La griglia di partenza del Gran Premio di Singapore di Formula 1 non ha stupito i principali commentatori, che sono concordi sul fatto che Sebastian Vettel e la RedBull abbiano il mix giusto di classe tecnica, abilità alla guida e motivazioni per essere il duo da battere su ogni pista del circus. Secondo l’ex pilota Stefano Modena, interpellato in esclusiva da IlSussidiario.net, Vettel in qualifica è davvero inarrestabile e ha dato l’impressione di non spingere nemmeno troppo la sua vettura cercando la pole position nel giro veloce delle qualifiche che hanno disegnato la griglia di partena. Il fattore emotivo, comunque, conta molto per lo stesso Modena: “ho visto un Raikkonen non del tutto tranquillo, e questo può avere influito, oltre al fatto che Grosjean abbia trovato un maggiore feeling tra vettura e circuito per questa gara”. Il buon risultato delle Mercedes, secondo Modena, è figlio di una sessione di qualificazioni condotta al limite, e quindi lascia poco spazio all’ottimismo a meno di imprevisti che rimescolino le carte. Eppure Alonso non parte battuto, anche se non con grande ottimismo. Per un Vettel che loda la macchina, anche il ferrarista ha parole al miele per la sua squadra “si lavora giorno e notte, i pezzi nuovi portati qui hanno tutti funzionato benissimo, abbiamo ridotto il gap di un decimo, purtroppo partendo da un distacco di sette o otto decimi non si vede. Se giocheremo bene le nostre carte sulla strategia e faremo una buona partenza però le possibilità di podio sono sempre aperte”.
La superiorità di Sebastian Vettel è tale per cui il pilota tedesco può permettersi di guardare comodamente seduto al box i giri finali dei suoi avversari, che non saranno capaci di battere l’eccezionale con cui il campione del Mondo in carica ha conquistato l’ennesima pole position al volante della sua Red Bull, semplicemente perfetta sulla pista cittadina di Singapore. A dire il vero, si è trattato di un azzardo rischioso, come dimostra il fatto che Nico Rosberg ha portato la sua Mercedes a soli 91 millesimi, conquistando un meritato secondo posto e rischiando anche di togliere la pole al leader, ma alla fine ancora una volta è stata la squadra anglo-austriaca ad avere ragione (clicca qui per i tempi delle qualifiche e la griglia di partenza del Gran Premio di Singapore 2013). Sperando in una gara più equilibrata, si può notare dunque che il margine di vantaggio è calato, ma se si considera che Vettel ha rinunciato all’ultimo tentativo capiamo quanto sia grande il suo feeling con il tortuoso circuito di Marina Bay, dove ha già vinto nelle scorse due stagioni. Si pensava ad una lotta in famiglia, ma ancora una volta al momento decisivo Mark Webber non è stato in grado di dare fastidio al compagno di squadra e si dovrà accontentare di partire domani sera (alle 20.00 locali, le 14.00 in Italia) dalla quarta posizione sulla griglia di partenza, preceduto anche dalla Lotus di Romain Grosjean, che conferma quanto di buono aveva già fatto vedere nelle terze prove libere. Indecifrabile il rendimento della Lotus, perché a fronte dell’exploit di Grosjean bisogna registrare il tredicesimo posto di Kimi Raikkonen, che è rimasto fuori dai dieci “eletti” per la Q3 come già gli era successo due settimane fa a Monza. Problemi seri quindi per il finlandese in qualifica, destino comune alla sua futura squadra. La Ferrari infatti ancora una volta si deve accontentare di posizioni di rincalzo, con Felipe Massa al sesto posto e Fernando Alonso settimo. Per il brasiliano la piccola soddisfazione di avere preceduto sia il compagno di squadra sia il futuro sostituto, per lo spagnolo l’ennesima gara in cui dovrà cercare la rimonta. Non benissimo nemmeno Lewis Hamilton, che si deve accontentare della quinta piazza mentre Rosberg scatterà dalla prima fila. Insomma, l’unico team nel quale le gerarchie non cambiano mai è proprio la Red Bull, dove la marcia di Vettel non conosce ostacoli: l’obiettivo per domani sarà andare ancora una volta in fuga, per porre l’ipoteca definitiva sul Mondiale che già lo vede in vantaggio di 53 punti sul secondo, che è Alonso. Hanno conquistato un posto nei primi dieci anche Jenson Button con la migliore McLaren, Daniel Ricciardo con la Toro Rosso e la sorpresa Esteban Gutierrez, per una volta davanti al compagno di squadra Nico Hulkenberg in cadsa Sauber. (Mauro Mantegazza)
A Singapore Sebastian Vettel fa sua ancora una volta la pole position, con il tempo di 1’42″841. Il campione del Mondo in carica ha preceduto il connazionale Nico Rosberg, secondo con la Mercedes. Seconda fila per Romain Grosjean e Mark Webber. Felipe Massa davanti a Fernando Alonso, ma le due Ferrari sono sesta e settima. Fuori dai primi dieci Kimi Raikkonen.
