Il 23 aprile 2008 il Parlamento Europeo ha ratificato la raccomandazione, approvata nel settembre 2006, sul Quadro Europeo delle Qualifiche (QEQ).
Il QEQ fornisce uno schema di riferimento per correlare i sistemi e i quadri di qualifiche dei diversi Paesi. Grazie ad esso aumenteranno la trasparenza e l’accessibilità dei sistemi di istruzione e formazione europei e sarà agevolata la mobilità di lavoratori e studenti.
Entro il 2010 i Paesi membri dovranno rapportare i loro sistemi di qualifiche al QEQ. A partire dal 2012, tutte le nuove qualifiche dovranno recare un riferimento al QEQ, di modo che i datori di lavoro e le istituzioni possano identificare le conoscenze, abilità o competenze di un candidato. Il QEQ interessa le qualifiche conseguite in tutti i campi dell’istruzione, compresa l’istruzione generale, l’istruzione superiore e la formazione professionale. Esso è imperniato su otto livelli di riferimento delle qualifiche, da quelle conseguite a conclusione dell’istruzione dell’obbligo (livello 1) a quelle di livello più alto (livello 8: dottorato o equivalente).
Per assicurare l’efficacia del QEQ tra i diversi sistemi, i suoi livelli si basano sui risultati dell’apprendimento (ciò che un discente sa, comprende ed è capace di fare) più che sugli input dell’apprendimento (durata dell’esperienza apprenditiva, tipo di istituzione formativa, ecc.).
Il QEQ fa capo al programma del 2004 “Istruzione e formazione 2010”, una delle tappe del percorso realizzato dai Ministri dell’Istruzione europei per l’attuazione della Strategia di Lisbona, messa a punto dal Consiglio europeo, riunito a Lisbona nel marzo 2000. Con essa, l’Unione europea si proponeva di “diventare – entro il 2010 – l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale.” I capi di Stato e di governo riuniti a Lisbona riconobbero il ruolo fondamentale di istruzione e formazione per la crescita e lo sviluppo economico e si impegnarono a migliorare, nell’arco di un decennio, la qualità e l’efficacia dei sistemi educativi dei singoli Stati e a promuovere l’apprendimento permanente. Obiettivo: elevare il livello delle competenze e di istruzione dei cittadini europei, ridurre l’abbandono scolastico prematuro, incrementare il numero di laureati nelle materie scientifiche e tecnologiche.
Nel 2007 la Commissione europea ha pubblicato il Progress Report per monitorare i progressi nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona: alcuni risultati sono stati raggiunti, ma molto ancora rimane da fare.
Il riconoscimento dei diplomi e dei certificati in tutta Europa attraverso il QEQ costituisce un tassello essenziale nel processo di raggiungimento degli obiettivi della Strategia di Lisbona, perché favorisce lo sviluppo di un mercato del lavoro europeo e della cittadinanza europea.