Kimi Raikkonen dovrà sperare in un miracolo se vorrà conquistare la seconda vittoria stagionale: la sua Lotus è stata infatti retrocessa in fondo allo schieramento di partenza a causa dell’ala anteriore troppo flessibile (ben oltre i 5 mm consentiti dal regolamento). Invano la scuderia ha tentato di spiegare che l’anomalia fosse dovuta all’impatto su un cordolo: i commissari non hanno sentito ragioni e hanno retrocesso il finlandese in fondo al gruppo. Ne guadagnano così anche le Ferrari: Felipe Massa è settimo, Alonso recupera una posizione e scatta decimo. Si trova ora in quinta fila: sarà comunque un’impresa cercare la rimonta fino al podio o, meglio ancora, la vittoria.
La griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi mette in evidenza ancora una volta i limiti tecnici della Ferrari che si candida ad una gara difficile in cui servirá una “tempesta perfetta” per riuscire ad andare a podio. Alonso cerca di ostentare un minimo ottimismo in vista della gara per allentare la tensione attorno al team: “Non è stato un giro pulitissimo, comunque è difficile che tutti facciano un giro perfetto. Gli altri sono stati più veloci, ma la gara si corre la domenica. Le gomme morbide con il caldo sembrano andare un po’ meglio”. Il pilota della Ferrari spera che la monoposto in assetto gara gli dia qualche possibilità in più di competere con i migliori anche se la Red Bull di Vettel sembra imprendibile.
La griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi riserva una sorpresa, seppur nella continuità. La sorpresa è la pole position di Mark Webber, la continuità è la prima fila ancora una volta tutta Red Bull. Insomma, non certo gattopardesca, la griglia di partenza di Formula 1 sancisce la gran voglia di Webber di chiudere al meglio una carriera che avrebbe mietuto ben altri successi se non avesse incrociato la stella nascente di Sebastian Vettel. Seconda fila, invece, tutta argento con il terzo posto di Nico Rosberg e il quarto di Lewis Hamilton su Mercedes che pare reagire con grinta alle voci e alle smentite sulla partenza del deus ex-machina Ross Brown. Buona la prestazione delle Lotus, quinta con Raikkonen e settima con Grosjean, al sesto posto si infila Hulkenberg con una Sauber che da sorprendente si sta trasformando in “solida”, mentre le Ferrari si debbono accontentare dell’ottavo posto di Felipe Massa e dell’ancor più deludente undicesimo posto di Fernando Alonso. Questi risultati sorprendono solo parzialmente, almeno per quanto riguarda quelli negativi delle Ferrari. Se analizziamo la griglia di partenza virtuale che risulta dalla combinazione dei risultati delle tre sessioni di prove libere, vediamo infatti che le Ferrari hanno arrancato per tutti i due giorni del pre-gara. Alonso in particolare aveva strappato soltanto il decimo posto con un 1:42:171 nella seconda sessione di libere e ne ha quindi perso uno (sessantaquattro giri per lui, non tantissimi), mentre Felipe Massa ha sensibilmente migliorato quanto fatto vedere nelle libere, dove appunto nella classifica combinata non era andato oltre il dodicesimo posto (ne ha quindi guadagnati quattro). Chi ha perso – e tanto – è comunque stata la McLaren, settima e ottava nella griglia combinata, solo nona e tredicesima in quella che è seguita alle qualifiche ufficiali. Buona la performance di Hulkenberg rispetto alle prove libere che è arrivato al sesto posto partendo dal nono.