Anche la terza sessione di prove libere a Singapore ha visto chiudere al comando Sebastian Vettel e la sua Red Bull. Nonostante sia stato ostacolato da una Toro Rosso che procedeva più lentamente durante l’ultimo tentativo lanciato, Seb è riuscito a precedere tutti gli altri concorrenti ottenendo il tempo di . Probabilmente questo piccolo ostacolo è la spiegazione al fatto che il tre volte campione del Mondo abbia inflitto “solamente” due decimi scarsi alla Lotus di Romain Grosjean, secondo a sorpresa nella terza e ultima sessione di prove libere (clicca qui per i risultati e i tempi della FP3 del Gran Premio di Singapore). Non cambia invece rispetto a ieri la situazione di Fernando Alonso: lo avevamo lasciato sesto a circa un secondo dal grande rivale, ritroviamo oggi la sua Ferrari nella stessa posizione e con lo stesso distacco. Non saranno dunque facili per la Rossa le qualifiche che avranno inizio alle ore 15.00, le 21.00 sul circuito cittadino di Marina Bay. Il traffico ha penalizzato molto anche Mark Webber nella FP3, anche se va segnalato che l’australiano è stato il più rapido con le gomme medie, più veloce di Vettel per 79 millesimi in questa situazione. Mark invece è solo quarto alle spalle di Nico Rosberg e davanti a Lewis Hamilton nella classifica del turno. Sempre distante Felipe Massa, decimo a 1”7, che ha comunque finito davanti alla Lotus del suo successore in Ferrari Kimi Raikkonen, deludente e lontanissimo dal compagno di squadra Grosjean. Intanto va segnalato che i team hanno trovato una serie di accordi che saranno sottoposto il 27 di questo mese al Consiglio Mondiale della Fia che si terrà in Croazia: le squadre chiederanno che la prima sessione di prove libere passi da un’ora e mezza a due, con possibilità di sostituire i piloti nel corso della medesima sessione e la Pirelli che metterà a disposizione un treno supplementare di gomme da impiegare obbligatoriamente nei primi 30 minuti. Tutto questo con lo scopo di aprire le porte ai giovani. Oltre a ciò i team hanno concesso alla Pirelli di cambiare le mescole durante la stagione per adeguarle agli sviluppi del turbo. Infine saranno più flessibili le penalità durante la gara, perché (se le richieste dei team saranno accolte) saranno introdotte quelle di 5” e 10” che possono essere aggiunte al tempo.
La prima sessione del sabato si chiude ancora una volta nel segno di Sebastian Vettel, che a Singapore ottiene il miglior tempo anche nella FP3 con 1’44″137. A sorpresa però troviamo in seconda posizione Romain Grosjean, a segnalare che forse il dominio della Red Bull sarà meno netto rispetto a ieri. Le Ferrari hanno ottenuto il sesto posto con Fernando Alonso e il decimo con Felipe Massa.
A mezzogiorno ora italiana tutti in pista per iniziare la giornata di oggi sul circuito di Singapore. Continuerà il dominio di Vettel e della Red Bull? La Ferrari cosa saprà fare? Alla pista il compito di dare le risposte…
Comincia bene dal punto di vista meteorologico la giornata a Singapore. Sole sulla metropoli asiatica, anche se non è ancora del tutto da escludere la possibilità di temporali quando scenderà in pista la Formula 1, che viene però data attorno al 20-30%. Insomma, le terze libere e poi le prove ufficiali potrebbero anche essere asciutte, notizia che farebbe piacere soprattutto alla Red Bull.
Per la Formula 1 si corrono oggi le prove libere 3 e le qualifiche del Gran Premio di Singapore. Sul circuito cittadino di Marina Bay è in programma la tredicesima gara del Mondiale 2013, sesta edizione della corsa che si disputa su questo tracciato lento e tortuoso, certamente splendido per ambientazione nella megalopoli del Sud-Est asiatico, ma non altrettanto entusiasmante dal punto di vista tecnico e delle emozioni che può regalare in un ambito strettamente sportivo. I sorpassi sono difficilissimi su una pista che assomiglia moltissimo a quella di Montecarlo: manca però il fascino dell’originale, pur con un tocco che rende la gara di Singapore unica al mondo. Stiamo parlando naturalmente del fatto che si gareggia in notturna, come nella storia non è mai successo da altre parti. Con un pizzico d’orgoglio, possiamo ricordare che l’impianto di illuminazione è fornito da una società italiana, ma soprattutto va considerato che le condizioni cambiano gareggiando di notte e sotto la luce artificiale. Questo è uno dei fattori di cui i piloti dovranno tenere conto, così come del fatto che la gara sarà molto lunga: si sfiorano le due ore, visto che le velocità sono basse, fattore che aumenta sia il tempo necessario per chiudere un giro secco sia per completare la gara. Insomma, sono davvero tanti i fattori che rendono difficile questa gara per i piloti: circuito tortuoso, dove ogni minimo errore può costare caro e serve la massima precisione, ma anche grande coraggio per osare; luminosità particolare con luci artificiali; gran numero di curve e massimo sforzo fisico anche a causa del clima umido, che oggi in particolare è da tenere in grande considerazione perché saranno molto probabili temporali che potrebbero sconvolgere le previsioni della vigilia, baste sui risultati delle prove libere.
