Marc Marquez è il primo pilota rookie nella storia della MotoGP a vincere il Gran Premio di Laguna Seca. Il ventenne spagnolo della Honda vince la sua terza gara stagionale restando al primo posto nella classifica piloti, a +16 sul compagno e connazionale Daniel Pedrosa, ma non solo. In una giornata drammatica per i motori e per il mondo, dopo la morte di Andrea Antonelli in Supersport, Marquez regala assieme a Valentino Rossi due cartoline che, come si suol dire, quasi riconciliano con uno sport tanto affascinante quanto rischioso. La prima in uno dei Cavatappi (nome della curva tipica del circuito americano) iniziali, quando lo spagnolo supera il Dottore passandogli all’esterno, oltre il cordolo e via sul ghiaione laterale alla pista, per una manovra che riporta alla mente il Rossi-Stoner del 2008, nello stesso punto. In molti già interpretano questo sorpasso Marquez-Rossi come un passaggio di consegne. La seconda foto ricordo è alla fine del Gran Premio: mentre Marquez sta esultando abbracciando tutto quello che si muove attorno a lui, Rossi lo va a “beccare” come il quinta liceo con il “primino” prediletto, stritolandolo quasi affettuosamente. Sono i maggiori highlights di una gara che ha visto Marquez partire male, nonostante la pole position conquistata, e la coppia Bradl-Rossi portarsi subito al comando. Dopo il sorpasso al Cavatappi Marquez ha messo nel mirino il tedesco completando la scalata verso metà gara, con una staccata niente male. Bradl avrà modo di consolarsi con il secondo posto, suo miglior risultato di sempre nella MotoGP per la gioia di Lucio Cecchiniello. Bene anche i due infortunati: Pedrosa ha chiuso al quinto posto e Lorenzo al sesto, restando in contatto con la vetta della classifica piloti. Bene anche Alvaro Bautista che mantiene la quarta posizione, ancora buio per le Ducati che tagliano il traguardo a una trentina di secondi dal rookie terribile (Hayden ottavo, Dovizioso nono). Tempo di numeri, dopo la nona gara stagionale: Marquez comanda il Motomondiale a 163 punti, segue Pedrosa a 147 e terzo Lorenzo a 137. Guadagna una posizione Valentino Rossi, che approfitta del gran premio un pò scialbo di Cal Cruthlow (settimo al traguardo) per portarsi in quarta posizione (117 punti in classifica per il Dottore). Proprio Crutchlow segue al quinto posto, a quota 116. Dovizioso resta nono con 81 punti. Prossimo appuntamento con la MotoGP il prossimo 18 agosto, a Indianapolis.
Eccoci arrivati, la gara di MotoGp del Gran Premio degli Stati Uniti a Laguna Seca. Tutti in attesa di vedere se Marc Marquez e Valentino Rossi battaglieranno per la vittoria finale o se sarà davvero il giorno della favola di Stephan Bradl, agli antipodi della tragedia in Russia che ha strappato alla vita il giovane pilota italiano Andrea Antonelli, vittima di uno sciagurato incidente mortale in SuperSport nel Gran Premio di Russia a Mosca (il video). Non si doveva girare, non si doveva correre. Non si doveva morire. Ma le corse non si fermano mai. E Stefan Bradl ha confermato nel warm-up che la sua pole position non è stata frutto del caso: il pilota tedesco, in sella ad una Honda gestita dal team di Lucio Cecchinello, è stato il più veloce anche nella breve sessione mattutina facendo fermare i cronometri sull’ottimo tempo di 1’21”743. Altra conferma rispetto alle qualifiche è il secondo posto di Marc Marquez: e se ieri solamente 17 millesimi avevano separato il fenomeno emergente spagnolo dalla partenza al palo, oggi addirittura il divario è sceso a soli 8 minuscoli millesimi. Insomma, si può prevedere che in