“Basta ordini di scuderia”. La Red Bull cerca di porre rimedio dopo la vicenda che ha coinvolto i suoi piloti Sebastian Vettel e Mark Webber a Sepang, durante il Gp Malesia. Una soluzione (sperano i vertici del team anglo-austriaco) per riportare il sereno nella scuderia. I rapporti tra i due piloti sono decisamente peggiorati dopo il duro attacco di Vettel al compagno di squadra nella seconda gara della stagione. Il tedesco, ignorando le istruzioni ricevute, ha attaccato e superato Webber con una manovra al limite e decisamente rischiosa, conquistando il successo ma scatenando il caos. Vettel si è dovuto scusare a ripetizione, privatamente, pubblicamente e via web. Si sono mossi anche i vertici, compreso il boss Dietrich Mateschitz, che non ha gradito lo spettacolo offerto dai suoi piloti, pubblicità negativa per il team e di riflesso per la notissima bibita energetica. Dal paddock di Shanghai – dove domenica si correrà il Gran Premio della Cina, primo appuntamento dopo Sepang – sono arrivate voci su una stretta di mano definitiva. Ma tutto si capirà solo in pista, se si ripeteranno situazioni simili. Quello che è certo è che dall’alto non arriveranno più ordini: “Da noi non ci saranno più ordini di scuderia” ha detto Helmut Marko, braccio destro di Mateschitz in pista, lasciando i piloti liberi di duellare in ogni fase della gara. Tra l’altro questo è stato spesso un punto d’onore per la scuderia, che più di una volta ha contestato la Ferrari ma che è poi caduta nello stesso “errore”, e di certo lo ha gestito molto peggio…