Questo è quanto teme Sebastian Vettel, che ha vinto le ultime due edizioni e ieri pomeriggio ha dominato la seconda sessione di prove libere: anche a Marina Bay la Red Bull sembra avere qualcosa in più della concorrenza, ed è chiaro che la pioggia non farebbe piacere al leader attuale. Sembra difficile dire chi potrebbe contrastare il campione del Mondo in carica in condizioni normali, a meno di guardare proprio nel suo stesso box, cioè ad un Mark Webber che appare più in forma di altre volte e potrebbe anche dare fastidio al compagno di scuderia. Una lotta in famiglia che solo la Mercedes finora ha provato a contrastare, piazzando ieri mattina Lewis Hamilton davanti a tutti e Nico Rosberg terzo nella seconda sessione: una risposta positiva dopo il fiasco di Monza. Per la Ferrari invece il quadro della situazione è il solito: molto bene il passo-gara, ma sul giro secco Fernando Alonso è in ritardo, e partire tre file dietro rispetto al grande rivale Vettel in una gara come quella di Singapore sarebbe un handicap molto grave, assai difficile da recuperare. A tutto questo va aggiunto il fatto che il ritardo nella classifica generale è già pesante: Alonso è secondo, ma 53 punti di svantaggio dal tedesco a sette gare dalla fine sono davvero molti, e se aumenteranno ancora il campionato sarà virtualmente finito. Questo sembrano pensarlo già in tanti, dato che molti discorsi sono già proiettati al 2014, quando si aspetta con ansia la coppia della Ferrari formata da Fernando Alonso e Kimi Raikkonen: Dream Team o miscela troppo esplosiva? Qualcuno già ipotizza che lo spagnolo potrebbe tornare alla McLaren, che ha bisogno di un big per tornare ai vertici, sempre in attesa di capire se in futuro Vettel possa approdare a Maranello. Ma ora è tempo di concentrarsi e di dedicarsi interamente al circuito di Marina Bay, cioè all’attualità che incombe per questa nuova gara del Mondiale di Formula 1: le prove libere 3 e le qualifiche del Gran Premio di Singapore 2013 stanno per cominciare…
Pos | No | Driver | Team | Q1 | Q2 | Q3 | Laps |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:45.376 | 1:42.905 | 1:42.841 | 11 |
2 | 9 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:45.208 | 1:43.892 | 1:42.932 | 17 |
3 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:45.851 | 1:43.957 | 1:43.058 | 21 |
4 | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 1:45.271 | 1:43.727 | 1:43.152 | 12 |
5 | 10 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:44.196 | 1:43.920 | 1:43.254 | 17 |
6 | 4 | Felipe Massa | Ferrari | 1:45.658 | 1:44.376 | 1:43.890 | 19 |
7 | 3 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:45.115 | 1:44.153 | 1:43.938 | 15 |
8 | 5 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:45.009 | 1:44.497 | 1:44.282 | 16 |
9 | 19 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 1:45.379 | 1:44.407 | 1:44.439 | 16 |
10 | 12 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 1:45.483 | 1:44.245 | no time | 14 |
11 | 11 | Nico Hulkenberg | Sauber-Ferrari | 1:45.381 | 1:44.555 | 9 | |
12 | 18 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 1:45.657 | 1:44.588 | 14 | |
13 | 7 | Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | 1:45.522 | 1:44.658 | 15 | |
14 | 6 | Sergio Perez | McLaren-Mercedes | 1:45.164 | 1:44.752 | 6 | |
15 | 15 | Adrian Sutil | Force India-Mercedes | 1:45.960 | 1:45.185 | 14 | |
16 | 17 | Valtteri Bottas | Williams-Renault | 1:45.982 | 1:45.388 | 13 | |
17 | 14 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 1:46.121 | 8 | ||
18 | 16 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 1:46.619 | 10 | ||
19 | 20 | Charles Pic | Caterham-Renault | 1:48.111 | 6 | ||
20 | 21 | Giedo van der Garde | Caterham-Renault | 1:48.320 | 6 | ||
21 | 22 | Jules Bianchi | Marussia-Cosworth | 1:48.830 | 6 | ||
22 | 23 | Max Chilton | Marussia-Cosworth | 1:48.930 | 6 |