La MotoGp ha aperto la stagione 2012 con la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Qatar sul circuito di Losail. Una gara interessante, soprattutto per vedere se come pronosticato alla vigilia di questa nuova stagione di MotoGp ci sarà un netto riavvicinamento della Yamaha alla Honda a causa della nuova motorizzazione da 1000cc. PEr quanto visto in questa prima sessione di prove libere, in effetti, le carte si sono un po’ sparigliate, anche se l’ordine di arrivo parte rigorosamente da dove si era fermato nel precedente mondiale: Casey Stoner. Notizie di Valentino Rossi? Non buone. Lui e la sua Ducati si sono trovati a chiudere al decimo posto (un pizzico di sfortuna cronometrica, perché Barbera è davanti solo di due millesimi) mettendo ancora una volta a dura prova le ambizioni dei ducatisti, che si possono solo in minima parte consolare con il terzo posto ottenuto da Nicky Hayden, che è sembrato molto più “in palla”.
Rispetto allo scorso anno in ogni caso, dobbiamo registrare un ritardo netto rispetto all’1:55:752 che fece registrare Casey Stoner con la sua Honda (che diede ben sei decimi al secondo). In compenso i tempi lo scorso anno furono molto più ravvicinati e il dominio di Stoner e della Honda (sua e in generale) molto più netto. Quest’anno decisamente più alte le velocità di punta (il record è di Hector Barbera sul Ducati, 337.2 Km/h, subito davanti alla Honda di Alvaro Bautista che avrebbe dovuto essere di Marco “SuperSic” Simoncelli). Eppure Valentino Rossi ci ha provato a più riprese, girando e rigirando (suo il record di giri in pista con 19 tornate) cercando un feeling con una moto che se da un lato ha avuto il coraggio di spingere a velocità di punta significative era ancora troppo scorbutica in erogazione e con la tendenza ad alzare troppo il muso. “Sull’elettronica dobbiamo ancora lavorare a fondo” ha dichiarato Rossi a fine sessione. Uno dei problemi di questa desmosedici che deve ancora trovare i binari più giusti per uno sviluppo che la porti a ridosso delle prime posizioni, anche se la stoffa visto il terzo posto di Hayden potrebbe esserci. In ogni caso in questa prima sessione di prove libere poco si è davvero capito dei reali rapporti di forza in questa MotoGp, anche se le Yamaha sono sembrate in grado di limare significativamente il gap che le divideva dalle Honda. Tuttavia le Yamaha non si sono snaturate: velocità di punta inferiori a Ducati e Honda (tutte) con un Dovizioso che con i suoi 330 Km/h netti è il migliore della scuderia del diapason. Che siano stati i problemi di accelerazione paventati da Lorenzo o semplicemente un motore ancora non all’altezza dei rivali, la Yamaha è parsa in grado di lavorare tantissimo sui propri difetti senza perdere il pregio della guida docile e precisa che non è stata sporcata nemmeno da una pista infida come quella di Losail quando si è alzato un vento carico di pulviscolo di roccia del deserto circostante. Impastato con l’umidità della sera ha creato una patina che appena fuori dalle traiettorie ha fatto fare delle belle escursioni fuori pista anche a piloti prestigiosi (come Dani Pedrosa). E proprio Pedrosa e la sua Honda si sono riscattati all’ultimo giro di una sessione ampiamente anonima e a tratti davvero disastrosa. Pedrosa non ha certo il fisique-du role che meglio si adatta a una 1000cc, ma la classe c’è e lo spagnolo non la lesina. Analizzando gli intertempi, notiamo come Stoner e Lorenzo si contendano il miglior tempo con buona regolarità in tutti i settori tranne che nel T3. In questo intertempo Stoner domina davanti ad Hayden e Spies, mentre Lorenzo è addirittura nono. Il tratto ha quattro brevi rettilinei, probabile che qualche difetto dell’accelerazione si faccia sentire, ma l’impressione è che se Lorenzo troverà il bandalo della matassa in quel settore possa decisamente abbassare il proprio tempo sul giro. Rossi invece è purtroppo molto molto regolare: decimo in tutti i settori tranne il primo dove è undicesimo. Fanno sperare invece i tentativi di Nicky Hayden. Insomma i giochi sono aperti, vedremo domani ben due sessioni di prove libere, questo Gran Premio di MotoGp del Qatar ha ancora tanto, tantissimo da raccontare…
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1st/Prev. |
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1 | 1 | Casey STONER | AUS | Repsol Honda Team | Honda | 334.5 | 1’56.474 | |
2 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 329.9 | 1’56.648 | 0.174 / 0.174 |
3 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 334.2 | 1’56.924 | 0.450 / 0.276 |
4 | 11 | Ben SPIES | USA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 326.7 | 1’56.982 | 0.508 / 0.058 |
5 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 332.9 | 1’57.130 | 0.656 / 0.148 |
6 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 329.2 | 1’57.395 | 0.921 / 0.265 |
7 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | San Carlo Honda Gresini | Honda | 336.8 | 1’57.512 | 1.038 / 0.117 |
8 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 330.0 | 1’57.547 | 1.073 / 0.035 |
9 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Pramac Racing Team | Ducati | 337.2 | 1’57.912 | 1.438 / 0.365 |
10 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Ducati Team | Ducati | 334.3 | 1’57.914 | 1.440 / 0.002 |
11 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Ducati | 336.1 | 1’57.939 | 1.465 / 0.025 |
12 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 330.9 | 1’58.934 | 2.460 / 0.995 |
13 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 314.0 | 1’59.985 | 3.511 / 1.051 |
14 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | Suter | 315.1 | 2’00.044 | 3.570 / 0.059 |
15 | 51 | Michele PIRRO | ITA | San Carlo Honda Gresini | FTR | 309.5 | 2’00.322 | 3.848 / 0.278 |
16 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 311.8 | 2’00.720 | 4.246 / 0.398 |
17 | 22 | Ivan SILVA | SPA | Avintia Blusens | BQR-FTR | 304.7 | 2’01.138 | 4.664 / 0.418 |
18 | 54 | Mattia PASINI | ITA | Speed Master | ART | 307.6 | 2’01.261 | 4.787 / 0.123 |
19 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Avintia Blusens | BQR-FTR | 303.7 | 2’01.276 | 4.802 / 0.015 |
20 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda | 288.5 | 2’01.352 | 4.878 / 0.076 |
21 | 77 | James ELLISON | GBR | Paul Bird Motorsport | ART | 302.4 | 2’03.421 | 6.947 / 2.069 |