Il Napoli torna in campo a distanza di un solo giorno: nemmeno 24 ore dopo il pareggio per 2-2 contro l’Arsenal, i partenopei affrontano (ore 15) il Porto nella seconda giornata di Emirates Cup. Potere del calcio d’agosto, che comprime i calendari e fa giocare tante partite. Non che dispiaccia a Rafa Benitez, che sta ancora cercando la formula migliore della sua creatura. La campagna acquisti non è ancora stata completata: arriverà un attaccante e forse un difensore, intanto però il tecnico spagnolo ha già a disposizione una corazzata che può ambire a lottare per grandi traguardi e sta cercando di rodarla al massimo in questi giorni, di modo che si presenti all’inizio del campionato nella forma migliore. Il Porto è una squadra ostica: campione di Portogallo, in estate ha fatto partire due pezzi pregiati e a breve potrebbe fare tris, con Jackson Martinez che, guarda caso, piace proprio al Napoli, che oggi dunque lo studierà sul campo per capire se davvero possa essere l’uomo giusto per fare da vice Higuain.
Sicuramente ci saranno dei cambiamenti rispetto agli undici che sono scesi in campo ieri. Le due novità più sostanziali dovrebbero riguardare i nuovi acquisti: Raul Albiol e Gonzalo Higuain sono partiti dalla panchina contro l’Arsenal e oggi dovrebbero a buona ragione essere titolari, uno al centro della difesa e l’altro come punta avanzata nel 4-2-3-1. Le mezzepunte cambieranno: qui Benitez ha tante soluzioni al proprio arco, può decidere di accentrare Lorenzo Insigne facendo giocare Callejon e Mertens contemporaneamente, oppure indietreggiare Pandev; più probabile comunque che il macedone, in gol anche ieri, rappresenti la prima alternativa a Higuain. Dunque, a riposare oggi potrebbe essere Hamsik, ma a conti fatti è probabile che Benitez conceda un turno a José Maria Callejon, ieri apparso poco brillante e forse per la prima volta in questo precampionato in difficoltà. A centrocampo la possibilità Josip Radosevic: ieri hanno giocato Inler e Behrami, oggi il titolare dovrebbe essere Dzemaili e l’impegno ravvicinato può aprire all’ingresso dal primo minuto del giovane croato, che l’anno scorso ha fatto bene con la Primavera. In difesa, Maggio e Zuniga saranno gli esterni, probabile ingresso dal primo minuto di Raul Albiol al fianco di Britos, per capire se lo spagnolo abbia la stoffa per guidare la difesa.
Saranno tutti a disposizione e pronti a entrare: Benitez vuole sperimentare anche altri moduli, perciò nel corso della partita ci sarà modo di variare qualcosa a livello tattico, per esempio con l’inserimento di Pandev che come detto può fare qualche passo indietro, o facendo giocare Armero sulla linea delle mezzepunte.
Il Porto ha cambiato molto in estate, a cominciare dall’allenatore che è Paulo Fonseca. Il club ha incassato 70 milioni di euro da due cessioni: James Rodriguez e Joao Moutinho si sono trasferiti a Monaco. Per rimpiazzarli, al momento non sono arrivati grandissimi giocatori: l’acquisto di punta in termini economici è Hector Herrera, centrale di centrocampo messicano, mentre a livello tecnico è ottima l’acquisizione, per 5 milioni, di Juan Quintero, grande protagonista nel Mondiale Under 20 con la Colombia ed ex Pescara. Il post Moutinho è affidato a lui; per il resto si scommette sulla crescita degli altri, per esempio Juan Iturbe che è rientrato dal prestito al River Plate. C’è anche Rolando, che proprio a Napoli ha giocato gli ultimi sei mesi della scorsa stagione; non riscattato dai partenopei, sembra che sia in cerca di una sistemazione. Paulo Fonseca dovrebbe dare vita a un 4-2-3-1: resta da stabilire la posizione di Quintero che si può disimpegnare anche davanti alla difesa, mentre la punta unica sarà quel Jackson Martinez inseguito dal Napoli. Ad ogni modo una formazione di livello, che può agevolmente passare al 4-3-3 in caso di necessità: in Champions League ha sempre dato fastidio a molte e potrebbe essere la prossima avversaria del Napoli in Europa. Non parte certo con ambizioni di vincere la Coppa, ma abbiamo visto nel 2004 come i portoghesi siano stati in grado di sovvertire tutti i pronostici e alzare il trofeo. Vero che in panchina c’era un certo José Mourinho, ma poi in campo sono andati i giocatori.
Rafael; Maggio, Raul Albiol, Britos, Zuniga; Radosevic, Dzemaili; L. Insigne, Hamsik, Mertens; Higuain. All. Benitez
A disp: Reina, Mesto, Fernandez, Cannavaro, Armero, Dossena, Inler, Behrami, Callejon, Pandev, Calaiò
Indisponibili: –
Helton; Danilo, Mangala, Maicon, Alex Sandro; Lucho Gonzalez, Fernando; Iturbe, Quintero, Varela; Jackson Martinez. All. Paulo Fonseca
A disp: Hugo Ventura, Fucile, Henrique Sereno, Rolando, Otamendi, Herrera, Tiago Rodrigues, Carlos Eduardo, Lica, Djalma, Kleber
Indisponibili: –