Le dichiarazioni di Buffon dopo Milan-Juventus hanno scatenato un putiferio mediatico che ha persino occupato le prime pagine dei quotidiani sportivi. Il portiere bianconero è stato oggetto di diverse critiche, non ultima quella di Marcello Nicchi, presidente dell’Associazioni Italiana Arbitri. Per un parere autorevole sulla questione ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva mister Gigi Simoni, attuale allenatore del Gubbio, che peraltro è stato protagonista a suo tempo di un episodio molto simile al gol fantasma di Muntari. Si parla del 7 Aprile 1997, quando in Perugia-Napoli (Simoni era allenatore dei partenopei), il perugino Milan Rapajc segnò un clamoroso gol di mano, che non venne ravvisato dalla terna arbitrale. Ecco le impressioni di Simoni sul “caso Buffon”.
Mister, cosa pensa dell’affermazione di Buffon: “Se anche avessi visto, non avrei detto”?
Buffon è un ragazzo splendido, un professionista meraviglioso, ma in questa circostanza ha detto qualcosa che non mi è piaciuta. Condivido il fatto che di fronte ad un episodio uno non debba avvisare l’arbitro, se no tutte le situazioni, gravi o meno gravi, diventano determinate da chi le compie; invece ci dev’essere un arbitro che prende le decisioni. Lui comunque ha ragione nel dire di non dover avvisare il direttore di gara: se l’arbitro si sbaglia, si sbaglia.
Cosa dunque non le è piaciuto delle parole di Buffon?
Secondo me ha sbagliato solo nel dire di non aver visto la palla dentro: questa mi sembra non dico una presa in giro, però poco ci manca. Alla fine è andata così, certo era meglio avesse detto: “La palla era entrata però io l’ho presa”; si andava oltre.
Condivide l’alone di critiche che ha seguito l’esternazione?
Sono tutte teorie, è tutta demagogia… Non si può star lì a sperare che tutti dicano la verità su qualche cosa di cui non conviene parlare.
Si allinea di più alla risposta di Nicchi, che ha contestato l’uscita del portiere difendendo la classe arbitrale?
Ripeto: quello che ha detto Buffon non mi piace. Poi quello che ha detto sugli arbitri, di non avvisarli se succede un errore, mi sembra normale, fanno così tutti. Non doveva mica essere lui a dire se la palla era dentro o no, però non mi è piaciuto che a fine partita venga a dire “Io non l’ho vista, non ho avuto la sensazione”. Questa mi sembra una cosa impossibile, detta senza convinzione, perché lui la palla l’ha vista, era sulla linea, non può non accorgersi che la palla è dentro, a quello non ci credo.
Buffon avrebbe dovuto risparmiarsi la dichiarazione fatale?
Non so se doveva star zitto, fanno tutti così, facciamo tutti così. L’arbitro, se possiamo, ce lo tiriamo dalla nostra parte, ma non per aiutarlo o per non fargli fare errori.
Non è eccessiva tutta questa risonanza attorno ad un’affermazione del genere?
Oggi è così, c’è poco da fare. Ci sono tante cose che non sono fatte bene, che sono esagerate, però tutto ha un posto e un prezzo. Il tempo che dedichi alle interviste, a queste tristezze, gli allenatori che aspettano un’ora alla fine delle partite che hanno perso…son tutte cose che purtroppo servono per fare audience, per fare discussioni. Basta vedere come sono le trasmissioni: ci sono partite che vengono discusse per giorni interi…
Ma non si può far diversamente perché tutto ha un prezzo, e anche tutte le cose che ci danno delle difficoltà sono pagate, e se sono pagate bisogna accettarle e far finta di niente. Parlano tutti di calcio con delle sicurezze spaventose, tutti sanno tutto, è una cosa allucinante, però via… fa parte di questo circo, e noi cerchiamo di fare le rappresentazioni.
Il gol fantasma di Muntari, che ha scatenato il putiferio, ha un precedente che la coinvolge:la mano di Rapajc in Perugia-Napoli dell’Aprile ’97. Come aveva vissuto quell’episodio?
Avevo reagito in maniera normale, sopportando. Mi ero lamentato un po’, però dopo un po’ cosa vuoi fare? Era clamoroso anche quello, e l’arbitro della partita era proprio Nicchi.
Semplice caso?
Beh, a volte può capitare, far l’arbitro è difficile, ci sono degli errori che possono anche essere madornali. Quello di sabato è stato una cosa un po’ fuori dalla norma, la mano di Rapajc l’ha fatta anche Maradona ai Mondiali. Sono cose che possono succedere, come può succedere il rigore su Ronaldo non dato, del quale si parla ancora dopo 14 anni.
Come reagisce davanti a questi episodi?
Sono delle cose che ti lasciano perplesso: non riesci a dare una spiegazione all’errore di Romagnoli. Altre volte succedono cose che si discutono troppo: lo stesso gol annullato a Matri è una cosa normale, il giocatore è un millimetro davanti o di dietro, come fa a vederlo una persona? Certo viene da pensare di mettere qualcosa che dia delle risposte effettive, un mezzo per cui ci possano essere meno dubbi, che vede se il pallone è dentro o fuori.
Favorevole dunque alla tanto invocata tecnologia?
Non capisco davvero perché questa soluzione venga ignorata, non vedo ragioni, almeno per queste cose eclatanti. Potremmo eliminare molte situazioni del genere. Poi su altre cose, tipo il fuorigioco, come si fa a capire? Neanche con la moviola ci si riesce.
L’instant replay, la moviola in campo, risolverebbe tante cose…
Ci sono delle cose che vanno accettate, anche se sono contrarie al tuo interesse, però ce ne sono altre che non si possono accettare, non si dovrebbero poter accettare, e allora bisogna trovare un sistema, che esiste, per non ricadere sempre in queste cose. Milan-Juventus era una partita fondamentale, non è giusto che per un errore così madornale uno possa rischiare di perdere lo scudetto. Comunque bisogna accettare le situazioni, anche quelle più gravi, ma dove si può porre rimedio si dovrebbe pensare bene a trovare il sistema.
(Carlo Necchi)