La Pirelli rimarrà in Formula 1 anche nelle prossime stagioni, nonostante tutte le polemiche che stanno caratterizzando una stagione complicata per il fornitore italiano di pneumatici. Lo ha detto Paul Hembery, capo Pirelli Motorsport, in una intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “”Abbiamo firmato l’accordo con la stragrande maggioranza delle scuderie, entro due settimane dovremmo completare i contratti. Insomma, restiamo ancora in Formula 1”. Il tema che sta più a cuore alla Pirelli è la necessità di avere più test, sia prima sia durante il Mondiale: “Per poter sviluppare i nostri prodotti dobbiamo provare, e dobbiamo farlo con macchine più rappresentative, specialmente l’anno prossimo con l’avvento dei motori turbo. Ci saranno quattro sessioni di due giorni ciascuna: è un passo avanti, anche se per noi l’ideale sarebbe avere a disposizione due team che a rotazione provano solo le gomme. Bene anche cominciare i test già a metà gennaio, soprattutto se si proverà nei paesi caldi”. Sull’attualità fanno discutere le scelte delle mescole per i GP di luglio, da alcuni definite troppo conservative. Hembery risponde così: “Le macchine sono più veloci di quanto si ipotizzava a inizio stagione e le nostre mescole sono più aggressive rispetto al 2012, non vogliamo andare oltre i 2-3 pit stop e ci siamo mossi in questa direzione. Comunque, per Silverstone sarà decisivo il meteo perché si prevede che farà freddo e potrebbe anche piovere”. Altro tema sono le nuove gomme in kevlar che dovevano debuttare prima in Canada, poi in Inghilterra e invece sono state accantonate: “Abbiamo adottato un nuovo collante che lega il battistrada alla cintura in acciaio e dovrebbe avere risolto il problema della delaminazione. Inoltre continuare a utilizzare una gomma che ha la struttura identica a quella con la quale abbiamo iniziato la stagione è l’ideale dal punto di vista sportivo”, è la risposta del dirigente Pirelli.