Nuove dichiarazioni tengono vivo l’interesse sul caso Vettel-Hamilton che domenica scorsa ha caratterizzato un turbolento Gran Premio d’Azerbaigian nel quale a Baku ne hanno combinate di tutti i colori proprio i due rivali per la conquista del titolo iridato di Formula 1, cioè Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. In un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero Blick, il commissario Paul Gutjahr ha commentato le decisioni prese dalla commissione gara durante il Gran Premio, confermando come fosse stata presa in considerazione anche la possibilità della bandiera nera per Sebastian Vettel. Gutjahr faceva infatti parte della commissione a Baku ed ha sottolineato come i pochi danni accusati da Hamilton abbiano influito sulla decisione di non squalificare il tedesco della Ferrari. Queste le dichiarazioni di Gutjahr: “Abbiamo valutato diverse ipotesi tra cui anche la bandiera nera. Potevamo usare una mano più pesante, ma considerando i pochi danni accusati da Hamilton e la lotta per il campionato, non abbiamo voluto influenzare troppo il risultato finale, valutando lo stop-and-go come la giusta punizione per la guida di Vettel”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Il contatto fra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton a Baku, nel corso del Gran Premio d’Azerbaigian di domenica scorsa, sta continuando ad attirare l’attenzione anche fuori dal mondo della Formula 1. Infatti ieri ne ha parlato anche Valentino Rossi, che certamente di grandi duelli se ne intende e spesso ne è uscito vincitore. Ecco dunque il commento del Dottore su quanto è successo fra il pilota tedesco della Ferrari e l’inglese della Mercedes: “E’ stato bello, perché quando si lotta così in due e di gara in gara diventa più chiaro che sei uno contro uno, soprattutto con due persone che sono molto diverse, è normale che ci siano questi scontri anche un po’ più tosti. A me è piaciuto molto“. Di certo la sfida Vettel-Hamilton per il titolo iridato sta attirando sempre di più l’attenzione: bene così dunque, a patto naturalmente di non esagerare… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Di incidenti al limite del regolamento – e spesso anche oltre – è piena la storia della Formula 1, nella quale il contatto fra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton certamente non entra nemmeno nella top 10 degli episodi più clamorosi. Eppure la Fia ha disposto un supplemento d’inchiesta su quanto è successo domenica scorsa fra il pilota Ferrari e quello Mercedes nel corso del Gran Premio d’Azerbaigian: effetto forse dei tempi che stiamo vivendo, dove ogni minimo episodio è vivisezionato in dettaglio e chiunque può dire la sua, magari tramite i social network. La sicurezza viene naturalmente al primo posto, ma sorge spontanea la domanda su come sarebbero stati trattati oggi episodi come quelli che per due anni consecutivi decisero la lotta per il Mondiale fra Ayrton Senna e Alain Prost nel 1989 e 1990. Incidenti che sono entrati nella storia della Formula 1 come eventi epici: oggi molto è cambiato, anche perché naturalmente siamo ancora molto lontani dal finale del campionato… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Lo scontro in pista (e anche fuori) fra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton a Baku continua a far discutere il mondo della Formula 1. Il tema d’altronde tiene banco anche perché lunedì prossimo la Fia si riunirà per un supplemento d’indagine, dunque non è detto che le sanzioni decise dai commissari del Gran Premio d’Azerbaigian abbiano messo la parola fine al caso Vettel-Hamilton. Intanto ricordiamo che il pilota tedesco della Ferrari fu punito con uno stop-and-go di 10 secondi e con 3 punti decurtati dalla superlicenza che è necessaria per correre in Formula 1 (ora gliene restano solamente altri 3), mentre nei confronti del pilota inglese della Mercedes non è stato preso alcun provvedimento. Sanzionata dunque solo la reazione di Vettel che, per protestare dopo il tamponamento causato dal brusco rallentamento di Hamilton, gli si affiancò colpendo la fiancata sinistra della monoposto dell’inglese con la ruota destra della propria Ferrari.
I commenti proseguono, vi segnaliamo il messaggio pubblicato da Jenson Button tramite i social network: l’attuale terzo pilota della McLaren pensa che il caso creatosi in pista a Baku tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton vada chiuso in fretta. Insomma, per l’iridato 2009 è il tempo di “guardare avanti”, anche perché dei provvedimenti sono già stati presi. Button si è espresso in tal senso scrivendo sul proprio Twitter, manifestando il suo apprezzamento per le emozioni del Gran Premio dell’Azerbaigian visto domenica: “Una gara piacevole da vedere e sapete perchè? Perché adrenalina ed emozioni sono state al massimo. Quello che ha fatto Vettel è stupido, ma è stato sanzionato. Guardiamo avanti”. Con la tensione arrivata ai livelli di guardia proprio fra i massimi protagonisti del Mondiale – Vettel ed Hamilton e dietro di loro Ferrari e Mercedes – è però anche doveroso da parte della Fia mandare un segnale forte per evitare che la situazione possa peggiorare.