Parte o resta? E’ questa la domanda che attanaglia i tifosi del Milan in questi frenetici giorni di metà giugno; ma ancor di più mette in ambasce la dirigenza rossonera, divisa tra la tentazione di incassare più di 40 milioni di Euro per un difensore e la consapevolezza che uno come il brasiliano non si sostituisce così sui due piedi. Stiamo parlando con tutta probabilità del miglior centrale al mondo, ancora giovane (ha 27 anni) e idealmente il punto di partenza del nuovo corso Milan, a seguito delle partenze, con tante lacrime, dei senatori che per un decennio o quasi hanno fatto le fortune del Diavolo. Il punto è che l’offerta del Paris Saint-Germain è di quelle irrinunciabili, che non capitano tutti i giorni. Berlusconi tentenna, Galliani è tornato da Linate dichiarando che la società sta valutando, Leonardo da Parigi fa sapere che la cosa non è poi così certa. Naturalmente, la vicenda blocca tutto il resto: le operazioni di calciomercato non si fermano, ad esempio si lavora per Acerbi, ma è chiaro che l’incertezza sul futuro di Thiago Silva influenza decisamente le scelte future del Milan. Per commentare la situazione del mercato rossonero, Ilsussidiario.net ha contattato in esclusiva Cristiano Ruiu, giornalista di Telelombardia e tifoso del Milan. Gli abbiamo chiesto un parere sull’intreccio Milano-Parigi e abbiamo fatto un excursus a tutto tondo sulle trattative in corso e quelle che potrebbero nascere. Ecco le sue parole:
Tiene banco la vicenda Thiago Silva: intanto, di fronte a un’offerta simile, giusto venderlo o no?
Stiamo parlando di 46 milioni di Euro, come diceva Berlusconi a Le Parisien; io dico che con la testa non si può non vendere, perchè una cifra del genere arriva in un momento particolare per il calcio italiano e non solo; per la contingenza della situazione generale, non vendere Thiago Silva è follia, ragionando con la testa.
E ragionando con il cuore?
Con il cuore, è da tenere: è il difensore più forte del mondo, con lui il Milan rimane nel novero dei club più forti d’Italia ma anche tra gli otto più forti in Europa, e da lui si deve ripartire l’anno prossimo. Senza Thiago Silva il Milan scende di un gradino: alla fine, bisogna scindere il ragionamento fatto con il cuore e quello con la testa, ovvero con il portafogli in mano.
Secondo lei, Berlusconi cederà alle richieste dei tifosi?
Io credo che Berlusconi da 27 anni gestisce il Milan avendo fatto le scelte più importanti con il cuore; penso che anche questa scelta la farà con il cuore.
Chiarissimo. Ma, nel caso alla fine prevalga la testa, questi soldi in entrata verranno reinvestiti?
Se cedi Thiago Silva è per monetizzare. Se vuoi rinforzare la squadra, il modo migliore per farlo è tenere Thiago, che è il difensore più forte che c’è. Quindi, se incassi i soldi, te li tieni. E poi la storia insegna.
In che senso?
Ogni tre anni, il Milan fa una cessione illustre. Nel 2006 Shevchenko, nel 2009 Kakà, adesso Thiago Silva. Dalla cessione di Sheva ottenne 45 milioni di Euro e ne reinvestì circa il 15-20%, acquistando Ricardo Oliveira eccetera. Nel 2009 ha venduto Kakà per 67.5 e ha reinvestito il 20% per Huntelaar; credo quindi che la proporzione sia la stessa: vendi Thiago Silva per 50 milioni, ne reinvesti il 15-20%. Sempre che il Milan lo venda.
Ecco, a proposito di questo 15-20%: dove verrà destinato? Sappiamo di Acerbi…
Acerbi è indipendente da Thiago Silva: di fatto, arriverà al Milan in ogni caso. Per quanto riguarda il sostituto di Thiago, credo che il nome sia quello di Dedè, 23 anni, del Vasco de Gama. Ma anche qui…
Cosa?
