La serie A anticipa al venerdi: siamo alla 25esima giornata, sesta di ritorno, e si comincia a entrare nel vivo della stagione perchè i rapporti di forza sono più o meno definiti e adesso le venti squadre hanno chiari gli obiettivi. Milan-Parma va in scena alle 20:45 e ci racconta dei rossoneri che danno la caccia al terzo posto e si avvicinano al derby (che in questo senso conterà molto) e dei ducali che ormai hanno quasi archiviato l’obiettivo salvezza e cercando di capire se possono cullare ambizioni europee o se devono invece accontentarsi di “vivacchiare” nella parte sinistra della classifica. Il Milan portando a casa i tre punti arriverebbe all’appuntamento della prossima settimana con le prospettive di sorpasso ai cugini intatte, ma già questa settimana potrebbero fare lo scherzetto e addirittura agganciare il terzo posto, in caso di risultati favorevoli dagli altri campi; ecco perchè la vittoria è importante, non solo perchè darebbe morale. Per contro il Parma non vince da cinque partite e di conseguenza ha bisogno di fare un risultato importante, che potrebbe anche essere un pareggio vista la difficoltà dell’impegno. Il pronostico rimane comunque aperto, pur se i rossoneri in casa non concedono troppi sconti al Parma: nei 21 precedenti si registrano tredici vittorie del Milan, sei pareggi e due sole vittorie dei gialloblu (se estendiamo il bilancio alle gare totali i numeri per gli emiliani migliorano, ma di poco: nove vittorie ducali, dodici pareggi, ventidue affermazioni per i rossoneri). Lo scorso anno il Milan si impose nettamente: finì 4-1 con una storica tripletta per Nocerino e un gol di Ibrahimovic. L’ultimo pareggio (a San Siro) è datato settembre 2007: finì 1-1, le reti furono di Seedord e Andrea Pisanu. Per trovare l’ultima vittoria dei gialloblu dobbiamo risalire addirittura al dicembre 1996, quando fu una rete di Mario Stanic a piegare i rossoneri; ma la data che i tifosi di entrambe le squadre hanno stampata nella memoria è quella del 22 marzo 1993: i rossoneri vinsero il secondo di tre scudetti consecutivi, ma quella partita finì 1-0 per i gialloblu grazie a una punizione di Faustino Asprilla che sorprese Sebastiano Rossi. Fu la fine della lunghissima striscia di imbattibilità del Milan di Fabio Capello, che durava da 58 partite: un record tuttora imbattuto, pur se quest’anno ha seriamente rischiato di cadere. Tanti anche i doppi ex: nel Milan gioca Cristian Zaccardo, arrivato lo scorso gennaio a rinforzare la difesa dopo tre stagioni e mezza a Parma. Nell’operazione sono stati girati al club emiliano Rodney Strasser, cresciuto nel vivaio rossonero, e Joel Mesbah, che lo scorso gennaio il Milan aveva acquistato ma che non ha mai davvero inciso a San Siro. Il personaggio più atteso è però Roberto Donadoni: allena il Parma dal gennaio dello scorso anno, ma come calciatore ha passato dieci stagioni in rossonero, come ala destra principalmente ma spesso e volentieri cambiando ruolo. Per lui con il Milan sono arrivati sei scudetti, quattro Supercoppe Italiane, tre Coppe dei Campioni, tre Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali. Una leggenda per la squadra meneghina, che ha vissuto pienamente i cicli di Arrigo Sacchi e Fabio Capello. Lo stesso Sacchi prima di andare a Milanello ha allenato il Parma per due stagioni (battendo i rossoneri in Coppa Italia con un altro doppio ex, Mario Bortolazzi), poi è tornato al Tardini per fare il direttore tecnico. Un altro ad aver allenato in entrambe le piazze è Carlo Ancelotti: ha vinto tutto con il Milan, ma si è affermato in serie A con i gialloblu, che ha portato ad un passo dallo scudetto nel 1996/1997 (secondo a due punti). Anche da calciatore Ancelotti aveva iniziato con il Parma.