gara potremmo assistere ad una grande battaglia Bradl-Marquez. Nel warm-up (clicca qui per i tempi) ha lanciato un bel messaggio anche Jorge Lorenzo, che si è issato in terza posizione a 83/1000 da Bradl, anche se naturalmente per il campione del Mondo in carica bisognerà verificare soprattutto la tenuta sulla distanza della gara. Alvaro Bautista si conferma possibile protagonista firmando il quarto miglior tempo nonostante una scivolata che lo ha limitato nella già breve sessione (20 minuti), anche se con lui il distacco sale di colpo ad oltre mezzo secondo, e questo è un segnale non positivo per Valentino Rossi, che lo segue con il quinto miglior tempo (1’22”349) ad oltre sei decimi dal tedesco. Insomma, per Valentino si annuncia una gara ad inseguire, magari in coppia con Cal Crutchlow che – nel warm-up come in qualifica – lo segue da vicino. Non sarà però molto semplice per loro puntare al podio – specie se Lorenzo ce la farà a tenere il ritmo in gara. Brutte notizie per la Ducati, dal momento che Andrea Dovizioso e Nicky Hayden hanno chiuso rispettivamente in nona e decima posizione (a dire il vero con lo stesso identico tempo al millesimo), entrambi alle spalle della Art di Aleix Espargaro, il cui ottavo posto non è ormai una sorpresa: il ruolo della Ducati sembra ormai essere quello di lottare con la Crt più veloce, e questa è una cosa pessima per la Rossa di Borgo Panigale. Infine Dani Pedrosa, che sembra essere molto più in difficoltà rispetto all’altro convalescente Lorenzo: per il centauro spagnolo della Honda Hrc c’è stato solamente l’undicesimo miglior tempo a oltre un secondo da Bradl, la sua corsa sarà tutta in difesa per portare a casa almeno qualche punto.
Sarà il warm up ad aprire ufficialmente alle ore 19.40 italiane la domenica della MotoGP sul circuito di Laguna Seca per il Gran Premio degli Stati Uniti 2013, che prenderà il via invece quando da noi saranno le ore 23.00. Siamo giunti al nono appuntamento stagionale, sull’affascinante pista californiana, corta, stretta e tortuosa, con caratteristiche uniche nel panorama del calendario iridato (clicca qui per le caratteristiche della pista e le informazioni utili sul Gran Premio). Una pista che di solito regala imprevisti e grandi emozioni, e anche quest’anno ce n’è già stata una nelle prove. Stiamo parlando della grande prestazione di Marc Marquez, che nonostante non avesse mai girato sulla pista con il celebre ‘Cavatappi’ – dove le classi minori del Motomondiale non gareggiano – ha stupito tutti con grandi prestazioni fin da venerdì, culminate con il secondo posto in qualifica nonostante una scivolata che gli ha impedito di dare l’assalto alla pole position che è andata al tedesco Stefan Bradl, grande soddisfazione per un pilota non abituato a stare davanti a tutti (clicca qui per la griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti della MotoGp). La prima fila è stata decisamente anomala, anche in virtù del terzo posto di Alvaro Bautista, che completa così un trio tutto Honda davanti alle tre Yamaha in seconda fila. Troviamo infatti in quarta posizione Valentino Rossi davanti a Cal Crutchlow e al convalescente Jorge Lorenzo, sesto proprio davanti a Dani Pedrosa, altro big in precarie condizioni fisiche. Una delle principali curiosità della giornata sarà proprio vedere come reggeranno i due campioni spagnoli sulla distanza in gara. La giornata però inizia con il warm-up, che darà a tutti i piloti l’opportunità di fare le ultime prove con le loro moto, in particolare per quanto riguarda la scelta degli assetti e delle gomme.
