Si sta svolgendo oggi a Parigi, presso la sede centrale della Federazione Internazionale dell’Automobile (), il processo che vede sul banco degli imputati la Mercedes e la Pirelli per la nota vicenda della sessione di test segreti che la Casa tedesca ha svolto sul circuito del Montmelò subito dopo il GP di Spagna per provare le gomme del fornitore italiano. Il caso scoppiò pochi giorni dopo a Montecarlo, quando si venne a sapere di questi test proprio in coincidenza con la vittoria di Nico Rosberg nel GP di Monaco al volante di una monoposto tedesca, scatenando forti proteste dai team rivali, Red Bull su tutti. A difendere la Mercedes ci sarà solo il team principal Ross Brawn, e non i massimi vertici, cioè Niki Lauda e Toto Wolff. Eppure, la posizione della Mercedes appare piuttosto grave: se infatti è vero che la Pirelli aveva ottenuto dalla FIA la possibilità di effettuare delle prove anche durante il Mondiale di Formula 1, è altrettanto vero che il regolamento prevede che nel corso della stagione i test siano consentiti solo con vetture vecchie e piloti non titolari, mentre la Mercedes a Montmelò schierò la vettura 2013 e i piloti titolari, cioè appunto Rosberg e Lewis Hamilton. Le possibili sanzioni vanno da una semplice multa a una penalizzazione in classifica fino alla squalifica per qualche gara o addirittura per tutto il resto della stagione, anche se questo scenario estremo difficilmente si realizzerà, anche perché la Mercedes è uno dei due soli costruttori “veri” rimasti in F1 oltre alla Ferrari. Va detto che anche la Rossa ha effettuato dei test, ma rispettando entrambe le condizioni del regolamento: macchina del 2011 e pilota non titolare, infatti la FIA ha chiesto alla Ferrari solo un chiarimento. Per la Pirelli rischia soprattutto il capo della sezione Mototsport, Paul Hembery. La decisione verrà presa dal nuovo organismo creato nel 2010 appunto per risolvere queste controversie, il Tribunale Internazionale della FIA formato da 12 membri.