“Sono preoccupato. Credo che il risultato strano dei test sia stato quello del primo giorno, non del secondo… almeno ieri c’erano gli altri a girare lenti, stavolta nemmeno…”. Queste erano le parole di Valentino Rossi al termine dei primi test di Jerez de la Frontera: il Dottore accusava 1 secondo e 7 decimi da Casey Stoner e lamentava problemi nell’entrata in curva: “Non riesco a caricare l’anteriore, entro piano in curva e perdo decimi preziosi”. Dichiarazioni che sono cambiate nello spazio di due giorni: sabato la pioggia e il vento hanno costretto i piloti a fermarsi praticamente per tutto il giorno, ieri invece tutti di nuovo in pista: alle 18, termine dei test, al comando c’era, manco a farlo apposta, Casey Stoner, 1:38.370 il tempo migliore sui 61 giri percorsi. Dietro di lui due spagnoli, Jorge Lorenzo su Yamaha e Dani Pedrosa su Honda. Valentino Rossi chiude sesto, staccato di nove secondi e mezzo dall’australiano campione del mondo in carica, e fa meglio del suo compagno di scuderia Nicky Hayden, ottavo a un secondo e un decimo. Intercettato dai microfoni alla fine dei suoi 90 giri, il Dottore si è detto comunque soddisfatto: “E’ andata meglio di venerdì, io sono contento e lo siamo tutti”. Gli chiedono cosa fosse andato storto nei secondi test di Sepang: “Avevamo seguito una messa a punto sbagliata, andavamo in una direzione che non andava bene”. Cosa che si è ripercossa anche sulla tre giorni di Jerez. “Sì, purtroppo siamo ripartiti con quegli assetti sbagliati, e poi la pioggia sabato ci ha fatto perdere un giorno”. Oggi, secondo Valentino (che ha comunque ridotto il gap da Stoner e dagli altri) la situazione è decisamente migliorata: “Oggi abbiamo lavorato bene. Abbiamo tirato fuori quello che è il nostro attuale potenziale, passo dopo passo: mi sono piazzato sesto (1:39.733 il tempo migliore), sono soddisfatto del crono registrato, dobbiamo considerare che questa moto ha 6-7 giorni di vita”. C’è serenità anche rispetto al problema principale, quello dell’entrata in curva: “Abbiamo modificato il set-up, dietro e davanti, e adesso entro in curva abbastanza bene, piego senza problemi e posso anche osare qualcosa in più”. Comunque, c’è ancora da lavorare: “La strada è ancora lunga, visto quello che è il distacco dai primi, ma possiamo dire di essere pronti per la gara”.
Un po’ meno soddisfatto il suo compagno Hayden: “L’infortunio alla spalla mi ha frenato, abbiamo dovuto concentrare i test invernali in pochi giorni. Nei curvoni veloci faccio ancora fatica e non sono entusiasta del mio tempo, ma adesso bisogna pensare solo al Qatar”. Bene anche Dovizioso, settimo con la sua Yamaha Tech. Nelle prossime pagine il dettaglio dei risultati del terzo giorno di test a Jerez de la Frontera.
1. Casey Stoner (Honda) 1:38.780
2. Jorge Lorenzo (Yamaha) +0.173
3. Dani Pedrosa (Honda) +0.377
4. Ben Spies (Yamaha) +0.715
5. Cal Crutchlow (Yamaha Tech) +0.805
6. Valentino Rossi (Ducati) +0.953
7. Andrea Dovizioso (Yamaha Tech) +1.080
8. Nicky Hayden (Ducati) +1.139
9. Alvaro Bautista (Honda Gresini) +1.237
10. Stefan Bradl (LCR Honda) +1.318
15. Danilo Petrucci (Came Iodaracing) +3.146
16. Franco Battaini (Ducati) +3.277
18. Mattia Pasini (Speed Master) +3.404