Ci hanno abituato a tutto, oramai gli scontri tra poteri dello Stato, conflitti di attribuzione, consulte, sentenze, controsentenze, sequestri, dissequestri dall’Ilva alle presunte tangenti Eni, alla incostituzionalità delle carceri italiane (gestite dallo Stato stesso, mica dai privati come negli Stati Uniti), scudetti cancellati e riassegnati e di cui ora si perde il conto (chi lo può dire quanti scudetti hanno Juventus e Inter senza tema di smentita?), e partite perse a tavolino per tentennamenti sull’agibilità degli impianti (Cagliari-Roma proprio di quest’anno). E adesso di nuovo. Con Cagliari-Milan a concretissimo rischio di rinvio, cosa che avrebbe del clamoroso. Il prefetto di Cagliari, Giuffrida, ha fatto ricorso d’urgenza contro la decisione del Tar chiedendo la chiusura dell’Is Arenas per motivi di ordine pubblico. Si attende per oggi la decisione (fate con calma, la partita è domani alle 15, non alle 12:30…) che potrebbe segnare una nuova clamorosa svolta nella vicenda sportiva che a questo punto non è solo riguardante il Cagliari. Ad esacerbare il tutto, ovviamente, la campagna elettorale, ma anche i rapporti tra le due tifoserie, definiti “pessimi”, anche se non si registra il minimo disagio da più di dieci anni. Presto, comunque, dovremmo sentire una parola definitiva sulla vicenda.