L’ultimo appuntamento con il Motomondiale, come ormai da anni, è il Gran Premio della Comunità Valenciana, quarto appuntamento iridato in Spagna, per la gioia degli organizzatori della Dorna: ma quest’anno l’evento sportivo passa in secondo piano, tutti vogliono ricordare al meglio Marco Simoncelli. Comunque, bisogna anche girare, scendere in pista a provare e sfidare il cronometro: anche questo è importante per superare lo shock e salutare Marco con quanto gli piaceva di più fare nella sua vita. Il circuito di Valencia non è il massimo da questo punto di vista: è una sorta di “stadio” delle moto, perché da ogni tribuna si può vedere l’intero circuito (fatto unico in tutto il Mondiale), e se questo aiuta a creare un’atmosfera di festa con il caldissimo e competente pubblico spagnolo, non aiuta di contro ad avere una pista dal grande contenuto tecnico. A complicare le cose da questo punto di vista, la pista era umida, e d’altronde le previsioni non sono esaltanti per tutto il fine settimana. Questa potrebbe essere una buona notizia per Valentino Rossi, che quest’anno ha sempre fatto meglio con la pista bagnata che con la pista asciutta, e potrebbe sfruttare ciò per salutare nel modo migliore il grande amico Super Sic. Intanto, il risultato della prima sessione di prove libere del venerdì mattina sembra confortare questa speranza: Vale infatti è terzo, dietro solo alla coppia Honda Stoner-Pedrosa e subito davanti al compagno di squadra Nicky Hayden e a Loris Capirossi: tre Ducati nei primi cinque posti non si vedevano davvero da tanto tempo, anche se è solo il venerdì mattina. Certo, il risultato è favorito sia dalla pista umida sia dalla povertà dello schieramento: per giungere a quota 16 concorrenti (numero già di per sé davvero basso…) corrono infatti Josh Hayes, sostituto di Colin Edwards, infortunatosi nel maledetto incidente di Sepang, e Katsuyuki Nakasuga, il collaudatore Yamaha che rimpiazza Jorge Lorenzo, che ha dovuto gettare la spugna anche per questo gran premio casalingo, e le due new-entry sono ultimo e penultimo.In ogni caso, un’analisi dei tempi ci dice che al primo posto troviamo – tanto per cambiare – il neo-campione del mondo Casey Stoner in 1’45.513, davanti a Dani Pedrosa, il cui miglior tempo è stato di 1’45.736; poi Rossi, appunto, staccato di 315 millesimi dall’australiano iridato (un distacco che dà fiducia al pesarese), e Hayden poco oltre il mezzo secondo.
L’ottima forma della Ducati in queste condizioni è evidenziata dal clamoroso quinto posto di Loris Capirossi, che quest’anno era abbonato alle ultime posizioni. Loris vorrà salutare nel modo migliore sia il Sic sia tutti i suoi tifosi, visto che sarà l’ultima gara della sua lunga e onorata carriera. Buono il risultato di Spies, sesto al rientro da un infortunio, mentre per ora delude Andrea Dovizioso, solo nono.
(Mauro Mantegazza)