Per Fernando Alonso questa sessione di test a Barcellona è finita ieri sera: come da programma della Ferrari, il pilota asturiano ha girato martedì e ieri, mentre per oggi e domani lascia il volante a Felipe Massa. Dopo i due giorni di test a Jerez e questi ultimi due a Montmelò, Alonso non ha ancora capito bene che giudizio dare sulla nuova Ferrari F2012; un’auto rivoluzionaria, che ha dato una svolta profonda rispetto alle ultime monoposto del Cavallino Rampante, che erano sempre state piuttosto “conservative”. Si sapeva dunque che sarebbe servito più tempo rispetto al solito per adattarsi alle numerose novità, ma è chiaro che la speranza di tutti i tifosi ferraristi fosse quella di poter subito avere un’idea chiara sul valore della vettura di Maranello. Invece è ancora difficile tracciare un bilancio, e l’unica certezza è che la Red Bull è costantemente davanti. Il problema principale sembra essere la mancanza di carico al retrotreno, ed infatti continuano gli esperimenti sulla posizione degli scarichi. Il problema sottolineato dallo stesso Alonso è invece la “fatica” ad uscire di curva, il che potrebbe sottintendere che qualcosa va rivisto nella trazione. Resta dunque in sospeso la domanda: questa F2012 può essere una monoposto vincente e riportare quindi il titolo mondiale a Maranello (che mancano dal 2007, piloti, e 2008, costruttori)? Lo stesso pilota spagnolo non vuole sbilanciarsi: “Non sappiamo se sarà una stagione esaltante o di sconfitte. Il nostro obiettivo è ambizioso, vogliamo vincere sin dalla prima gara, ma oggi non sappiamo dove siamo. Aspettiamo gli ultimi test e le temperature più calde in Australia”. La prudenza di Fernando è evidente anche nelle risposte molto caute a tutte le domande tecniche fattegli dai giornalisti inviati al Montmelò. Alonso si è chiuso a riccio, rifiutandosi pure di rispondere alle domande sulle ultime novità sulla posizione degli scarichi (“Questa è una domanda tecnica, non mediatica”), e attaccando a sua volta: “Cercare di capire una F.1 dal guard-rail è molto ottimistico”. La cosa positiva è che “adesso sfruttiamo bene le gomme” (la Ferrari potrà dunque essere aggressiva anche in qualifica), ma “non sappiamo realmente quanto siamo competitivi in questo momento. Abbiamo provato tante cose e posso dire che i punti di forza e deboli sono gli stessi di Jerez”.
Per finire, un giudizio sugli avversari, con la Red Bull sempre a recitare la parte del leone: “Loro hanno una continuità di auto, McLaren e Ferrari devono recuperare. E noi abbiamo scelto una filosofia diversa: questo è un inverno di lavoro”.
(Mauro Mantegazza)