Tra i tanti messaggi di gioia per l’uscita di Michael Schumacher dallo stato di coma farmacologico, c’è anche quello della Serie A italiana. Sulla pagina Facebook ufficiale la Serie A TIM ha scritto: “La notizie più bella, Schumi è fuori dal come. Adesso torna da noi campione, la partita più difficile l’hai vinta!“. Schumacher ha emozionato tantissimi appassionati italiani nei suoi anni in Ferrari, vincendo cinque titoli mondiali di Formula 1 tra il 1996 e il 2006. Inoltre in quanto appassionato di calcio ha sempre preso parte alle tradizionali partite di beneficenza che ogni anno coinvolgono la nazionale Piloti, solitamente contro quella Cantanti. Anche la Lega Calcio ha voluto esprimere felicità per i miglioramenti dell’ex pilota tedesco.
L’uscita dal coma di Michael Schumacher è sicuramente una splendida notizia, ma la situazione resta comunque delicata. Ancora una volta, a richiamare chi si sbilancia con l’ottimismo è Gary Hartstein, l’ex medico della Formula 1 che poche settimane fa aveva scritto sul suo blog che per Schumacher non c’era più nulla da fare. Gli ultimi sviluppi sembrano smentire Hartstein, che però non è convinto che il trasferimento di Schumi sia davvero una bella notizia e anzi accusa la famiglia di spargere illusioni su condizioni che secondo lui restano gravissime: “Non posso fare a meno di pensare che questo sia un uso altamente cinico del linguaggio, usando la verità per trasmettere un’impressione che è quasi certamente falsa. Quella di ieri è una non notizia che comunica quello che già sappiamo, dicendoci praticamente di non aspettarci ulteriori aggiornamenti e che Schumacher è in uno stato di minima coscienza o in uno stato vegetativo, con fluttuanti segni di interazione con l’ambiente. Non posso non pensare che, se Michael fosse uscito del tutto dallo stato di minima coscienza che Sabine ci aveva così accuratamente descritto ad aprile, ci avrebbero detto che Michael sta iniziando la riabilitazione, che ha dei problemi ad esprimersi e che lavorerà duramente per stare meglio. Oppure che dovrà nuovamente imparare a camminare, leggere, scrivere. Tutto questo lascia molto l’amaro in bocca. E un enorme tristezza per la famiglia di Michael e per voi, i suoi fans“.
L’incubo di Michael Schumacher sembra essere lì lì per finire. Il campione tedesco è uscito dal coma e in queste ore sono tanti i personaggi della Formula 1 che esultano per l’incoraggiante notizia. Tra questi anche Ross Brawn che in un’intervista alla Gazzetta dello sport ha commentano le ultime news sul pilota che ha avuto in scuderia alla Benetton e in Ferrari: “Sono davvero felice di sentire questa notizia, ho pregato ogni giorno per un suo miglioramento”. L’ingegnere parla poi delle sue visite a Schumi: “All’inizio le mie visite erano frequenti, poi negli ultimi tre mesi si erano diradate per rispettare la richiesta di riservatezza della famiglia e limitare il rischio di infezioni. Non ha fatto mancare un commento anche l’ex responsabile della gestione sportiva della Rossa, Stefano Domenicali: “Sono strafelice per lui e per la sua famiglia straordinaria che ha espresso una qualità rara in questi tempi: quello della riservatezza. Resto prudente perché il cammino è ancora lungo”.
Dopo circa cinque mesiMichael Schumacher è uscito dal coma, ma la strada della guarigione è appena iniziata, ed è tutta in salita. Secondo il professor Maurizio Fornari, responsabile del reparto di neurochirurgia dell’Humanitas, le tempistiche di recupero dell’ex pilota di Formula 1 sono nell’ordine di alcuni mesi, e non certo di settimane. Se e quando Schumi tornerà quello di prima non è dato saperlo ma certamente il fatto che sia uscito dal coma, continua Fornari, è positivo e “vuol dire molte cose. Di certo respira da solo ed è vigile nel senso che tiene gli occhi aperti, ma ci sono diversi livelli di coscienza. Per esempio bisogna vedere in che modo risponde agli stimoli, se ha un’attività muscolare spontanea”.
È uscito dal coma nel quale si trovava da oltre cinque mesi, dopo l’incidente sugli sci subito sulle Alpi francesi lo scorso 29 dicembre. Una splendida notizia dunque sulle condizioni di salute di Schumi, che ha riempito di gioia tutti i tifosi del sette volte campione del Mondo di Formula 1 e naturalmente non solo loro. Una gioia speciale però è per tutti i tifosi della Ferrari, che con il pilota tedesco hanno vissuto le vittorie di cinque titoli iridati consecutivi dal 2000 al 2004. Schumacher resta giustamente un mito per tutti i supporter della Rossa di Maranello: da Youtube possiamo ammirare il tributo per Michael da parte di alcuni Ferrari Club della Lombardia, per la precisione quelli di Caprino Bergamasco, Vedano al Lambro, Erba, Travedona e Varese, che si sono dati appuntamento sulla griglia di partenza del circuito di Monza e hanno formato la scritta “Go Michael” con 101 Ferrari.