Nel Q3 è stata una vera e propria battaglia tra le Mercedes e le Red Bull per la pole position. Vettel ha subito sparato il giro buono, ma quei tre decimi dati a tutti nel primo run non hanno affatto ammazzato le qualifiche come spesso in passato è successo. Hamilton ha lanciato l’allarme, visto che ha girato più lento che nelle libere ma nonostante abbia fatto rivoltare la sua Mercedes come un calzino dai meccanici, non è stato in grado di risolvere il problema. Un errore poi in sovrasterzo nell’ultimo giro buono ha compromesso del tutto la sua gara. Webber ha scatenato tutta la sua rabbia nell’ultimo run e ha inanellato record di settore ovunque fissando il cronometro a 1:39:957. Vettel ha pagato invece un errore nel primo settore del giro lanciato, con una brutta uscita che lo ha portato sull’erba sintetica. Questa volta, và così…
La strategia prevalente per i piloti in questa Q2 è stata quella di fare meno run possibili, per scatenare la battaglia in Q3. La temperatura della pista è calata enormemente (almeno 10 gradi) e tutta l’attenzione dei team strategist era volta a calcolare quale potesse essere il tempo limite per arrivare in Q3. Per la Lotus il tempo giusto era l’1:41:1, mentre la Mercedes lo ha fissato a 1:40:9. Alla fine, nonostante qualche brivido, entrambi i team sono riusciti a centrare l’obiettivo prefisso, mentre il duello in casa Red Bull ha visto in questa fase prevalere Sebastian Vettel, contro un Mark Webber che sembrava destinato come sempre a fare il secondo. Il dramma però è tutto Ferrari con Alonso fuori dal Q3 proprio ad opera di Massa: nonostante avesse ancora un giro, lo spagnolo non è riuscito a trovare il tempo giusto per passare. Gli eliminati in Q2: Fernando Alonso; Paul di Resta; Jenson Button; Jean-Eric Vergne; Pastor Maldonado; Valtteri Bottas.
La gomma morbida offre una spinta sul giro di oltre un secondo e mezzo minore della dura, questo ha portato diversi piloti a optare direttamente per l’uso delle soft senza nemmeno passare dalla gomma dura. Comprese le Red Bull che hanno optato per un solo run con le morbide per approdare agevolmente in Q2 (strategia che si è rivelata – tanto per cambiare – esatta). Le Ferrari invece hanno montato in un primo (disastroso) run le intermedie, per poi metterci una pezza con le morbide. Problemi al DRS per Chilton, anche per quello finito in fondo alla classifica, e tra gli eliminati in Q1 troviamo, oltre alle Cateram e alle Marussia “affezionate” alla eliminazione, un sorpreso Sutil che chiude diciottesimo senza un reale perchè. Gli eliminati in Q1: Esteban Gutierrez; Adrian Sutil; Giedo van der Garde; Jules Bianchi; Charles Pic; Max Chilton.
Mark Webber ha conquistato la pole position e dunque scatterà dalla prima posizione sulla griglia di partenza del Gran Premio di Abu Dhabi di domani. Dunque sempre davanti la Red Bull, ma stavolta per merito del pilota australiano, che con il tempo di 1’39″957 ha preceduto di circa un decimo il compagno di squadra Sebastian Vettel. Seconda fila tutta Mercedes con Rosberg davanti ad Hamilton, Raikkonen quinto. La Ferrari invece deve accontentarsi dell’ottavo posto di Felipe Massa, mentre Fernando Alonso (undicesimo) è rimasto fuori dal Q3.
Brutta notizia per la Ferrari nel Q2 di Abu Dhabi: Fernando Alonso ha ottenuto soltanto l’undicesimo miglior tempo e pertanto è stato eliminato. In decima posizione si è invece classificato Massa, che si è dunque qualificato a fatica, proprio ai danni del compagno di squadra. Oltre a Ferando, le prove finiscono qui anche per Di Resta, Button, Vergne, Maldonado e Bottas.
Si è da poco concluso il Q1 di queste qualifiche. Il miglior tempo è stato ottenuto da Lewis Hamilton, che però ha dovuto spingere fino all’ultimo istante, perché rischiava una clamorosa eliminazione. Nelle primissime posizioni anche le Ferrari, in particolare Felipe Massa che si è piazzato secondo, ma anche Alonso ha ottenuto un buon quinto posto, mentre Vettel ha fatto lo stretto indispensabile per centrare il passaggio del turno. Eliminate, come prevedibile, le due Marussia e le due Caterham, oltre alla Sauber di Gutierrez e alla Force India di Sutil.
Netto dominio della Red Bull nell’ultima sessione di prove libere che è andata in scena ad Abu Dhabi. Nelle prime due posizioni del podio virtuale, infatti, si sono piazzati il già campione del Mondo Sebastian Vettel (1:41.349) e Mark Webber (1:41.571) con le due Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg a seguire a 0.231 e 0.372, rispettivamente terzo e quarto. Male, anzi, malissimo la Ferrari, come dimostrano l’undicesima e la quattordicesimo posizione di Fernando Alonso e di Felipe Massa, staccati dalla testa della classifica di ben 1″167 e 1″353 secondi. Ma ora è già arrivato il tempo di pensare alle qualifiche: pochi minuti e si scenderà in pista per stabilire la griglia di partenza e chi farà la pole position.
