La Ducati è in vendita? Il finanziere Andrea Bonomi ha annunciato all’autorevole testata “Financial Times” di essere pronto a mettere in vendita la casa di Borgo Panigale e che valuta la propria quota un miliardo di euro. Vi sarebbero già alcuni grandi gruppi interessati, compresa la Bmw (che però ha smentito), come desidera proprio Bonomi, che reputa necessario “il supporto di un partner industriale di rilevanza mondiale” per far crescere ancora la Ducati. Questo annuncio potrebbe sollevare i tradizionali timori: cosa potrebbe accadere se la Ducati passasse in mani straniere? E dal punto di vista sportivo ci potrebbero essere delle ripercussioni? Abbiamo provato a riflettere su queste questioni con Guido Meda, la voce del Motomondiale su Italia 1. In esclusiva per IlSussidiario.net, Meda ha voluto prima di tutto rassicurare i tifosi sull’aspetto sportivo: “Ripercussioni sull’attività agonistica? Zero di zero. L’attività in Moto Gp, che è l’unica svolta direttamente dalla Ducati (che in Superbike non ha più un team ufficiale, ndR) è finanziata quasi per intero dallo sponsor Phillip Morris, che è nettamente il più munifico tra tutti quelli presenti attualmente in Moto Gp. Quindi escluderei che ci possono essere delle conseguenze sportive”. Per il resto, Meda non è particolarmente colpito nemmeno dalla notizia in sé: “Detto che non posso certo essere io a fare delle valutazioni economiche, non ci trovo niente di strano nel fatto che Bonomi sia disposto a vendere la propria quota se trova qualcuno che gli offre un miliardo di euro. Bonomi ha rimesso in sesto la Ducati, mi sembra comprensibile che voglia fare un affare: in fondo la proprietà della Ducati è di un fondo d’investimento”. Secondo Meda il nocciolo della questione è un altro: “Chi vuole comprare una casa motociclistica per un miliardo di euro proprio in questo periodo di crisi economica? La moto è uno dei beni di consumo più volubili che esistono. Però è chiaro che se trova acquirenti fa bene a vendere. Non mi piace però la tempistica di questo annuncio”. Infatti in questi giorni la Ducati presenta ad Abu Dhabi il nuovo “mostro” (come l’ha scherzosamente definita Meda), cioè la Ducati 1199 Panigale, e a Meda non piace questa sovrapposizione temporale.
“Non capisco proprio perchè si è voluto creare un allarme mondiale, visto che l’annuncio è stato dato addirittura sul Financial Times, nei giorni della presentazione della nuova moto. La gente non è che stia lì ad analizzare le cose nel dettaglio, e tutti si chiederanno il perchè di questa decisione”. Meda, in ogni caso, non è eccessivamente preoccupato: “La Ducati ha già cambiato tre volte la proprietà, ed è stata anche americana, e non ci sono mai stati contraccolpi negativi. L’attività sportiva, poi, è davvero irrinunciabile per la Ducati, che non è un colosso e deve appunto ai successi sportivi la sua fama”.
(Mauro Mantegazza)