Oggi è stato il giorno del risveglio di Michael Schumacher dal coma, ma è anche il giorno in cui la Germania debutta nel Mondiale, affrontando il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Le due notizie in qualche modo si collegano, perché Schumi è un grande appassionato di calcio e perché d’altra parte tanti calciatori (soprattutto tedeschi) sono stati tifosi del sette volte campione del Mondo di Formula 1 e in questi lunghi mesi non hanno mancato di dare il loro sostegno all’ex pilota Ferrari. In primo piano c’è Lukas Podolski, amico di Schumacher fin dai tempi in cui giocava per il Colonia, cioè la squadra per cui Michael fa da sempre il tifo. Così Podolski aveva parlato nella conferenza stampa di ieri, per rendere omaggio a Michael Schumacher: “Voglio salutare un grande amico che malauguratamente non può essere qui con noi. Questo amico è Michael Schumacher, un grande appassionato di calcio. Vogliamo vincere il titolo anche per lui”. Parole che adesso sembrano profetiche: la strada dei tedeschi verso il titolo iridato è ancora lunga (come la riabilitazione che attende Schumi), ma l’avventura inizia con il piede giusto: un tifoso speciale sta vincendo la sua battaglia più difficile.
Michael Schumacher dunque non è più in coma, e non si trova più nemmeno a Grenoble, nel cui ospedale ha trascorso gli ultimi cinque mesi e mezzo. Schumi infatti è stato trasferito a Losanna, in Svizzera, presso il centro ospedaliero universitario di Vaud. La conferma ufficiale arriva da un portavoce del nosocomio della città elvetica, Darcy Christen: “Il signor Schumacher è stato preso in carico dal Policlinico Universitario questa mattina. La sua famiglia è con lui in uno spazio riservato per preservare la loro intimità e per garantire la migliore assistenza possibile. Come per qualsiasi paziente, vogliamo garantire il rispetto del segreto medico e la sfera privata della famiglia”. Il sette volte campione del Mondo si è pure avvicinato a casa, ma le buone notizie non arrivano soltanto dalle fonti ufficiali. Infatti, secondo l’edizione online del notissimo quotidiano tedesco Bild, Michael Schumacher riuscirebbe a comunicare con la moglie Corinna e con i figli. Su questo non ci sono conferme o precisazioni ulteriori, ma di certo la fine del tunnel per l’ex pilota della Ferrari adesso sembra davvero molto più vicina.
Michael Schumacher è uscito dal coma, e la bella notizia ha riempito di gioia anche i social network. Come è giusto che sia, in primo piano ci sono i messaggi pubblicati dalle sue due ex scuderie, Ferrari e Mercedes, sui rispettivi profili Twitter. Maranello ha scritto: “Giungono notizie incoraggianti che ci danno speranza”, con l’hashtag #ForzaMichael. Parole molto simili per la Mercedes: “Notizie incoraggianti sulle condizioni di Michael stamattina. Non potevamo chiedere un inizio di settimana migliore”, in questo caso con l’hashtag #KeepFightingMichael. Le belle notizie che arrivano dall’ospedale di Grenoble, diffuse dalla manager e portavoce Sabine Kehm, hanno però riempito di gioia anche chi non è direttamente legato a Schumi. Ecco ad esempio il messaggio dell’Inter: “Forza Schumi! In bocca al lupo dall’Inter”.
La notizia ha già fatto il giro del mondo: Michael Schumacher è uscito dal coma. Ecco dunque il testo del comunicato stampa diffuso dalla manager e portavoce Sabine Kehm: “Michael ha lasciato l’ospedale universitario di Grenoble per continuare la sua lunga fase di riabilitazione. Non è più in coma. La sua famiglia vuole ringraziare pubblicamente i medici, gli infermieri, i fisioterapisti di Grenoble, così come coloro che hanno soccorso Michael subito dopo l’incidente. In questi mesi è stato fatto un ottimo lavoro”. Ringraziamenti poi sono andati anche a tutti coloro che hanno espresso in questi mesi la propria vicinanza a Schumi, la cui famiglia ha tenuto a far sapere che la riabilitazione proseguirà “lontano dai riflettori”. Si fa inoltre sapere che non saranno fornite ulteriori informazioni sullo stato di salute dell’ex pilota Ferrari, sul tipo di cure che verranno somministrate e sulla località dove avverrà la riabilitazione. Però l’uscita dal coma è una notizia veramente importante, la paura per le condizioni del sette volte campione di Formula 1 sta passando e questo è un bel giorno per tutti i suoi tifosi e gli appassionati.
La notizia che tutti attendevamo da mesi è finalmente arrivata: Michael Schumacher è uscito dal coma e sta per lasciare l’ospedale di Grenoble, dove è ricoverato dal 29 dicembre scorso, il giorno dell’incidente sugli sci che per mesi ha fatto temere per la vita di Schumi. La conferma ufficiale è arrivata dalla manager e portavoce Sabine Kehm. Ora il sette volte campione del Mondo di Formula 1 è atteso da una lunga riabilitazione, ma certamente quella di oggi è una giornata di festa.
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia tra la stampa tedesca che Michael Schumacher sarà trasferito dal reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Grenoble, dove è ricoverato dal 29 dicembre scorso, a quello riabilitativo. Secondo quanto riporta SportMediaset questa notizia è falsa: fonti molto vicine a Schumacher avrebbero smentito il cambio di reparto ma rivelato che l’ex pilota tedesco potrebbe essere presto trasferito in un’altra clinica, specializzata nella riabilitazione. SportMediaset riferisce anche l’ottimismo confidato dalla ‘cerchia ristretta’ degli informatori vicini a Schumacher, che continuano a dichiararsi ‘fiduciosi per dei buoni motivi’.