A Uomini e Donne, soprattutto al Trono Over, il tempo che passa è un argomento sempre presente, più o meno velatamente, nelle discussioni di dame e cavalieri come anche degli opionionisti. L’ultimo scontro ha visto grandi protagonisti Tina Cipollari e il neo quarantenne Gianni Sperti, un contrasto duro e molto “italico” che contrappone una visione conservatrice di Gianni e quella più d’avanguardia di Tina. Del resto, cosa c’era da aspettarsi da una donna che ha sposato un uomo di parecchi anni più giovane? L’atmosfera ha iniziato a surriscaldarsi quando, nella prosecuzione della sfida sul tema Hollywood Party. Dopo Barbara, la sfilata è ripartita da Gemma: il suo look viene criticato da Elga, e anche da Domenico che avrebbe preferito che la dama avesse coperto maggiormente le spalle. Le parole del cavaliere infiammano un dibattito dai tratti davvero atavici: le donne, soprattutto quando giunte a una certa età, possono permettersi di scoprire parti del proprio corpo, come – nel caso specifico – la schiena? Arriva prontamente la reazione plateale di Bruna che “si scopre” con fare provocatorio rivendicando la libertà sua e delle sue coetanee a vestirsi come meglio credono. A questo punto scatta il “parapiglia”: Gianni Sperti si schiera contro la dama e la possibilità di tenere in bella vista la schiena. Per l’opinionista infatti, qualora questo atteggiamento fosse tenuto dalla propria madre, sarebbe prontissimo a rimproverarla anche in maniera piuttosto aspra. Bruna critica Gianni per le sue prese di posizione che “fanno male alle signore di una certa età”. Gianni invece rincara la dose: molte donne non accettano le inevitabili conseguenze dell’età e si vestono come bambine. Apriti cielo. Tina non ci vede più e – forse punta sul vivo – attacca Gianni accusandolo di predicar bene e razzolar male quando, soprattutto in occasione delle registrazioni del trono classico, si presenta in studio con “magliettine strappate che fanno vedere i peli, pantaloni cacciati dentro gli stivaletti e ‘altre cose'” giudicate del tutto ‘unfit’ per l’età del neo-quarantenne. L’intemerata prosegue tra toni da rivoluzione femminista e paradossi sulla beltà perduta o mai avuta in cui mancavano da citare solo le opzioni di un bel burqa. C’è da dire che le esternazioni di Gianni, resosi conto di non poter troppo generalizzare, sono state ridimensionate dallo stesso opinionista, mentre Maria, con un sorriso sornione, ha spinto Tina fino alle estreme conseguenze del proprio ragionamento che – nella sostanza – non era molto distante dalle affermazioni di Gianni. Insomma, emancipazione, buon gusto, accettare l’età che avanza e i cambiamenti del proprio corpo sono temi spinosissimi. Normale che qualcuno sbagli, e si punga un dito.