Il Napoli domani affronterà il Chelsea nel ritorno degli ottavi di Champions League. Gli inglesi hanno appena cambiato allenatore: André Villas-Boas è durato poco sulla panchina che fu di Mourinho e Ancelotti: il portoghese è stato sostituito dal suo vice Roberto Di Matteo, già ex giocatore dei Blues. Le indiscrezioni dicono che nessuno dei calciatori del Chelsea sia andato a salutare il tecnico al termine della sua esperienza a Stamford Bridge, a eccezione di David Luiz. Che lo spogliatoio fosse contro Villas-Boas era un segreto di Pulcinella: lo stesso allenatore non aveva fatto mistero di come non tutti remassero nella sua direzione. Sulla decisione di Abramovich è tornato Juan Mata, centrocampista spagnolo in arrivo quest’estate dal Valencia. Ai microfoni del London Evening News ha dichiarato: “Ci ha parlato solo dopo l’esonero. Addirittura aveva diretto due sessioni di allenamento, perciò nessuno di noi pensava ad un cambio in panchina”. Così Mata, che incalzato ha confermato: “André non ci ha detto niente”. Gli è stato chiesto cosa pensasse del modo di giocare di Villas-Boas: “Aveva buone idee, voleva cambiare alcune cose”. Allora perchè è stato mandato via? “Nel calcio contano i risultati, per questo è stato cacciato. Ma da parte nostra c’era fiducia: finchè è stato l’allenatore, abbiamo avuto fiducia in lui”. Parrebbe in realtà il contrario, visto lo scarso rapporto con i senatori del gruppo. Poi una domanda ancora sul sistema di gioco: “Voleva farci giocare come il suo Porto: pressing alto, rubare palla agli avversari, molto vicini alla porta: un calcio offensivo. Come mi trovavo? Secondo me il Chelsea aveva bisogno di un gioco diverso, più fisico e meno fluido, ma certo offensivo”. Insomma: magari i giocatori non erano contro di lui apertamente, ma di sicuro Villas-Boas non ha del tutto convinto a Stamford Bridge, almeno a sentire Mata. Che poi ha affrontato il tema del suo connazionale Fernando Torres, più che deludente in maglia Blues, a digiuno di gol da più di 20 partite e ormai relegato in panchina: “Dite tutti che non segna, ma io posso dire che lavora duramente e troppo spesso ci dimentichiamo degli 80 gol che ha segnato al Liverpool. E poi”, chiude Mata, “con il suo movimento crea sempre tanti spazi, per non parlare dei tanti assist che mi ha fornito”.
Vero, ma Torres in teoria sarebbe stato acquistato per fare la differenza con i gol. Ad ogni modo, domani sarà ancora in panchina, perchè il nuovo allenatore Di Matteo (che ha vinto le prime due partite senza subire gol) ha ridato un ruolo centrale ai senatori, quindi Drogba sarà al centro dell’attacco. Il Napoli stia attento: cambiare allenatore spesso dà una scossa psicologica non indifferente, e se il problema era Villa-Boas e il suo modo di giocare, forse il Chelsea che scenderà in campo a Londra sarà leggermente più agguerrito di quello visto al San Paolo. Cosa che può fare tutta la differenza del mondo.