Dopo l’atterraggio che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso, Rosetta e il suo lander Philae regalano un’altra emozione: sarebbero infatti state rivelate tracce di molecole organiche sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. La notizia arriva dall’Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr), grazie ai dati preliminari che sono stati presi dagli strumenti di Philae, Cosac, Cometary Sampling and Composition Experiment, realizzato in Germania. Ma l’analisi delle molecole è ancora in corso. Le analisi sono state rese possibili anche dal martello “Mupus”, che ha scavato nella superficie trovando un blocco di ghiaccio coperto da polveri e detriti. “Mupus” è composto da un braccio meccanico vibrante con una sonda all’estremità. La temperatura registrata dallo strumento era di 153 gradi. Le rivelazioni di “Mupus” sono state confermate anche da SESAME, Surface Electrical, Sismic and Acoustic Monitoring Experiment. Funzionano anche COSAC e CIVA, la camera che ha effettuato la prima panoramica a 360 gradi. E funziona anche ROLIS, Rosetta Lander Imagining System, la fotocamera montata sulla parete di Philae, che ha registrato le immagini di separazione del lander da Rosetta e dell’atterraggio. La missione Rosetta, lo ricordiamo, risale al 2 marzo 2004 e il 12 novembre 2014, dopo oltre dieci anni, il lander Philae staccandosi dalla sonda è atterrato sulla cometa. (Serena Marotta)