C’è un nuovo campione delle due ruote, un pilota che potrebbe entrare nella storia del motociclismo. Si chiama Marc Marquez, spagnolo che ha dominato su Honda il Gran Premio delle Americhe, ad Austin (Texas). A 20 anni, 2 mesi e 4 giorni è diventato il più giovane vincitore di una corsa nella classe regina, cancellando il record precedente di Freddie Spencer. Proprio qui ad Austin aveva sbaragliato la concorrenza nei test. In questo weekend ha conquistato la sua prima pole in MotoGP, anche qui la più “giovane” della storia, strappata sempre a Spencer. La Honda del resto ha fatto il vuoto qui in Texas, con il secondo posto anche di Dani Pedrosa. Terzo Jorge Lorenzo a più di 3 secondi di distacco su Yamaha, ma intanto il pilota maiorchino ha conquistato il suo centesimo podio in carriera. Quarto Cal Crutchlow su Monster Yamaha, quinto Stefan Bradl su LCR Honda. E Valentino Rossi? Solo sesto, ma aspettiamo a dare un giudizio definitivo sul suo comportamento in questo Mondiale: siamo solo all’inizio. La Ducati ha piazzato settimo Andrea Dovizioso e nono Nick Hayden. Per commentare il Gran Premio delle Americhe abbiamo sentito Luca Cadalora. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Marquez incontenibile, un giudizio sulla sua prova al Gran Premio delle Americhe? Non ci sono parole, ha dimostrato di essere straordinario, ha vinto con pieno merito. Il suo successo dimostra il valore di questo pilota. Se non ci saranno sorprese entrerà nella storia delle due ruote.
E’ anche il più giovane vincitore della classe regina superando Freddie Spencer, a 20 anni, 2 mesi e 4 giorni: cosa significa? Questo testimonia tutto il suo valore, tutta la sua bravura. Così giovane, a soli 20 anni e così in grado di andare forte nella MotoGP, dopo la bella prova anche nello scorso Gran Premio.
Pedrosa secondo, ma ancora una volta dietro Marquez: cambiano le gerarchie nella Honda? Credo che la Honda voglia dare a entrambi i piloti la possibilità di far bene, di giocarsi le loro chances. E’ presto quindi per dire che Pedrosa sarà la seconda guida della casa giapponese. In fondo qui in America è arrivato sempre secondo.
Honda incontenibile, la supremazia delle Yamaha messa in discussione. Assisteremo a un Mondiale combattuto? Può essere, e così ne guadagnerà lo spettacolo, assisteremo a un Mondiale molto interessante e combattuto.
Lorenzo nonostante tutto conquista il centesimo podio in carriera…
Lui in fondo ha dimostrato di esserci ancora. I Mondiali si vincono anche così, con i piazzamenti importanti. Poi questo centesimo podio in carriera dimostra tutta la classe del pilota spagnolo.
Deludente Valentino, un risultato che nessuno s’aspettava. Cosa ne pensa? E’ ancora presto per stilare giudizi definitivi; la pista del Circuito delle Americhe era veramente particolare. Ricordiamoci di quello che aveva fatto Valentino lo scorso Gran Premio.
Bene anche Crutchlow e Bradl, un commento sulla loro gara? Buoni tutti e due. Crutchlow ha fatto ancora qualche errore, Bradl non è così spettacolare, ma loro prova mi è piaciuta. Sono due piloti in grande crescita.
Dovizioso settimo, la Ducati potrà tornare competitiva? Dovizioso in fondo sta facendo quello che ci si poteva aspettare. Sta guidando una moto che è la stessa dell’anno scorso, e non si sta comportando assolutamente male. Bisognerà vedere poi quando arriverà la nuova Ducati per altri miglioramenti importanti.
(Franco Vittadini)