Una gara davvero interessante quella che si è corsa sul circuito di Indianapolis. Una gara che pure confermando le tesi principali della vigilia (credevate davvero che qualcosa di meno grave di una caduta potessi costringere Marc Marquez a un gradino del podio che non fosse il più alto?) ha avuto anche una certa dose di sorprese, belle (come il rimontone di Valentino Rossi) e brutte (come le sportellate tra Dovizioso e Hayden che hanno finito per favorire Smith proprio all’ultima curva). Insomma un Gran Premio di MotoGp tanto noioso nella prima parte, quanto emozionante nella seconda con staccate al limite, sorpassi arditi ma corretti e controsorpassi da manuale. E tanta adrenalina (clicca qui per l’ordine d’arrivo e i tempi). Lorenzo ha provato a resistere alle Honda, ma non ce l’ha fatta nonostante una partenza sontuosa e una gara attenta, concentrata e mai remissiva. Insomma un vero combattente Lorenzo, che ha trovato il suo stile ormai da anni e può ancora competere per il mondiale. Poi però è venuto fuori Marc Marquez. Qualcosa, ne siamo certi, mancherà pure al ragazzino d’oro, ma perchè ogni vent’anni ci capita di vedere qualcuno che sale in sella (ok alla moto migliore) e sembra che stia bellamente guidando un vespino quando tutti arrancano in bicicletta? Non lo sappiamo, ma Marquez con la moto fa quello che vuole. Vuole andare più veloce di chi fa una traiettoria giusta usandone una sbagliata e magari andando pure sull’erba? E lo fa. Vuole attaccare e superare in un punto in cui non è nemmeno in scia? E lo fa. Semplicemente. E Valentino Rossi? Per metà gara – sarà stato per la vicinanza e la bassa posizione di classifica – eravamo convinti che sotto la livrea della sua M1 si nascondesse la solita ducati. Così, per scherzo. Tempi imparagonabili con i primi e tanti bocconi amari, come non riuscire a riprendere un signor Smith qualsiasi. E poi la seconda parte della gara. Quando tutti rallentano, lui gira sui tempi del terzetto di marziani. E anche più forte. E pian piano se li beve tutti. E gente che non si fa da parte. Bautista e Crutchlow la pelle l’hanno venduta carissima. Eppure Vale arriva quarto. E se ci fossero stati altri 3 o 4 giri, chissà. Perchè succede così? Chissà.
Comincia tra poco la gara del Gran Premio di Indianapolis. Che Marc Marquez fosse uno scatenato in pista lo sapevamo, ma ancora ci sfugge il motivo che lo ha spinto a tarellare sull’acceleratore anche nella prova libera di oggi pomeriggio in vista della gara ufficiale di stasera. Intanto si conferma come il più veloce sull’insidiosa pista di Indianapolis: per lo spagnolo che, visto tempi record delle qualifiche, sembra non volersi fermare più. Benissimo anche il pilota inglese della Yamaha Tech 3, fermatosi a + 0.309 dallo spagnolo. Crutchlow è stato molto aggressivo oggi pomeriggio, non ha alcuna intenzione di lasciare tanto presto da solo in testa Marquez. Ma davanti a lui nelle qualifiche si sono imposti i due spagnoli che con Marquez stanno formando un “terzetto delle meraviglie”: per Pedrosa e Lorenzo terzo e quarto posto nel warm up. Sessione non esemplare per Hayden: con la sua Desmosedici ottiene solo il nono posto. Certo siamo al warm up e la cosa importante è fare bene la gara, ma l’impressione generale è che le rosse di Borgo Panigale si stiano un po’ troppo affezionando ai gradini più bassi della top ten. Fatica a trovare l’assetto migliore anche Rossi: nelle prove di oggi ha anche cambiato moto utilizzando la seconda nella parte finale della libera. Fin dall’inizio del mondiale la Yamaha del Dottore ha faticato a trovare subito il gusto ritmo, cominciando a girare al meglio da metà gara in pio. Un deficit che sta compromettendo molto il mondiale del pesarese, al momento seguito da Bautista e da Smith con 1’39”859 e 1’39”970. Rimane più o meno negli stessi tempi delle qualifiche Steven Bradl: il tedesco ce aveva segnato ottimi tempi nelle prime sessioni libere ora sembra essersi arroccato su dei tempi da seconda metà della top ten. Brutta mano gonfia per Espargaro: lo spagnolo ha segnato oggi pomeriggio il dodicesimo tempo alle spalle del nostro Iannone. Prova sfortunata per Young: per l’americano sembra propRio che la gara ufficiale sia un miraggio. Anche questa volta è costretto infatti al ritiro a causa di una brutta fumata bianca (segno di olio bruciato) della sua moto targata Attack Performance, qui presente tramite wild card. Questa sera l’attesissima gara ufficiale a partire dalle ore 20.
