario che dovrà correggere la seconda prova sarà esterno: dal 1999, a mia memoria, la seconda prova di greco è stata affidata al membro interno e non esterno. Il motivo di questo cambiamento di rotta non è noto, ci auguriamo tutti che non sia un ennesimo affossamento del liceo classico. Gli studenti tremano perché sanno bene che la traduzione dal greco comporta non poche difficoltà. I testi e gli autori scelti non sono mai di facile interpretazione: non basta “saper tradurre” per raggiungere un punteggio sufficiente, bisogna conoscere la filosofia, la storia, aver letto molti testi in lingua, insomma, aver tradotto tanto.
E’ questo ovviamente lo studio a cui sono chiamati gli allievi del liceo classico, ma i tempi sono cambiati: Platone, Plutarco, Luciano, Aristotele, Isocrate, gli autori proposti negli ultimi 15 anni, non sono di facile interpretazione e soprattutto è facilissimo reperirne la traduzione sul web.
In un’Europa che ha abbandonato gli studi classici, e ridotto lo studio della filosofia (vedasi la riforma della scuola in Spagna), il liceo classico rimane un baluardo da difendere a denti stretti e i nostri studenti una ricchezza da valorizzare. A chi dice che il greco (insieme al latino) è una lingua morta, io rispondo che il greco è una lingua filosofica: le parole hanno molti significati, sono portatrici di valori fondanti la cultura europea e per capire qual è il significato giusto rispetto al contesto gli studenti devono mobilitare tutte le risorse della propria intelligenza. Dentro la cultura greca c’è tutto: teatro, politica, storia, filosofia, scienza.
Ai maturandi del liceo classico auguriamo di dimostrare all’Europa l’importanza degli studi classici e umanistici in genere, all’Italia che senza lo studio del greco anche le facoltà scientifiche sono più povere di studenti “pensanti”.