Jules Verne è il protagonista del nuovo logo di oggi di Google, che ispirandosi nella grafica al celebre romanzo 20.000 leghe sotto i mari coglie l’occasione di stupire rendendolo navigabile. Letteralmente…
E’ Jules Verne il protagonista del logo che Google ha realizzato oggi; una tradizione, ormai, per Montain View, quella di modificare il proprio marchio con l’intento di omaggiare personaggi, ricorrenze o situazioni degne di nota. Una tradizione mai uguale a se stessa: Big G ancora una volta ha escogitato un sistema per sorprendere i propri utenti: oggi è l’anniversario della nascita di Jules Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 e morto ad Amiens il 24 marzo 1905) e il logo che lo omaggia è ispirato a 20.000 leghe sotto i mari, tra i suoi romanzi più famosi.
Le lettere che compongono la parola “GOOGLE” ricordano ciascuna l’oblò di un sottomarino, il Nautilus, per la precisione. Attraverso di esse, si scorge il mare coi suoi pesci. Immagini che non sono fisse: l’acqua, infatti, ondeggia; o, meglio, si ha l’impressione di un’immagine fissa che viene fatta muovere, secondo le prime tecniche di animazione. Ma non finisce qui: a destra della scritta c’è una leva; è azionabile con il cursore del mouse e spostandola si proverà l’ebrezza di guidare il Nautilus: in senso longitudinale, o inoltrandosi nelle profondità abissaili.
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Nato a l’8 febbraio 1828 a Nantes, in Francia, fu il primo di cinque fratelli. Già in tenera età si intravedeva quello spirito avventuroso che lo portò ad diventare uno tra i romanzieri più prolifici e noti al mondo: a 11 anni, infatti, scappò di casa, imbarcandosi su una nave diretta nelle Indie. Fu subito ritrovato dal padre, a Paimbœuf. Dopo gli studi di retorica e filosofia, portò a termine quelli legali, per volere del padre.
A Parigi, dove studiava, conobbe Alexandre Dumas e presso la Biblioteca nazionale apprese rudimenti scientifici, trascrivendo tonnellate di appunti. Dopo il 1850 abbandonò definitivamente la giurisprudenza, ma solo nel 1862 che intraprese la carriera di scrittore a tempo pieno. Il successo arrivò grazie all’editore Pierre-Jules Hetzel, che gli pubblicò Cinque settimane in pallone, e da allora 3 romanzi all’anno.
Cinque settimane in pallone era ispirato alle imprese dell’amico fotografo Nadar, che nel 1863 costruì un gigantesco pallone aerostatico. L’amico Nadar gli ispirò anche Dalla Terra alla Luna (1865). Il 16 marzo 1867, Verne, con il fratello Paul, si imbarcò sul piroscafo Great Eastern, la nave più grande del mondo, esperienza che gli ispirò Una città galleggiante (1870). Nello stesso anno scrisse uno dei suoi capolavori, 20.000 leghe sotto i mari, mentre tre anni dopo il famosissimo Il giro del mondo in 80 giorni.
Tra altri suoi lavori più noti, Viaggio al centro della Terra, I Figli del Capitano Grant, e L’Isola Misteriosa. Scrisse anche numerosissimi romanzi scientifici. Verne, non a caso, è considerato il padre della fantascienza. Ai suoi libri si sono ispirati decine e decine di libri, così come due famosi gruppi Rock, poi, si sono ispirati, in un video di un loro brano, al celebre romanziere: nel video della canzone dei Queen Heaven for Everyone, si vedono spezzoni di Viaggio nella Luna, un film fantastico del 1902 realizzato da Georges Méliès che parodiò Dalla terra alla Luna. Anche il videoclip della canzone Tonight, tonight, degli Smashing Pumpkins rende omaggio al film.
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