La stagione 2014 di Formula 1 si è aperta all’insegna della polemica. Come noto le nuove regole hanno lasciato tutti scontenti: dai piloti che sono costretti a fare i salti mortali anche solo per finire un Gran Premio (ricordate Lewis Hamilton, costretto al ritiro dopo 4 giri a Melbourne per preservare la power unit?) ai tifosi e gli appassionati che hanno espresso più di una lamentela per quello che è il nuovo rumore delle monoposto. Ovvero, inesistente. “E’ ovvio che il rumore sia diverso; le scelte sono state fatte con l’accordo di tutti”. Così ha parlato Jean Todt, presidente della , in un’intervista rilasciata a Rai Sport e andata in onda sul TG1. “Mi pare che il problema non si avverta in televisione” ha detto Todt, già team manager della Ferrari, “ma se agli appassionati non piace siamo pronti a trovare il modo per rendere le monoposto più rumorose”. Per quanto riguarda invece il risparmio di benzina cui sono costretti i piloti, che rischia di limitare il numero dei sorpassi già in calo nelle ultime stagioni, Todt ha risposto che “si tratta di un problema di aerodinamica ed era legato a un circuito poco legato ai sorpassi come a Melbourne. Per quanto riguarda la benzina, Rosberg non ha fatto economia di carburante, qualcuno avrà lavorato meglio sull’aerodinamica e qualcuno meno. I 110 Kg? Se tutti li vogliono io non ho problemi in questo senso. Bisogna aspettare per dare giudizi”. Todt ha poi parlato della “sua” Ferrari: “Ho ricevuto anch’io tante critiche, spesso anche quando vincevo: ci dicevano che rendevamo i campionati noiosi. Domenicali è unito a tutta la squadra, sono convinto che farà sempre meglio soprattutto avendo due campioni del mondo come piloti: non sarà un problema di gestione tra Raikkonen e Alonso, sarà più che altro un problema di trovarsi davanti agli avversari”.