Pochissimi minuti ancora, e alle 11.00 ore italiane (le 14.00 locali) comincerà la terza e ultima sessione di prove libere sul circuito di Yas Marina. La Ferrari saprà fare meglio rispetto a ieri? Rombino i motori, solo la pista ci darà il verdetto tanto atteso…
Fra poco più di mezz’ora scende in pista la Formula 1 sul circuito di Yas Marina, per cominciare il sabato del Gran Premio di Abu Dhabi con le prove libere 3, antipasto delle qualifiche. Nessun problema con il meteo, come era prevedibile attendersi da queste parti: nel deserto sole e caldo sono praticamente una certezza.
Diretta Formula 1: alle ore 14 è tempo di qualifiche, ad Abu Dhabi sul circuito di Yas Marina. Siamo alla terzultima prova del campionato mondiale, ieri si è celebrato il quarto anniversario dalla prima gara negli Emirati Arabi Uniti, una delle nuove frontiere del circuito della Formula 1. La storia del Gran Premio dice che ci sono tre vincitori diversi: Sebastian Vettel ha trionfato nel 2009 e 2010, poi vittorie per Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. A noi interessano però le pole position, e allora possiamo subito dire che la torta se la sono spartita sempre Lewis Hamilton (2009 e 2012) e Sebastian Vettel (2010 e 2011). Sono sempre loro i grandi favoriti per scattare dalla prima posizione sulla griglia: il pilota tedesco centrerebbe l’ottava pole position stagionale, la quinta negli ultimi sei Gran Premi e la numero 44 in carriera (staccherebbe ancor più Jim Clark e si porterebbe a meno 21 da Ayrton Senna, secondo all-time). Per Hamilton sarebbe invece la sesta stagionale, e spezzerebbe un digiuno lungo cinque corse dopo che ne erano arrivate quattro consecutive (in Gran Bretagna, Germania, Ungheria e Belgio). Anche l’inglese è un grande poleman: ne ha già ottenute 31 in carriera, con la numero 32 aggancerebbe Nigel Mansell al sesto posto della classifica di tutti i tempi. Possibili terzi incomodi, ce ne sono tre: Mark Webber quest’anno è scattato davanti a tutti soltanto in Giappone e ha 12 pole position in carriera, Nico Rosberg ne ha tre consecutive (Bahrein, Spagna e Montecarlo) e ne ha quattro in carriera. Si è comunque visto quale sia il rischio di non riuscire a partire davanti: Fernando Alonso a Nuova Delhi ha impostato la Q3 cercando di risparmiare le gomme per la gara, ma così facendo ha rinunciato a posizioni migliori accontentandosi della quarta fila. Dopo pochi metri si è trovato coinvolto in un contatto, si è dovuto fermare ai box per sostituire l’ala anteriore e ha chiuso senza nemmeno andare a punti, consegnando il mondiale nelle mani di Sebastian Vettel ma soprattutto non riuscendo a contribuire alla caccia al secondo posto del Mondiale costruttori. La sfida è lanciata nuovamente: mancano tre gare al termine del campionato, la Ferrari è stata momentaneamente sorpassata dalla Mercedes e cerca prestazioni importanti, anche con Felipe Massa, per sovvertire nuovamente gerarchie.
