La Red Bull non ha ancora risolto il problema che ha provocato il ritiro di Sebastian Vettel nel Gran Premio d’Italia a Monza due giorni fa. “Non hanno ancora risolto al 100%”, ha infatti detto il ‘team principal’ della scuderia anglo-austriaca Chris Horner all’emittente Servus Tv facendo il punto sull’attività dei tecnici della Renault, che fornisce i propulsori alla scuderia campione del mondo, per risolvere questo problema. ‘”Stanno lavorando sodo per evitare che l’inconveniente si ripresenti”, ha aggiunto Horner, ma di certo il perdurare di questa situazione di incertezza relativa all’affidabilità della vettura non può fare piacere né allo stesso Horner e nemmeno ai due piloti delle ‘lattine’, Sebastian Vettel e Mark Webber. A Monza, Vettel è stato infatti costretto a ritirarsi per il surriscaldamento dell’alternatore al termine di una corsa già molto difficile e condizionata pure per il drive-through per avere ostacolato il sorpasso di Fernando Alonso. Il problema non è una novità per la Red Bull: infatti lo stesso inconveniente, aveva costretto Vettel a ritirarsi già dal Gran Premio d’Europa disputato a Valencia nel mese di giugno, mentre il pilota tedesco era in testa alla gara iberica. I due flop hanno condizionato l’annata del tedesco, ora staccato di 39 punti dal ferrarista Fernando Alonso, leader iridato. Per Sebastian riconfermarsi campione del Mondo per il terzo Mondiale consecutivo si annuncia adesso particolarmente difficile, perché la Ferrari e pure la McLaren appaiono in questo momento superiori alla Red Bull, la cui leadership non è più così solida nemmeno nella classifica del mondiale Costruttori. “L’alternatore e’ un elemento fornito dalla Renault”, ha evidenziato Horner, specificando che l’elemento è a disposizione anche delle altre squadre che ricevono i motori dal costruttore francese, prima fra tutte la Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. “Le nostre analisi dopo Valencia hanno individuato potenziali problemi di surriscaldamento a bassi regimi”, ha detto a questo proposito Rob White, managing director della Renault. I guasti si sono verificati su tracciati con caratteristiche simili: le piste di Valencia e Monza – pur se assai diverse come disegno complessivo – presentano entrambe curve lente, e si è gareggiato in condizioni di grande caldo.
Abbiamo sviluppato un alternatore revisionato, e’ stato testato e provato a Spa dalla Red Bull e dalla Lotus: non ci sono stati problemi”, ha aggiunto ancora Rob White al magazine Autosport, mentre l’ingegnere Cyril Dumont ha precisato: “Non abbiamo altra opzione se non quella di porre rimedio a questa situazione”. Il tempo a disposizione e’ poco: il 23 settembre si corre il Gran Premio di Singapore (altra pista con curve lente), e un’altra battuta d’arresto sarebbe deleteria per le classifiche iridate. Se la Red Bull non vuole perdere le ‘ali’ – parafrasando la celebre pubblicità – deve immediatamente ritrovare la massima affidabilità.