Il Milan ha ottenuto undici punti nelle ultime cinque giornate: nel 2013 è la squadra che ha fatto meglio, riuscendo a coronare una rimonta partita da lontano e arrivata fino al -3 dal terzo posto, obiettivo principale della società. L’arrivo di Mario Balotelli (tre gol nelle ultime due partite, decisivi) ha riportato l’entusiasmo perduto a Milanello, ma la risalita era già cominciata a fine 2012, fermata solo dalla sconfitta per 4-2 contro la Roma che ha chiuso l’anno solare. Poi c’è stato il pareggio per 0-0 di Genova (contro la Sampdoria) e tre vittorie di misura ma fondamentali, contro Bologna, Atalanta e Udinese. Nell’ultima giornata il Milan ha leggermente rallentato il ritmo e ha rischiato di perdere a Quartu Sant’Elena contro il Cagliari, pareggiando solo nel finale grazie a un calcio di rigore. Dopo l’ottava giornata i rossoneri avevano sette punti e si trovavano a 15 di distanza dalla Juventus capolista: rispetto ad allora i punti dai bianconeri sono 14 e quindi le distanze non sono cambiate, ma il dato ci dice di come la squadra di Allegri abbia ripreso la marcia, tanto che la Lazio è a tiro e già in questa giornata potrebbe avvenire il sorpasso ai danni dell’Inter, che ha due punti in più ma deve andare a giocare a Firenze: i rossoneri cullano il grande sogno di arrivare al derby della prossima giornata stando davanti in classifica, per la prima volta in questa stagione. Il bilancio casalingo è buono: non ci sono pareggi, le vittorie sono otto e le sconfitte quattro: non pochissime, ma va anche detto che sono arrivate tutte nelle prime giornate di campionato (l’ultima alla dodicesima giornata). Venti i gol segnati, undici quelli subiti: la coppia gol del Milan è quella formata da El Shaarawy e Pazzini, 25 gol in due, anche se il Faraone questa sera non ci sarà (ha un’infiammazione al tendine rotuleo) e Pazzini partirà dalla panchina. E’ un dato comunque importante, perchè ci dice del potenziale offensivo del Milan che naturalmente punta molto su Mario Balotelli, che da quando è tornato a San Siro segna un gol ogni 63 minuti.
Il Parma è in flessione, ma è un periodo che si può considerare strutturale. I gialloblu la grande rincorsa l’hanno effettuata più o meno quando anche il Milan risaliva la corrente. Inizlamente ancorata vicino alla zona retrocessione, la formazione di Roberto Donadoni ha iniziato a centrare un filotto di vittorie costruito soprattutto sulla solidità interna (il Parma è caduto al Tardini il 27 gennaio dopo una serie di 15 partite utili e dieci mesi di imbattibilità). Purtroppo però i ducali non vincono da cinque partite: in queste gare sono arrivati tre punti, frutto dei pareggi contro la Juventus (1-1), contro il Chievo (stesso punteggio) e contro il Genoa (uno 0-0 poco brillante). In mezzo le due sconfitte, quella contro il Napoli e lo 0-2 subito a Firenze. A preoccupare non è tanto questo calo di risultati, quanto il fatto che nelle ultime uscite il Parma non abbia mostrato quella brillantezza e quella velocità di manovra che invece aveva permesso di risalire la corrente. Ad ogni modo, con 32 punti dopo 25 giornate i ducali possono più o meno considerarsi salvi, ma vogliono chiudere la pratica quanto prima per non venire risucchiati nei bassifondi e soprattutto per provare ad avvicinare le zone europee. Per farlo bisognerà però migliorare il rendimento esterno: lontano dal Tardini il Parma ha centrato appena nove punti, con due sole vittorie, tre pareggi e ben sette sconfitte. Dodici i gol realizzati, ventuno quelli subiti: manca certamente un vero bomber a Donadoni, questo grande realizzatore si pensava potesse essere Amauri che però nella sua seconda esperienza al Tardini non ha ripetuto i grandi numeri del gennaio 2011 ed è fermo a cinque gol. Il cannoniere della squadra è Ishak Belfodil, che ha segnato sette reti ma trova la porta ogni 214 minuti, non una media da grandissimo cannoniere. Per di più, questa sera dovrebbe partire dalla panchina da dove inizierà anche Nicola Sansone, quattro gol in campionato.
Sarà una partita interessante, con il Milan favorito per fattore campo e perchè per qualità e diversità di soluzioni ha qualcosa più del Parma; i ducali però non partono battuti e in particolar modo contro le grandi hanno fatto vedere di potersela giocare, visto che hanno pareggiato contro la Juventus e hanno battuto l’Inter. All’andata è finita 1-1, ma si giocava al Tardini ed era decisamente un altro Milan. Vedremo se i gialloblu avranno risolto i loro problemi e si mostreranno più incisivi in trasferta, oppure se il Milan si lancerà con una vittoria verso il derby. Non resta che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: Milan-Parma sta per cominciare…
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