Da pochi giorni il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il nuovo bando del “Programma Montalcini”, iniziativa che si propone di far rientrare ventiquattro giovani ricercatori italiani e stranieri. Sono cinque i milioni di euro investiti nel progetto intitolato nel 2009 a Rita Levi Montalcini ma che dal giorno del suo esordio ha vissuto diversi alti e bassi: nel 2013 qualcuno parlava di flop dopo che il programma, anche detto “Rientro dei cervelli”, aveva fatto rientrare appena 29 scienziati in quattro anni. Il Miur ha dunque deciso di rilanciare il “Programma Montalcini” presentando una sostanziale novità: come si legge sul sito di Cineca (il consorzio interuniversitario formato dal Miur, 69 università italiane e due enti di ricerca), per coloro che rientreranno è stato previsto non solo un contratto da ricercatore per tre anni, ma anche l’assunzione. Il Miur, infatti, “chiederà anticipatamente agli atenei la disponibilità ad assorbire i vincitori del Programma Montalcini nel caso dovessero abilitarsi durante il periodo del contratto di ricerca. I giovani studiosi potranno così essere inquadrati nel ruolo di professori associati”. Per partecipare al bando bisogna necessariamente aver conseguito il titolo di dottore di ricerca e aver svolto attività di ricerca o didattica all’estero per almeno tre anni, mentre le domande dovranno essere presentate per via telematica sul sito del Cineca, ma solo dopo che il decreto del Miur verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.