“Piloti? Decideremo dopo Monza”. E’ un ritornello già sentito quello ripetuto da Luca Cordero di Montezemolo sulla querelle-piloti 2014 che già di questi tempi è di grande attualità. E non è una novità perché il Gran Premio d’Italia, da sempre a settembre, è storicamente un crocevia importante per il Campionato in corso e per il mercato. Certo, tutti i segnali sembrano portare alla stessa soluzione del giallo: Daniel Ricciardo promosso dalla Toro Rosso alla Red Bull che occupa un volante ambito – a proposito, è solo la seconda volta in assoluto che la scuderia austriaca promuove in “prima squadra” un pilota del team B e la prima volta fu fatto con un certo Sebastian Vettel, ci avranno ancora azzeccato? –, le dichiarazioni possibiliste di Stefano Domenicali, i tentennamenti di Felipe Massa, il malumore serpeggiante nel team Lotus. Risultato degli indizi? Kimi Raikkonen alla Ferrari nel 2014. Il mercato tiene banco, dunque, ma, per fortuna, adesso deve parlare la pista. Anche perché, se c’è qualche esigua speranza di rianimare un Campionato del Mondo che sembra segnato, salvo cataclismi, questa speranza deve essere giocata a Monza. Una pista dove, ovviamente, il tifo, la tradizione e le caratteristiche del tracciato ultraveloce dovrebbero spingere la Ferrari – ed il suo potentissimo motore più performante di quello della Renault – alla vittoria; una posta dove storicamente la Red Bull fatica e dove, infatti, ha vinto una sola volta con Vettel due stagioni fa. Ammesso che la Ferrari ci creda veramente, la lotta per il Campionato sembra comunque a due: un confronto tra Fernando Alonso e il campione in carica Vettel. Domenicali ha dichiarato a più riprese che l’armonia nel team ed i rapporti con lo spagnolo sono tornati ottimi, che il lavoro è stato duro e che la macchina da affidare a Fernando per Monza sarebbe stata preparata nei minimi dettagli ed all’altezza della situazione. L’asturiano dal canto suo, ha dichiarato la sua volontà di chiudere la carriera in rosso, il che sembra aver chiuso ogni polemica del recente passato. Vettel-Alonso, dunque. Il tedesco, anche se dichiara il contrario, può permettersi di attendere ed amministrare il vantaggio. Ne nascerà una lotta di gradissimo livello sportivo e grande tensione che potrebbe disegnare un Gran Premio mozzafiato nel quale magari uscirà un terzo incomodo: il candidato numero uno è senza dubbio Lewis Hamilton, sempre più a suo agio con la Mercedes. Sarà certamente velocissimo in prova e potrebbe tenere testa in gara ai due contendenti principali. Più lui del calante Nico Rosberg e dell’irrequieto Raikkonen, sempre più ai ferri corti con i tecnici del suo team a con una macchina che non lo soddisfa del tutto. Difficile che altri si inseriscano: il pre-pensionato Mark Webber potrebbe tirare fuori una zampata di orgoglio, come, magari facendo un favore al compagno di squadra, potrebbe fare anche Massa che un seggiolino per il 2014 avrebbe comunque necessità di trovarlo e, per farlo, deve inanellare qualche buon risultato. Fra gli altri attenzione massima su Daniel Ricciardo: galvanizzato dalla promozione sul campo potrebbe essere la sorpresa del week-end. Ma per fortuna adesso si accendono i motori. E parla la pista.