Marc Marquez schiaccia sull’acceleratore e segna ancora un tempo record: 1’38”776 è un tempo da gara di solito, eppure lo spagnolo lo ha realizzato senza fatica nel warm up di oggi pomeriggio. Solo Marquez sembra possa battere Marquez. Secondo posto invece per Cal Crutchlow: per il pilota di Coventry questa potrebbe essere un’occasione d’oro per conquistare un po’ di punti in classifica. Sotto al secondo di distacco si raggruppano ben otto piloti, solo quattro nel mezzo secondo: oltre ai primi due, troviamo anche Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Insomma, una gara che si annuncia sempre più avvincente specialmente nelle retrovie. Soltanto sesto Valentino Rossi: il pilota pesarese fatica a realizzare un buon tempo e perde parecchio tempo prima di fare dei tempi utili. Male anche le Ducati: Hayden e Dovisioso sembrano essere abbonati ai posti al limite della top ten, soltanto undicesimo Andrea Iannone. Esce fuori dalla competizione lo sfortunato Blake Young: per lui una brutta fumata bianca segnala un olio decisamente a temperature al di sopra del normale.
Cieli sereni sul circuiti di Indianapolis: i piloti e i tifosi accorsi oggi al famoso anello americano potranno godere di un bel tempo e di clima tiepido. Le temperature si manterranno intorno ai 16° le minime e i 27° le massime. Non sono previste precipitazioni sebbene qualche nuvoletta potrebbe presto fare capolino a ombreggiare brevemente la pista. Condizioni ottimali sia per i piloti che per i team, che non dovranno così modificare l’assetto delle moto rispetto a quelli provati durante le prove e le qualifiche dei giorni scorsi.
Che il ragazzino di Cervera fosse bravo lo sapevamo, che fosse veloce pure: ma la sua pole a Indianapolis ha qualcosa di incredibile. Marc Marquez ieri in qualifica ha demolito il record del giro più veloce appartenuto a Dani Pedrosa ( 1’38”813 nelle qualifiche dell’anno scorso), scendendo addirittura sotto l’1’38 (clicca qui per la griglia di partenza, la cronaca e i tempi della giornata di ieri di MotoGP). Lo spagnolo ha spaccato il cronometro sul , addirittura 8 decimi dal record del compagno di squadra. Insomma, la nuova stella del circus non solo è la più luminosa quest’anno ma anche tanto distante dagli altri da appartenere a un’altra galassia. Eppure il ragazzo classe 93 che fa tremare gli avversari, benché chiaramente soddisfatto rimane prudente e umile come al solito:”Ho fatto un grandissimo giro, è vero, ma temo che la gara sarà diversa: saremo tutti al limite, soprattutto nella parte finale della gara quando le gomme si saranno deteriorate; su questa pista si consumano molto, quindi il finale sarà molto difficile. Io però so che posso lottare per la vittoria”. Insomma sa bene che qualcuno alle sue spalle è pronto a insidiarlo da vicino. Quel qualcuno potrebbe essere proprio gli altri due spagnoli che con Marquez formano un”terzetto delle meraviglie”. In griglia di partenza dietro a Marc troviamo in fatti la Yamaha di Lorenzo e la Repsol Honda di Pedrosa, teammates di Marquez. I due spagnoli sembrano aver recuperato bene dalle cadute subite nei gp precedenti e il ritorno completo è ormai dietro l’angolo. Unico dubbio la tenuta delle loro clavicole sulla lunga distanza: se bene hanno sopportato le prove e le qualifiche, tutt’altra cosa sarà sforzare al limite il proprio corpo per l’intera gara. Le distanze col primo in classifica sono però superiori al mezzo secondo e il passo gara dai due è parecchio lento. Insomma se non fosse per la saetta spagnola, tutti i top drivers sarebbero vicini, ma Marquez c’è e bisogna farci i conti.