Non sarà affatto facile: la Ferrari infatti è andata subito in difficoltà nel venerdi degli Emirati Arabi, e ancora una volta deve osservare le migliori della classe che centrano i temponi. A cominciare dalla strepitosa Red Bull, con Sebastian Vettel che punta a tre record dopo aver messo in bacheca il quarto titolo mondiale consecutivo, pareggiando Juan Manuel Fangio nello speciale dato e agganciando Alain Prost per numero di iridi portati a casa. I tre record di cui parliamo sono altri: intanto quello di punti di distacco sul secondo, che già lui stesso detiene con 122 su Jenson Button nel 2011. Al momento ne ha 115 su Fernando Alonso, con la grande possibilità di incrementare. Gli altri due primati: quello di vittorie nella singola stagione, che al momento appartiene a Michael Schumacher che ne ha centrati 13 (in 18 gare) nel 2004. Dovesse farcela, Vettel sarebbe comunque dietro nella percentuale, perchè le 13 gare le vincerebbe necessariamente in 19 tentativi. Al momento il tedesco è già comunque al terzo posto della speciale classifica, e al terzo c’è… lui stesso, che nel 2011 ne ha vinti 11 (sempre su 19). Il terzo record che il pilota tedesco della Red Bull ha la possibilità di centrare è quello delle vittorie consecutive: qui si trova al terzo posto a merito con, guarda un po’, Michael Schumacher, la cui striscia iniziata nel 2000 e chiusa nel 2001 è di 6 Gran Premi, uno più in su c’è sempre lui (tutti nel 2004) in coabitazione con Alberto Ascari, lui pure a quota 7 tra Belgio 1952 e Argentina 1953. Ricordiamo la striscia vincente di Sebastian Vettel, che ne ha anche piazzate due da 4 (una tra 2010 e 2011, una lo scorso anno che gli è valsa il sorpasso su Fernando Alonso): Belgio, Italia, Singapore, Corea, Giappone, India. Il Sud Est asiatico è il suo regno: con questa spettacolare progressione Vettel si è portato a quota 36 Gran Premi vinti in carriera e non è lontano da Ayrton Senna, che ha trionfato in 41 occasioni. Se pensiamo che il tedesco ha appena 26 anni, è del tutto logico pensare che possa ambire anche a raggiungere e superare le 51 vittorie di Alain Prost, mentre il regno di Michael Schumacher, 91 centri, sembra al momento irraggiungibile. Per il momento Vettel vuole vincere ad Abu Dhabi: ad impedirglielo ci proveranno innanzitutto il suo compagno di squadra Mark Webber, giunto alle ultime tre gare della carriera, e poi Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. La Ferrari, probabilmente, punterà al podio: vedremo se ce la farà, come al solito molto passerà dalle qualifiche e dalla strategia che verrà adottata. Non resta che vedere come andrà a finire: le qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi 2013, a Yas Marina, stanno per cominciare…
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Pos | No | Driver | Team | Q1 | Q2 | Q3 | Laps |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 1:41.568 | 1:40.575 | 1:39.957 | 17 |
2 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:41.683 | 1:40.781 | 1:40.075 | 12 |
3 | 9 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:41.420 | 1:40.473 | 1:40.419 | 18 |
4 | 10 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:40.693 | 1:40.477 | 1:40.501 | 19 |
5 | 7 | Kimi Räikkönen* | Lotus-Renault | 1:41.276 | 1:40.971 | 1:40.542 | 20 |
6 | 11 | Nico Hulkenberg | Sauber-Ferrari | 1:41.631 | 1:40.931 | 1:40.576 | 21 |
7 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:41.447 | 1:40.948 | 1:40.997 | 21 |
8 | 4 | Felipe Massa | Ferrari | 1:41.254 | 1:40.989 | 1:41.015 | 18 |
9 | 6 | Sergio Perez | McLaren-Mercedes | 1:41.687 | 1:40.812 | 1:41.068 | 20 |
10 | 19 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 1:41.884 | 1:40.852 | 1:41.111 | 21 |
11 | 3 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:41.397 | 1:41.093 | 15 | |
12 | 14 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 1:41.676 | 1:41.133 | 19 | |
13 | 5 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:41.817 | 1:41.200 | 15 | |
14 | 18 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 1:41.692 | 1:41.279 | 15 | |
15 | 16 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 1:41.365 | 1:41.395 | 16 | |
16 | 17 | Valtteri Bottas | Williams-Renault | 1:41.862 | 1:41.447 | 14 | |
17 | 12 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 1:41.999 | 8 | ||
18 | 15 | Adrian Sutil | Force India-Mercedes | 1:42.051 | 10 | ||
19 | 21 | Giedo van der Garde | Caterham-Renault | 1:43.252 | 10 | ||
20 | 22 | Jules Bianchi** | Marussia-Cosworth | 1:43.398 | 7 | ||
21 | 20 | Charles Pic | Caterham-Renault | 1:43.528 | 10 | ||
22 | 23 | Max Chilton | Marussia-Cosworth | 1:44.198 | 8 |
* Penalizzato per ala anteriore troppo flessibile: partirà in fondo allo schieramento
** Penalizzato per sostituzione del cambio: partirà ultimo