Se vuoi prendere Dedè, non devi aspettare di vendere Thiago Silva: a quel punto, sanno tutti che hai 50 in cassa e quindi ti chiedono almeno 20. Devi provare a bloccarlo prima.
Comunque, scelta che la convince?
Non lo conosco così bene da poterne parlare in maniera così approfondita, così come credo non lo conosca nessuno. Dico però che il tanto celebrato Leonardo fa mercato andando a bussare alla porta del Milan e offrendo 50 milioni per Thiago Silva…
Un po’ facile, dice?
Certo. E’ difficile scoprirlo prima; il Milan l’ha preso quando aveva già fallito in Europa, spendendo una cifra contenuta, 12 milioni di Euro, e scoprendolo quando non c’era nessuno, sul mercato, interessato a lui. Ora la stessa cosa potrebbe farla per Dedè: se nel 2009 avessimo detto che Thiago Silva sarebbe stato il nuovo Maldini, credo si sarebbero messi tutti a ridere, esattamente come adesso si mettono tutti a ridere se diciamo che il nuovo Thiago Silva sarà Dedè.
Intanto, Ibrahimovic e Cassano hanno mostrato di non essere molto d’accordo con la cessione di Thiago Silva: possono partire?
Ibrahimovic non ha mai detto di voler andare via, ma il suo problema è che non c’è una squadra in Europa che possa sobbarcarsi il suo stipendio e il suo carattere, oltre al fatto che non è più un giovanotto; è stato da molte parti, e uno che se lo porta in casa sa benissimo che è un giocatore stracostoso che vuole la squadra costruita intorno a sè. Quindi, lui stesso ha capito che non ha molto mercato, anzi ti dirò di più…
Prego.
Il Milan ha provato a capire se Paris Saint-Germain e Manchester City, ovvero le uniche due squadre che possono permettersi Ibrahimovic a livello economico, fossero interessate ad acquistarlo; e pare che al momento questo interesse non ci sia.
Cassano, invece? Le sue parole sono state piuttosto esplicite…
Dopo le dichiarazioni che ha fatto, Cassano può andare via tranquillamente. Credo che il Milan ci sia rimasto molto male.
Siamo ai saluti, quindi?
Insomma, tu prendi un giocatore che è stato messo fuori rosa perché ha insultato il suo presidente, lo risollevi, gli dai una chance importantissima per la sua carriera, lo aspetti quando è in sovrappeso, aspetti che si rimetta in forma, poi lo curi a seguito del problema che ha avuto, gli tieni il posto, e poi ti senti dire, probabilmente senza troppa riflessione, “Mi dicano qual è il progetto, perchè se è quello di arrivare nelle prime tre io me ne vado”: quella è la porta, accomodati. Il Milan ha già fatto a meno di Cassano, può benissimo farlo ancora.
Si sente di una frattura interna tra Galliani e Barbara Berlusconi: è una cosa vera e, nel caso, sta influenzando il mercato del Milan?
Non sta influenzando niente: su Thiago Silva c’è un fronte compatto. Galliani, Barbara, compagni di squadra, sono tutti convinti che Thiago debba rimanere. L’unico che si deve convincere è Berlusconi, perché sarebbe lui che materialmente rinuncerebbe ai 50 milioni di Euro.
Quindi, su Thiago Silva nessuna frattura. E sul resto?
Per il resto, Galliani ha fiducia illimitata da Berlusconi; chiaro che Barbara, che sta in via Turati ma operativamente non ha ancora un ruolo di rilievo perché è nel mondo del calcio da appena un anno, sa di avere un nome importante e vuole contare.
Arriverà a farlo?
Pian piano, con il tempo. Anche Rosella Sensi è entrata nel mondo del calcio in punta di piedi sulle orme del padre ed è diventata una buona dirigente. Siccome non ti inventi dirigente in un giorno solo perché ti chiami Berlusconi, con calma farà i suoi passi e magari un giorno lo diventerà.
(Claudio Franceschini)