Sebastian Vettel numero uno della Formula Uno. Un Mondiale già deciso, ma un secondo posto ancora da aggiudicare con Lewis Hamiton, Jenson Button, Felipe Alonso e Mark Webber che si giocheranno la piazza d’onore nei Gran Premi che mancano alla fine di questa stagione 2011: il primo domani in Corea, con la prima guida McLaren che partirà in pole position davanti a Vettel, Button, Webber, Massa e Alonso. Ma è già tempo di pensare anche al mondiale del prossimo anno, dove si spera che la Ferrari possa tornare a competere ad alti livelli e a impensierire il dominio delle Red Bull. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Alex Zanardi, pilota automobilistico e personaggio televisivo italiano, campione Champ Car nel 1997 e nel 1998 e del Campionato Italiano Superturismo nel 2005. 44 Gran Premi di Formula Uno disputati con Jordan, Minardi, Lotus e Williams. Eccolo quindi in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede la Ferrari: riuscirà a competere con le Red Bull per il titolo mondiale la prossima stagione?
I presupposti ci sono, perché la Ferrari ha già dimostrato di fare ottime cose questa stagione, e in quelle precedenti, ottenendo risultati prestigiosi. Certo, Sebastian Vettel è stato il dominatore di queste due ultime stagioni, ma la Ferrari è stata una tra le prime scuderie della Formula Uno. Ora è possibile che la squadra di Maranello possa colmare il gap esistente con le Red Bull. Tanto più che nel 2012 si comincerà da capo con nuovi regolamenti che potrebbero dare anche un volto diverso a tutta la Formula Uno.
Vettel però sembra veramente un pilota di grandissimo valore tecnico…
Sì, lo è, tanto è vero che il suo talento gli consente di guidare e dare un’identità molto migliore alle Red Bull, rispetto a Webber. Ma credo che Alonso possa giocarsi le sue chances con il pilota tedesco e possa dire la sua in futuro in questo duello al vertice.
Chi le ricorda il pilota tedesco?
Premesso che ogni persona e quindi ogni pilota è unico e irripetibile, mi sento di accostarlo a Ayrton Senna.
Un giorno lo vedremo alla Ferrari?
Questo non posso saperlo, ma non penso che ce ne sia il bisogno, non penso che la Ferrari debba per forza contare su di lui per vincere.
Intanto il motivo d’interesse di questo Mondiale è ancora la lotta per il secondo posto tra Alonso, Webber, Hamilton e Button…
È un motivo d’interesse che rende quest’ultima parte della stagione molto emozionante, a cominciare da questo Gran Premio di Corea, dove vedremo se Alonso potrà far bene, magari sfruttando quelle particolari condizioni atmosferiche, con la presenza di pioggia che potrebbero favorirlo.
I quattro in lotta sono piloti di grande valore tecnico…
Hamilton è un pilota di grande valore tecnico che, ricordiamo, ha rischiato di vincere il Mondiale nell’anno del suo debutto. In questa stagione ha sbagliato spesso, ma le sue qualità di pilota non possono essere messe in discussione. Come Button che ha veramente grande talento che sta dimostrando ultimamente alla grande.
Sta, invece, un po’ deludendo Massa
In effetti, sta un po’ subendo la leadership di Alonso alla Ferrari. Aveva rischiato anche di vincere il titolo mondiale e aveva approfittato in questo senso di un Raikkonen che alla Ferrari stava deludendo nell’ultima parte della sua carriera in Formula Uno. Poi ha sicuramente sentito la pressione per la presenza in squadra di un pilota certamente superiore a lui come Alonso.
Molti invece si chiedono cosa stia facendo Michael Schumacher in Formula Uno.
Credo che il fatto che lui corra ancora in Formula Uno significa che ha voglia di tornare protagonista, di tornare ai livelli in cui vinceva.
Parliamo di calendario: non pensa che ci siano troppe gare in programma?
Sono veramente tante, e certo non può essere il massimo per un pilota che ogni volta è costretto a correre. Poi però la spettacolarità di un Mondiale è data anche da tutte queste gare che gli appassionati di automobilismo seguono con tanta passione e tanta intensità, svegliandosi magari di notte per vedere i vari Gran Premi.
Posti nuovi, circuiti inediti, il Mondiale arriverà in Africa un giorno?
Non credo proprio che ci siano i mezzi economici per organizzare un Gran Premio di Formula Uno. Poi certo in un passato lontano c’era il Gran Premio del Sudafrica, anche se era un Sudafrica profondamente diverso da quello attuale.
Perché secondo lei la Formula Uno piace e fa sognare?
Perché vedere sfrecciare dei bolidi di Formula Uno, vedere almeno una volta un circuito con questi piloti che vanno a velocità eccezionale è una cosa molto emozionante. Quando uno va in un circuito a vedere queste macchine rimane estasiato e si porta per sempre dentro questa emozione straordinaria.
(Franco Vittadini)