Le speranze e i timori circa la salute di Michael Schumacher coinvolgono un grande numero di appassionati e tifosi del sette volte campione del Mondo di Formula 1. Mentre non vi sono nuove informazioni dall’ospedale di Grenoble, un’ondata di solidarietà e affetto ha “travolto” il Club ufficiale che a Kerpen – città natale di Schumi – raccoglie i sostenitori più affezionati a Schumacher. Il telefono non ha mai smesso di squillare, come riferisce il presidente: “Sono momenti molto commoventi”. Sono ben 800.000 le lettere ricevute, e molti altri sono gli attestati di solidarietà dal mondo dello sport. Nella partita amichevole Colonia-Schalke 04, in programma la prossima settimana, ci saranno auguri per Schumacher all’ingresso delle squadre. L’ex giocatore di pallamano Joachim Deckarm, che dopo uno scontro con un avversario era stato per 131 giorni in coma ha detto alla Bild: “La situazione è simile alla mia”. Un buon auspicio, visto che le capacità motorie e di parlare da parte di Deckarm non sono state compromesse: “Ho sicuramente beneficiato del fatto di essere un atleta, pertanto sono sicuro che anche Schumi farà il meglio possibile quando si sveglierà”.
Michael Schumacher ha cambiato la storia dell’automobilismo in Germania: prima di lui i piloti tedeschi avevano vinto tre Gp in oltre quaranta anni. Con Schumi invece è cambiato tutto, e chi è arrivato in Formula 1 dopo di lui ha un grande debito nei suoi confronti. Lo ha dichiarato pure Sebastian Vettel, suo erede dal punto di vista dei successi. Ecco perché i piloti tedeschi sono rimasti particolarmente impressionati dall’incidente sugli sci di cui il Kaiser di Kerpen è rimasto vittima ormai oltre due settimane fa. Ecco come ne ha parlato Adrian Sutil parlando ai microfoni della rivista Autosport: “Schumacher ha reso popolari le corse in Germania, fu la prima persona in Formula 1 ad avere un tale successo nel nostro Paese”. Sutil, nel 2013 pilota Force India atteso però dal passaggio alla Sauber per il Mondiale 2014, ha aggiunto: “Ricordo il boom delle corsa a quel tempo in Germania, e tutti ne abbiamo beneficiato, tutte le diverse serie. Attraverso i suoi successi Schumacher era anche un grande modello per i giovani, anche quelli che oggi corrono in Formula 1. I programmi Junior ora funzionano molto bene in Germania, a causa di questo boom iniziato negli anni Novanta. Nel frattempo la Germania, per quanto riguarda i piloti, è diventata una delle più forti nazioni in Formula 1. A volte abbiamo avuto sette piloti e attualmente ce ne sono quattro, che è ancora abbastanza buono”. Ecco perché Sutil rivolge a Schumacher un messaggio speciale: “Questo è un momento davvero difficile. Purtroppo non c’è molto che possiamo fare, non sappiamo come sta, è ancora in coma. Tutti gli auguriamo il meglio. Lui è una leggenda di questo sport per quello che ha raggiunto nel suo corso della carriera, speriamo che presto possa svegliarsi, e soprattutto senza danni a lungo termine al cervello. Lui è ancora molto giovane, ha famiglia… Tengo le dita incrociate per lui”.
Dopo l’incidente del 29 Dicembre di cui è stato vittima mentre sciava a Meribel con la famiglia è ancora in coma farmacologico. Le sue condizioni restano stabili ma critiche e cresce l’attesa per il prossimo bollettino medico ufficiale. Secondo quanto appreso del giornale tedesco Bild non ci sono sostanziali variazioni delle condizioni di salute del tedesco in queste due ultime settimane ed i dottori starebbero eseguendo ulteriori test per capire quali zone del cervello potrebbero essere danneggiate e quali funzionanti. L’Ospedale di Grenoble non ha rilasciato altri comunicati, è difficile fare previsioni sulla sue condizioni di salute perché anche se pur stabiliti restano gravi ed in questi casi bisogna essere prudenti e molto attenti perchè potrebbero insorgere complicazioni del tutto inaspettate come ad esempio, emorragie cerebrali, infezioni. Le condizioni di Michael Schumacher potrebbero rimanere stabili in questo stato per settimane come per mesi quindi informazioni ufficiali dall’ospedale potrebbero tardare ad arrivare. Resta comunque grande l’affetto per l’ex-pilota dimostrato da tutto l’ambiente dello sport e specialmente quello della Formula 1 che deve molto a questo campione che ha contribuito alla sua crescita e diffusione nel mondo.