Una brutta giornata per il Team Repsol Honda in Australia. Dani Pedrosa, che è arrivato a Phillip Island dopo un viaggio di 24 ore, nella notte di martedì, con l’intenzione di prendere parte al Gran Premio d’Australia, solo due settimane dopo la frattura alla clavicola sinistra patita in Giappone, è stato costretto a prendere la difficile decisione di abbandonare il suo tentativo di prendere parte alla gara di domani per segnare qualche punto in classifica generale e difendere il secondo posto.
Nonostante il sole e le condizioni di pista migliorate, la seconda giornata di prove per il Gran Premio d’Australia è stato un test duro per Dani e la sua condizione fisica. Nella sessione di qualifiche, ha completato 23 giri ma anche a causa del forte vento il male alla clavicola operata ha fatto pendere la bilancia verso la decisione di lasciare. Dopo una lunga riunione con il suo team, il pilota del Team Repsol Honda ha preso la difficile decisione di non correre rischi inutili. Il dolore, la mancanza di forza nella zona interessata e la mancanza di controllo della moto lo hanno costretto a optare per questa difficile decisione. Ora Pedrosa tornerà a Barcellona, dove toglierà i punti di sutura alla clavicola e poi andrà in Svizzera per proseguire la riabilitazione.
Dani Pedrosa: "Dopo l’operazione in Spagna, il mio obiettivo era di tornare in Australia. Ma dopo aver guidato nelle tre sessioni di prove è apparso chiaro che è davvero impossibile per me mantenere un ritmo alto perché ho perso forza nel braccio infortunato e il controllo della moto diventa sempre più difficile, ancora di più con il vento forte. Phillip Island è un circuito molto veloce, dove devi afferrare il manubrio e tenerlo molto stretto e questo mi stanca e mi dà un sacco di dolore. Guidare a circa tre secondi dai migliori nella gara di domani e magari raccogliere pochi punti non avrebbe molto senso. Ma penso che ne è valsa la pena di provare perché davvero non sapevo come mi sarei in moto fino a quando non l’avessi fatto. Ora, però, non voglio prendere più rischi in modo che io possa recuperare in tempo per Estoril. Ho discusso la situazione con HRC Team Director Kazuhiko Yamano e abbiamo la stessa opinione".