Elezioni regionali 2010, Piemonte – Le elezioni regionali del 2010 in Piemonte si svolgeranno il 28 ed il 29 marzo, per eleggere il governatore della regione per il periodo 2010-2015.
La presidente uscente è Mercedes Bresso che si candida con il sostegno di una coalizione di centrosinistra con Idv, Udc e con un accordo tecnico con la Federazione della Sinistra. A sfidarla Roberto Cota, capogruppo della Lega Nord alla Camera, sostenuto da Pdl e La Destra di Storace. Altri due sono i candidati:
– Davide Bono, candidato presidente per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
– Renzo Rabellino, consigliere provinciale, candidato per Alternativa per il Piemonte con l’appoggio di dieci liste.
Proprio Rabellino agita i piani elettorali delle compagini politiche citate proponendo, tra le liste a sostegno, una Lista Cota-Pdl (dove Cota sta per la capolista, Nadia Cota e Pdl per Patto dei liberali).
Il candidato del Pdl ha già presentato ricorso contro questa lista ed altre afferenti: Lega Padana-Piemont e Alleanza per Torino dove a creare problemi è il logo simile a quello della vecchia An. Il numero dei simboli per queste elezioni regionali è già un record per la Regione: sono 32 e sono quasi 800 gli aspiranti consiglieri regionali. Dieci in più di cinque anni fa.
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Elezioni regionali 2010, Piemonte come si vota
L’elettore può:
– votare per una delle liste provinciali, tracciando un segno nel relativo rettangolo. Il voto così espresso s’intende attribuito anche a favore della lista regionale collegata;
– esprimere un voto disgiunto, cioè tracciare un segno nel rettangolo recante una delle liste provinciali ed un altro segno sul simbolo di una lista regionale, non collegata alla lista provinciale prescelta, o sul nome del suo capolista. In tal caso il voto è validamente espresso per la lista provinciale e per la lista regionale prescelte anche se non collegate fra di loro;
– esprimere un unico voto per una delle liste regionali e per il suo capolista tracciando un segno sul simbolo di una lista regionale o sul nome del capolista, senza segnare nel contempo, alcun contrassegno di lista provinciale. In tal caso s’intende validamente votata la lista regionale ed il suo capolista, mentre è esclusa ogni attribuzione di voto alla lista o alle liste provinciali collegate.
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In ogni caso, l’elettore può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere compreso nella lista provinciale prescelta, scrivendone nell’apposita riga tracciata sulla destra del contrassegno il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita).