Cinque nuovi santi, quattro religiosi italiani ed un eroe nazionale portoghese imparentato con la passata casa reale, sono stati proclamati oggi santi da Benedetto XVI, che ha additato alcuni di loro come un esempio etico nell’attuale «grave crisi economica» mondiale. La messa si è svolta in piazza San Pietro, davanti a decine di migliaia di devoti venuti dal Portogallo e, in modo massiccio, dall’Italia. Moltissimi i napoletani, giunti per omaggiare Caterina Volpicelli, vissuta nel diciannovesimo secolo, e modello – ha sottolineato il papa nell’omelia – dell’impegno cristiano «per costruire una società aperta alla giustizia e alla solidarietà, superando quello squilibrio economico e culturale che continua a sussistere in gran parte del nostro pianeta». La Volpicelli (1839- 1894) creò un ordine, le Ancelle del Sacro Cuore, che scelsero di non indossare né il velo né l’abito per essere in tutto uguali alle persone soccorse nei bassi napoletani così come alle vittime del colera del 1884, a Minturno, a Meta di Sorrento e a Roma. Altro nuovo santo italiano fortemente impegnato nel sociale è il bresciano Arcangelo Tadini (1846-1912), che difese i diritti delle giovani operaie fondando nel 1900 le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth. «Quanto profetica – ha osservato il papa – fu l’intuizione carismatica di don Tadini e quanto attuale resta il suo esempio, anche oggi, in un’epoca di grave crisi economica». Agli onori degli altari del mondo sono saliti oggi anche un’altra bresciana Geltrude Comensoli (1847-1903), le cui seguaci sono note come le suore adoratici, l’abate senese Bernardo Tolomei (1272-1348), che diede vita alla Congregazione Olivetana, e l’eroe nazionale del Portogallo Alvares Pereira (1360- 1431) un vittorioso generale, padre di famiglia e poi – rimasto vedovo e sistemata l’unica figlia vivente, andata in sposa al figlio del re Joao I – religioso carmelitano con il nome di Nuno de Santa Maria, e grande asceta.