Se vengono delle buone idee, si possono vincere premi e aprire la strada al business. Anche in campo tecnico scientifico. Nel caso delle tecnologie digitali, a lanciare le sfide e a dare i conseguenti premi ci pensa l’EIT Digital, con l’Idea Challenge, come ha fatto all’inizio di dicembre a Parigi, dove anche una start-up italiana è stata premiata.
EIT Digital è un’organizzazione che promuove l’innovazione nelle tecnologie digitali; riunisce imprenditori da oltre 130 realtà europee: aziende grandi e piccole, start-up, università e enti di ricerca. È in pratica la community dedicata alla conoscenza e all’innovazione che si muove nell’ambito dell’European Institute of Innovation and Technology (EIT), che è un organismo dell’Unione europea con sede a Budapest, istituito nel 2008 e diventato operativo nel 2010. L’EIT Digital ha il suo quartier generale a Bruxelles e altri centri a Berlino, Eindhoven, Helsinki, Londra, Parigi, Stoccolma, Budapest, Madrid e per l’Italia a Trento.
La sua iniziativa di grande richiamo è l’Idea Challenge: una competizione che individua e sostiene le migliori start-up digitali europee e promuove la rapida crescita del loro business in Europa e nel mondo. I vincitori vengono selezionati, come è avvenuto anche quest’anno a Parigi, da una giuria paneuropea composta da esperti del settore, investitori, imprenditori e acceleratori di business. Chi riesce a salire sul podio, oltre al consistente premio in denaro, può beneficiare dell’accesso alla rete di innovazione europea dell’EIT Digital e del supporto dell’Acceleratore dell’EIT Digital per la crescita internazionale.
Per il 2015 il primo premio è stato vinto dalla start-up Gleechi, per lo sviluppo di un’innovativa soluzione software che rende semplice e realistica l’animazione delle mani in ambienti virtuali; mentre al secondo posto si è piazzata UAVIA, che consente ai droni di operare in campo, in maniera totalmente autonoma e remotizzata, senza la necessità di intervento umano.
La sorpresa italiana è stata il terzo premio (per un valore di 15.000 euro), nella categoria Cyber Physical Systems conquistato da Cohaerentia, una spin off del Politecnico di Milano. La start-up milanese ha sviluppato un innovativo sistema di monitoraggio multiparametrico basato su sensori a fibra ottica che sfrutta un unico hardware universale, specializzato a livello software in base ai molteplici requisiti della manutenzione predittiva in ambito industriale; consente quindi il monitoraggio in tempo reale di impianti, macchinari o infrastrutture civili per migliorare la qualità e l’efficienza dei processi produttivi nell’industria manifatturiera e la sicurezza nel settore civile.
In particolare, la tecnologia Cohaerentia combina le note capacità di rilevamento delle fibre ottiche – capacità multi-dominio (tempo, frequenza, spazio) e multi-parametriche (temperatura, pressione, deformazioni, vibrazioni meccaniche e acustiche, correnti elettriche e tensione …) con un innovativo schema di demodulazione coerente di segnali ottici che sfrutta le più recenti tecnologie ICT per l’acquisizione di segnali digitali e l’elaborazione in tempo reale.
In analogia con l’evoluzione che l’ICT sta sperimentando circa il concetto di Software-Defined-Network, Cohaerentia propone un nuovo approccio “definito dal software” per il rilevamento con fibre ottiche.
Nei sensori fibra ottica Software Defined (SDFOS) una piattaforma hardware commerciante, comprendente una fibra ottica standard e un’unità per misure coerenti, viene resa specializzata tramite un appropriato DSP (elaboratore digitale di segnali) che consente applicazioni personalizzate. Il sensore a fibra ottica diventa quindi Software-Defined dalla specifica applicazione dell’utente. Questo approccio viene implementato grazie alla disponibilità di una soluzione brevettata, denominata sensore sinottico, basato sulla tecnologia di rilevamento di luce coerente e sul nuovo uso di fibre ottiche standard per raccolta dati multifunzione e multidominio. Il sensore sinottico è un dispositivo a basso costo, non intrusivo e facile da integrare; con la sua minima invasività, è in grado di raccogliere contemporaneamente tutti i disturbi che agiscono sulla fibra tra cui le vibrazioni meccaniche, deformazioni strutturali, sbalzi di temperature e anche campi magnetici ed elettrici.
I vantaggi della tecnologia a fibra ottica Cohaerentia, che hanno convinto la giuria dell’EIT Digital Idea Challenge, si possono riassumere così: minima invasività; elevata resistenza meccanica e resistenza intrinsecamente alla corrosione; immunità ai disturbi elettromagnetici; possibilità di misure remote per il monitoraggio in ambienti ostili o di difficile accesso; versatilità, grazie al:monitoraggio in tempo reale di numerosi parametri con la stessa fibra; modularità, banda larga, per acquisizione di transitori veloci e oscillazioni meccaniche fino a MegaSample/s.