La Juventus in questa sessione di calciomercato potrebbe perdere Arturo Vidal che continua a essere un calciatore che piace tanto al Manchester United tanto che in Inghilterra sono ormai sicuri del suo approdo nei Red Devils. L’addio di Vidal porterebbe in dote alla Juventus tanti soldi. I bianconeri potrebbero puntare con decisione su altri giocatori, per esempio si parla tanto di Isco. In esclusiva per IlSussidiario.net, l’agente FIFA Claudio Sperati ha parlato del calciomercato della Juventus.
La Juventus non vince in questo pre-campionato. Campanello d’allarme? Io credo che la Juventus abbia perso tanto dopo l’addio di Conte, i bianconeri avevano nel tecnico bianconero la “benzina” utile per fare grandi cose. Oggi manca quella benzina.
I bianconeri vorrebbero puntare al ritorno di Gabbiadini… Gabbiadini è un attaccante di grande duttilità ma non credo che i bianconeri possano fare quel salto di qualità con il giovane attaccante itlaiano.
Manca la svolta nel calciomercato della Juventus non crede? Assolutamente sì, manca qualcosa che possa aiutare la Juventus a fare il grando salto di qualità. Ma forse potrebbe succedere presto.
In che senso? La cessione di Vidal per esempio potrebbe portare alla svolta del calciomercato della Juventus. Cedendo il cileno i bianconeri avrebbero sicuramente tanti soldi da poter spendere per rinforzarsi in più settori.
A quel punto però i bianconeri dovrebbero acquistare giocatori di primo livello, cosa non facile… Sono convinto che la Juventus dovrebbe prendere un calciatore importante pescando proprio nelle grandi squadre, che possono nascondere occasioni notevoli. Penso ad esempio ai Robben e Sneijder del 2009, che il Real Madrid scaricò a prezzi relativamente bassi, o allo stesso Cambiasso per l’Inter.
Su chi dovrebbe puntare la Juventus? Isco ad esempio è un calciatore importante che potrebbe sicuramente fare bene nella Juventus nel ruolo di trequartista. L’anno scorso era al debutto con il Real ma non ha giocato sempre, ora che è arrivato James Rodriguez potrebbe sentirsi di troppo.
(Claudio Ruggieri)