Da giorni le pagine di facebook sono ricolme di foto di utenti ritratti in età adolescenziale, o comunque giovanile, una sorta di come eravamo. Ogni foto ha la scritta “sfida accettata”. La maggior parte delle persone non capisce di che sfida si tratti, poi chi più o chi meno decidono tutti di partecipare a questa “sfida” commentando nei confronti dei perplessi, dai è un gioco che bello rivedersi quando eravamo giovani. Se metti mi piace, allora ti arriva un messaggio: hai accettato la mia sfida, posta anche tu come eri da ragazzo. C’è addirittura chi scrive: non hai il coraggio di far vedere come eri. In realtà non è così che è nata l’ennesima catena che attraversa il social network. E’ nata in India come campagna di sensibilizzazione nella lotta ai tumori. Il messaggio originale infatti era: ‘Riempiamo Facebook di foto in bianco e nero per mostrare il nostro supporto alla battaglia contro il cancro. È questa la sfida. Quando i tuoi amici metteranno ‘Mi piace’ al tuo post, invia loro questo messaggio’. In Italia però questo messaggio non è mai arrivato o è andato perso, ma il narcisismo e l’ostentazione di sé che è poi il contenuto principale nei social network ha avuto un successo gigantesco, tanto per sentirsi dire: ma come eri bello da giovane! No, dai sei bella anche oggi, risponde l’altro. Certo, ci sarebbero da fare considerazioni su cosa servano effettivamente le campagne di sensibilizzazione sui social network, ma questo è un altro discorso ancora.