Dovrebbe debuttare a breve sulla Ferrari. Di certo nei prossimi giorni, forse già domani, ci sarà la prima visita ufficiale del pilota tedesco a Maranello ma, scaduti i cinque giorni di divieto imposti dalla Red Bull – quanto bastava per metterlo fuori dai test di Abu Dhabi – ecco che questa visita potrebbe portare anche i primi giri sulla pista di Fiorano. Vettel utilizzerebbe la , visto che il regolamento vieta di usare monoposto più recenti fuori dai test ufficiali, ma sarebbe comunque l’occasione per provare il nuovo sedile, la posizione di guida oltre che la prima presa di contatto diretta con i metodi di lavoro degli uomini del Cavallino. Test che invece direbbe poco dal punto di vista tecnico, visto che nel frattempo i regolamenti sono completamente cambiati: per questo il quattro volte campione del Mondo di Formula 1 lavorerà certamente anche al simulatore. Il brivido della prima volta in pista con la Ferrari sarebbe comunque eccezionale, come Sebastian ha dichiarato in una intervista al quotidiano tedesco Die Welt: “Se guidare una Ferrari da strada è favoloso, non oso immaginare che cosa si possa provare su quella da corsa. La Ferrari è una vettura che vive, che ha un’anima. Più che i soldi, ho scelto il marchio”. Un marchio che in Germania vuol dire anche Michael Schumacher: “Sono cresciuto guardandolo vincere sulla Rossa e forse anche per questo alla fine ho ascoltato il cuore. Darò l’anima”. A Maranello quasi certamente il tedesco parlerà con il nuovo team principal Maurizio Arrivabene e forse anche con il presidente Sergio Marchionne. Intanto ha ritardato le vacanze, prima per conoscere la squadra già ad Abu Dhabi, dove si è fermato a seguire i test pur non potendo girare, ora con questa visita a Maranello. L’impegno è massimo per cercare di accorciare le distanze che separano la Ferrari dalla Mercedes. Un lavoro che richiederà tempo, ma per il quale potrà contare su molti uomini che già conosce, tecnici ex Red Bull e Riccardo Adami che ai tempi della Toro Rosso (motorizzata Ferrari) fu già il suo ingegnere di pista. (Mauro Mantegazza)