La Formula 1 in questi giorni è di scena sul circuito di Sakhir con il Gran Premio del Bahrain e questa corsa ci dà l’occasione per rivolgere i nostri pensieri a Michael Schumacher. La corsa mediorientale non è certo una classica, ma Schumacher nella parte finale della sua carriera riuscì a lasciare il segno anche da queste parti. Il Bahrain entrò nel calendario iridato nel 2004 e la prima vittoria andò proprio al pilota tedesco della Ferrari, che in quell’anno vinse per la settima volta il Mondiale. Era domenica 4 aprile, il terzo Gran Premio della stagione vide la tripletta di Schumacher che si era già imposto in Australia e in Malesia. Anche a Sakhir dunque la Ferrari dominò e agli avversari non bastò il fatto di correre su un circuito nuovo, dove tutti cominciavano da zero. Sabato prima fila tutta Ferrari con Schumacher in pole position davanti a Rubens Barrichello e stesso identico finale in gara. Sul podio salì Jenson Button con la Bar-Honda, al termine però di una gara sostanzialmente dominata dalle due Ferrari.
Il legame fra Schumacher e Sakhir è però diventato speciale nel 2014, quando gli organizzatori del Gran Premio del Bahrain decisero di intitolare proprio a Schumacher la prima curva del circuito. Una scelta con una doppia motivazione: da una parte, in occasione del decennale del primo Gp, si volle celebrare così il vincitore del 2004; naturalòmente però si trattò anche di un incoraggiamento speciale per Michael Schumacher pochi mesi dopo l’incidente di cui rimase vittima domenica 29 dicembre 2013 sulle nevi di Meribel, che ancora oggi condiziona così pesantemente la vita del sette volte campione del Mondo.