Solo 17 millesimi separano poi Pedrosa dal quarto posto di Cal Crutchlow: l’inglese ha fatto vedere davvero buone cose in questi giorni e visti i tempi fatti per il terzetto elle prime due file (escluso Marquez, lontanissimo) sarà vera battaglia. Bene anche la Honda di Bautista, ma ancora meglio Hayden che finalmente supera la decima posizione per approdare a una ben più gloriosa sesta con 1’39”142. Una boccata d’ossigeno per la Desmosedici, che sulla pista americana sembra poter dare veramente poco. Opaca la prestazione del nostro Dottore: solo nono con un tempo che non rende giustizia fermo a 1’39”356. Quasi un secondo e mezzo di ritardo dal poleman spagnolo, che sebbene sia lontano da tutti, non giustifica comunque la brutta prova del pilota pesarese. Se la prova non è stata eccellente neanche il passo gara da qualche speranza: una gara in salita per Rossi, che però potrebbe regalarci una prova d’orgoglio incredibile. Grandi sorprese possiamo anche aspettarci da Steven Bradl, purtroppo in rimasto imbottigliato in mezzo al gruppo per la caduta durante le qualifiche. Il tedesco però ha dato del filo da torcere a Marquez ieri nelle prove libere, chissà che una volta smaltito il gruppo possa rimanere alle calcagna delle spagnolo. A chiudere la top ten anche Dovizioso e dietro di lui un grande Iannone, che nonostante soffra ancora dell’infortunio alla spalla ha portato la sua CTR un undicesima posizione. Oggi dunque il grande giorno del giudizio finale: nel pomeriggio il warm up e questa sera (alle 20 ora italiana) l’attesissima gara di Indianapolis.
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L’ordine d’arrivo del Gran Premio di Indianapolis
Pos. | Points | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time/Gap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 152.2 | 44’52.463 |
2 | 20 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 152.0 | +3.495 |
3 | 16 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 151.8 | +5.704 |
4 | 13 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 151.0 | +19.895 |
5 | 11 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 151.0 | +19.955 |
6 | 10 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 151.0 | +20.061 |
7 | 9 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 150.8 | +24.842 |
8 | 8 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 149.9 | +40.690 |
9 | 7 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 149.9 | +40.701 |
10 | 6 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 149.9 | +40.823 |
11 | 5 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 148.9 | +59.668 |
12 | 4 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 148.5 | +1’06.650 |
13 | 3 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 148.3 | +1’09.462 |
14 | 2 | 71 | Claudio CORTI | ITA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 148.0 | +1’15.207 |
15 | 1 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Avintia Blusens | FTR | 147.8 | +1’20.159 |
16 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Blusens | FTR | 147.4 | +1’25.879 | |
17 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 147.2 | +1’29.616 | |
18 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 146.9 | +1’36.388 | |
19 | 67 | Bryan STARING | AUS | GO&FUN Honda Gresini | FTR Honda | 145.9 | 1 Lap | |
Not Classified | ||||||||
68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Paul Bird Motorsport | ART | 147.2 | 10 Laps | ||
52 | Lukas PESEK | CZE | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 144.5 | 13 Laps | ||
14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 142.6 | 22 Laps | ||
Not Finished 1st Lap | ||||||||
79 | Blake YOUNG | USA | Attack Performance Racing | APR | 0 Lap |