In attesa di capire cosa potrà succedere oggi, e se eventuali novità che saranno provate proprio nei 20 minuti di test di questa mattina (californiana) potranno andare ad incidere in modo importante sul risultato del Gran Premio, andiamo a rileggere come i protagonisti hanno giudicato ieri l’esito delle qualifiche. Questo dunque è stato il commento di Valentino Rossi al termine delle prove ufficiali: “Sono abbastanza felice della mia posizione in griglia di partenza perché ho fatto un buon giro. Sono quarto e non troppo lontano. Abbiamo lavorato molto sulla moto, specialmente dopo alcuni giri in cui le gomme iniziavano a scivolare. Siamo cresciuti ma non basta. Sono un po’ preoccupato, dobbiamo trovare un modo domani per essere un po’ più forti e veloci, specialmente dopo alcuni giri. Partire davanti qui è importante”. Comprensibilmente entusiasta l’autore della pole position, il tedesco Stefan Bradl: “E’ stato un weekend fantastico in cui abbiamo avuto un ottimo feeling con la moto ed oggi siamo riusciti a fare un ulteriore passo in avanti conquistando la pole position”. Il grande favorito però rischia di essere ancora una volta Marc Marquez, al quale solo un errore ha impedito di centrare una nuova pole position: “Peccato per la pole, ma è più importante la gara. La moto andava bene e si poteva andare ancora più veloce. Ho spinto un po’ per andare subito davanti con la prima moto e con la seconda ho cercato di fare meglio ma sono caduto. Alla curva 8 c’è come una buca, ma io sono andato forte lo stesso ed ho provato ad aprire il gas ma l’ho persa davanti e sono caduto. Sono comunque contento”. Più in alto del previsto ecco Alvaro Bautista, che partirà dalla terza casella sulla griglia: “Questo fine settimana è partito molto bene, mi sono subito trovato a mio agio con la moto ed abbiamo lavorato bene per il passo gara per domani che sembra buono. Ci mancava solo di fare una buona qualifica e ci sono riuscito. L’ho fatta da solo senza prendere scie. Ora dobbiamo stare attenti al via a non farci tradire dalle gomme fredde”. Così invece Andrea Dovizioso, ottavo con la sua Ducati: “Purtroppo non sono riuscito a fare un giro con tutti gli split giusti, perché sicuramente potevo limare qualche decimo e girare sotto l’1’22”. E’ stato un weekend un po’ strano perché siamo stati più veloci delle ultime volte ed anche più vicini agli altri, ma se andiamo a vedere il passo dei piloti che ho davanti sono abbastanza lontano e quindi non sarà facile domani guadagnare qualche posizione. L’unica cosa da fare adesso è di concentrarsi sul ritmo e cercare di essere costanti, che è la cosa più importante in gara”. Ma ora non è più il momento delle parole, anche se arrivano dai protagonisti più illustri del Motomondiale 2013. Infatti ora bisogna scendere in pista ed iniziare a dare gas a martello: il warm-up del Gran Premio degli Stati Uniti 2013 sul circuito di Laguna Seca sta per cominciare…
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Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1st/Prev. |
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1 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 266.7 | 1’21.743 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 264.5 | 1’21.751 | 0.008 / 0.008 |
3 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 265.1 | 1’21.834 | 0.091 / 0.083 |
4 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 267.8 | 1’22.359 | 0.616 / 0.525 |
5 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 270.0 | 1’22.394 | 0.651 / 0.035 |
6 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 264.3 | 1’22.474 | 0.731 / 0.080 |
7 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 259.6 | 1’22.556 | 0.813 / 0.082 |
8 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 258.4 | 1’22.596 | 0.853 / 0.040 |
9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 263.9 | 1’22.651 | 0.908 / 0.055 |
10 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 265.6 | 1’22.651 | 0.908 |
11 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 262.9 | 1’22.755 | 1.012 / 0.104 |
12 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Blusens | FTR | 258.1 | 1’23.239 | 1.496 / 0.484 |
13 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 259.4 | 1’23.471 | 1.728 / 0.232 |
14 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | Ignite Pramac Racing | Ducati | 265.2 | 1’23.480 | 1.737 / 0.009 |
15 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 255.8 | 1’23.603 | 1.860 / 0.123 |
16 | 71 | Claudio CORTI | ITA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 259.0 | 1’23.889 | 2.146 / 0.286 |
17 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Paul Bird Motorsport | ART | 250.8 | 1’24.356 | 2.613 / 0.467 |
18 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Avintia Blusens | FTR | 256.8 | 1’24.481 | 2.738 / 0.125 |
19 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 255.2 | 1’24.559 | 2.816 / 0.078 |
20 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 252.2 | 1’24.673 | 2.930 / 0.114 |
21 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | ART | 256.7 | 1’24.765 | 3.022 / 0.092 |
22 | 67 | Bryan STARING | AUS | GO&FUN Honda Gresini | FTR Honda | 252.1 | 1’25.508 | 3.765 / 0.743 |
23 | 52 | Lukas PESEK | CZE | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 247.3 | 1’26.108 | 4.365 / 0.600 |