Una gara al termine, e non è finita: la classifica di Formula 1 dopo il Gran Premio del Brasile 2016 non assegna il campione del mondo. Al termine di una gara pazza e infinita Lewis Hamilton vince per la terza volta consecutiva salendo a 355 punti; Nico Rosberg però si difende alla grande, ringrazia buona sorte e qualche errore avversario ed è secondo, andando a 367. Morale: al tedesco servirà un podio ad Abu Dhabi per essere per la prima volta campione del mondo. Quello che succede alle loro spalle cambia più volte, ma alla fine è che Max Verstappen prima sbaglia clamorosamente la strategia delle gomme, butta via un secondo posto e magari anche una vittoria ma, con una rimonta strepitosa nella quale sembra andare sull’asciutto mentre tutti gli altri pattinano, è terzo. Il che significa sorpasso a Kimi Raikkonen al quarto posto della classifica Mondiale piloti: sono 192 i punti dell’olandese, 178 quelli dei finlandese che esce di scena troppo presto. Dunque Sebastian Vettel, quinto in pista dopo una bella rimonta, è ancora il primo delle Ferrari: il tedesco si porta a 197 punti e se non altro rintuzza l’attacco di Verstappen, in ogni caso aveva già perso la possibilità di replicare il terzo posto Mondiale del 2015 e Daniel Ricciardo con i suoi 4 punti vola a 246. Prendono altri punti le Force India, con Sergio Perez che si porta a quota 97 e Nico Hulkenberg che, settimo, ha adesso 66 punti e tiene a bada un Fernando Alonso decimo (53). Torna a fare punti anche Carlos Sainz (sale a 46), per la Sauber di Felipe Nasr invece primi punti nella stagione (il brasiliano è nono sulla pista di casa). Per quanto riguarda la classifica costruttori, altrea doppietta Mercedes e 722 punti; la Red Bull vola a 446 mentre la Ferrari è adesso a 375 e non può più centrare il secondo posto.
Oggi vivremo il Gran Premio del Brasile 2016 di Formula 1 sullo storico circuito di Interlagos, che sorge a San Paolo: in attesa di conoscere l’esito della penultima corsa dell’anno, diamo un occhio alla classifica del Mondiale Piloti e a quella dei Costruttori dopo le prime diciannove gare della stagione. In primo piano resta naturalmente il duello per il titolo iridato fra i due piloti della Mercedes, che vede senza dubbio favorito Nico Rosberg nel confronto con il compagno di squadra Lewis Hamilton. Infatti il tedesco figlio d’arte ha 349 punti in classifica contro i 330 dell’inglese campione in carica, dunque sono 19 le lunghezze di vantaggio di Rosberg su Hamilton. Un margine che a soli tre Gran Premi dalla fine del Mondiale è davvero significativo: diciamo subito che Rosberg diventerà matematicamente campione del Mondo in caso di vittoria o anche con altre combinazioni di risultati che gli consentirebbero di guadagnare sette punti su Hamilton. Con Nico secondo, Lewis non dovrebbe andare oltre il quinto posto; se Rosberg arrivasse terzo, Hamilton dovrebbe arrivare al massimo sesto; in caso di quarto posto per Nico, servirebbe Lewis al massimo ottavo; con Rosberg quinto, Hamilton al massimo nono; infine, il tedesco festeggerebbe anche con il sesto posto con l’inglese al massimo decimo.
Di contro naturalmente per Hamilton è impossibile vincere il titolo qui in Brasile: anche nell’ipotesi più favorevole a Lewis (vittoria e Rosberg fuori dalla zona punti) l’inglese avrebbe soli sei punti di vantaggio che lascerebbero apertissimi i giochi ad Abu Dhabi. Tutto sommato a Rosberg potrebbe andare bene anche arrivare secondo alle spalle di Hamilton come è già successo ad Austin e Città del Messico, perché conserverebbe 12 punti di vantaggio che sarebbero un bel gruzzoletto ad una sola gara dal termine della stagione. Quanto al titolo Costruttori invece non c’è naturalmente molto da dire, dal momento che la Mercedes lo ha vinto da tempo e ha la bellezza di 252 punti di vantaggio sulla Red Bull, la rivale meno lontana.
Dunque Rosberg può permettersi di fare qualche calcolo, a differenza di Hamilton, anche se questo potrebbe rendere più semplice la gestione della corsa per il suo rivale, che non ha alternative: attaccare per vincere e sperare che qualcuno si inserisca fra le due Mercedes, perché a Nico basterebbe arrivare una volta secondo e una volta terzo anche in caso di doppio successo dell’inglese in questi due Gran Premi di novembre che mancano al termine della stagione. Questo è inevitabilmente il tema che attira l’attenzione di tutti, anche perché la Red Bull ha blindato il secondo posto fra i Costruttori avendo 62 punti di vantaggio sulla Ferrari e lo stesso ha fatto Daniel Ricciardo con il terzo posto fra i Piloti avendo ben 55 punti su Sebastian Vettel (in questo caso dunque c’è già il sigillo della matematica).
L’unica sfida che conserva dunque un minimo di interesse è quella fra lo stesso Vettel, Kimi Raikkonen e Max Verstappen per la quarta posizione, che però di certo non si può definire un obiettivo particolarmente interessante. Il tedesco ha nove punti di vantaggio sul compagno di squadra finlandese e dieci sull’emergente olandese, che dunque è dietro a Raikkonen per un solo punto. Traguardo poco più che simbolico quello del quarto posto finale, ma comunque importante per Vettel: un quattro volte campione del Mondo non può permettersi di arrivare alle spalle del compagno di squadra (che molti definivano ‘bollito’) oppure di un ragazzo di 19 anni. Un confronto che comunque passerà per forza di cose in secondo piano davanti al confronto Rosberg-Hamilton.
1. Mercedes 722
2. Red Bull 446
3. Ferrari 375
4. Force India 163
5. Williams 136
6. McLaren 75
7. Toro Rosso 63
8. Haas 29
9. Renault 8
10. Sauber 2
11. Manor 1
1. Nico Rosberg (Mercedes) 367
2. Lewis Hamilton (Mercedes) 355
3. Daniel Ricciardo (Red Bull) 246
4. Sebastian Vettel (Ferrari) 197
5. Max Verstappen (Red Bull) 192
6. Kimi Raikkonen (Ferrari) 178
7. Sergio Perez (Force India) 97
8. Valtteri Bottas (Williams) 85
9. Nico Hulkenberg (Force India) 66
10. Fernando Alonso (McLaren) 53
11. Felipe Massa (Williams) 51
12. Carlos Sainz (Toro Rosso) 46
13. Romain Grosjean (Haas) 29
14. Daniil Kvyat (Toro Rosso) 25
15. Jenson Button (McLaren) 21
16. Kevin Magnussen (Renault) 721.
17. Felipe Nasr (Sauber) 2
18. Pascal Wehrlein (Manor) 1
19. Stoffel Vandoorne (McLaren) 1
20. Jolyon Palmer (Renault) 1
21. Marcus Ericsson (Sauber) 0
22. Rio Haryanto (Manor) 0
23. Esteban Ocon (Manor) 0
24. Esteban Gutierrez (Haas) 0