Sulle condizioni di salute di Michael Schumacher sono arrivate come una doccia gelata le dichiarazioni di Luca di Montezemolo e anche il successivo silenzio della famiglia, che di fatto lascia pensare che le parole dell’ex presidente della Ferrari abbiano dato l’esatto quadro della situazione. Su questo delicato tema abbiamo chiesto un commento a un esperto come Giancarlo Minardi. Ecco cosa ha dichiarato in esclusiva per IlSussidiario.net: “Credo che sia fondamentale rispettare sia il pensiero di Montezemolo, che avrà avuto le ragioni per dire tutto questo, sia il silenzio della famiglia. Preferisco non commentare queste cose ed essere solo vicino a Michael, che sta vivendo una situazione veramente tragica”.
Sulle condizioni di salute di Michael Schumacher non ci sono purtroppo buone notizie, come ha rivelato pochi giorni fa una fonte autorevole come Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari ai tempi dei trionfi di Schumi con la Rossa (clicca qui per leggere le sue parole). Eppure la vita ci regala storie incredibili, per cui in futuro potremmo rivedere uno Schumacher lavorare con Maranello: parliamo del figlio del sette volte campione del Mondo di Formula 1, cioè Mick Schumacher, che potrebbe presto entrare a far parte della famiglia del Cavallino Rampante, per la precisione dell’Accademia di Maranello per giovani promesse dell’automobilismo, la FDA (Ferrari Driver Academy).
La FDA – diretta a partire da quest’anno da Massimo Rivola – annovera attualmente tra le sue file Charles Leclerc, Antonio Fuoco e Guan Yo Zhou. Mick Schumacher potrebbe completarne l’organico prendendo il posto di Lance Stroll, passato alla Williams e seguito da Luca Baldisserri che per lui ha lasciato la guida del vivaio ferrarista. Intanto la certezza è che il figlio d’arte correrà il campionato tedesco di Formula 4 con la Prema Powertrain, squadra di corse italiana leader nelle categorie automobilistiche giovanili e storicamente vicina alla Ferrari. Una scelta ben precisa da parte del piccolo Schumacher: Mick ha scelto la Prema al posto dell’olandese Van Amersfoort Racing con la quale ha debuttato nel 2015, preferendo il team italiano anche a quello diretto dallo zio Ralf Schumacher (HTP Team).