Il Napoli chiude con una bella vittoria una partita divertente e molto significativa con il Benfica che tutto ha fatto tranne che il gregario. Tre gol in totale, due pali (uno per parte) e tanto divertimento. Ma c’è di più. Perchè la più bella notizia al triplice fischio finale è stata quella del rinnovo di Marek Hamsik fino al 2018. Il Napoli non poteva chiudere meglio il precampionato e dirigersi a testa alta verso una stagione piena di sfide da giocarsi alla pari (e forse anche qualcosa di più) con tutti. “Siamo già a un buon livello” sentenzia Benitez felice nel dopogara, proprio quando gli si chiede se arriverà prima l’attaccante o il difensore che sta aspettando. Le premesse sono le migliori, il Napoli quest’anno sarà grandissimo protagonista. E niente è impossibile.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina (1′ Rafael); Mesto (1′ st Maggio), Albiol (29′ st Gamberini), Britos (1′ st Cannavaro), Zuniga (1′ st Armero); Inler (1′ st Dzemaili), Behrami (34′ st Radosevic); Callejon (39′ st Novothny), Hamsik (18′ st Pandev), Insigne (1′ st Mertens); Higuain (29′ st Calaio’) (15 Colombo). All. Benitez
BENFICA (4-2-3-1): Artur; Pereira (1′ st Silvio), Garay, Luisao, Cortez (16′ st Melgarejo); Matic, Perez (31′ st Gomes), Sulejmani (1′ st Amorin), Markovic (16′ st Ola John); Rodrigo (1′ st Lima), Gaitan (31′ st Djurcic). (13 Lopes, 34 Almeida, 3 Vitoria, 2 Lisandro Lopez, 22 Mitrovic). All. Jorge Jesus Arbitro: Russo
Reti: nel pt 5′ Behrami, 44′ Luisao; nel st 25′ Higuain Angoli: 5 a 5 Recupero: 0′ e 0′.
Ammoniti: nessuno.
Spettatori: 35.000.
E finalmente arriva il gol di Gonzalo Higuain! Un gol di rapina, in area piccola, sfruttando una indecisione della difesa lusitana. Un tiro-cross di Armero taglia la difesa trasversalmente, e arriva al Pipita che – tutto solo – con grande freddezza stoppa e fulmina Arthur con un piatto preciso e spietato. Giusto il tempo per la prima esultanza al San Paolo, perchè Benitez gli regala subito la standing ovation, sostituendolo con Calaiò. Napoli avanti, che serata!
Sul finire del primo tempo Napoli-Benfica torna in equilibrio grazie al gran gol di Luisao. Che riesce a mandare in corto circuito gli schemi difensivi del Napoli e a battere – liberissimo – il portiere Reina con un preciso colpo di testa. Ci voleva un calcio piazzato, una palla inattiva per il Benfica per rendersi pericoloso nei riguardi di un Napoli sempre padrone della partita. Belle indicazioni dagli uomini di Benitez, e un calcio piacevole e frizzante, che questa piazza meritava.
Napoli-Benfica si sblocca quasi subito con un gran gol di Valon Behrami. E’ subito grande, grandissimo Napoli che va vicino al gol già in due occasioni. La prima è con Lorenzo Insigne che tira una sassata appena entrato in area di rigore, ma viene ribattuta. La seconda occasione è una incursione di Zuniga, lanciato da Higuain con un ottimo assist, ma il colombiano spreca. Il gol nasce da un assist al bacio di Insigne per l’inserimento di Behrami che di testa fa secco il portiere avversario. Era quello che voleva Benitez, che di continuo chiedeva a Behrami di provare l’incursione. Insomma, in questo Napoli funziona tutto.
“Are you ready?”. Prima di Napoli-Benfica si accende lo spettacolo sugli spalti e in campo, con una grossa novità che promette di diventare presto un marchio di fabbrica delle partite al San Paolo degli Azzurri. Ecco il momento che in tanti stavano aspettando, il debutto delle cheerleaders del Napoli, volute fortemente dal patron De Laurentiis. Per la città e per le ragazze appassionate del Napoli, è facile immaginare che questo possa diventare un palcoscenico degno delle Veline di striscia la notizia, e certamente la danza sfrenata a suono della musica elettronica aiuterà tanti tifosi ad ingannare l’attesa prima della partita. Questo momento era già previsto, ma il lutto della tragedia in Irpinia aveva rimandato il debutto delle cheerleaders e del nuovo/vecchio inno “‘O surdato ‘nnamurato”. La performance (conclusasi con il dispiegamento di una bandiera americana con al centro il simbolo del Napoli) raccoglie grandi applausi dal quarantamila tifosi del San Paolo e le coreografie si fanno apprezzare lungo tutto il campo di calcio. Ma il meglio deve ancora venire, e in un crescendo di luci e colori ecco i fuochi artificiali a illuminare il cielo di Fuorigrotta. E ora le note del nuovo inno del Napoli. Quante emozioni, e la partita tra poco comincerà.
Il San Paolo si riempie. Le due curve e i distinti sono gremiti di spettatori festanti, c’è musica che proviene dagli altoparlanti: è grande clima di festa allo stadio di Fuorigrotta, esattamente come lo era stato in occasione dell’amichevole contro il Galatasaray. Napoli-Benfica comincia tra poco: è la grande serata di Gonzalo Higuain che gioca la sua prima gara da titolare con la nuova maglia, Rafa Benitez testa la formazione titolare che tra due settimane aprirà ufficialmente la stagione. La speranza di tutti i tifosi è che l’atmosfera da festa che si vede sugli spalti abbia un seguito sul campo: anche se si tratta di un’amichevole, nessuno ci tiene a perdere.
Napoli-Benfica si gioca questa sera alle 20:45, stadio San Paolo (arbitro Russo di Nola). Un’amichevole, che va ufficialmente sotto il nome di trofeo MSC Crociere; ma sono ragioni di sponsor, il calcio d’agosto pullula di tornei di questo genere, gli stessi partenopei sono reduci dall’esperienza londinese della Emirates Cup. Al di là della denominazione, questa partita è decisamente interessante: intanto perchè le formazioni in campo sono sostanzialmente quelle titolari, poi perchè questa gara potrebbe essere un anticipo di un incrocio nella prossima edizione di Champions League. Le due società quindi hanno scelto bene il loro rispettivo avversario: è un test di primo livello, uno di quelli che possono ben spiegare la reale forza della squadra e i movimenti dei giocatori, sempre considerando che lo stato di forma non può essere quello ottimale, pur se ci stiamo avvicinando perchè ormai tra due settimane il Napoli comincerà il campionato e non si potrà più scherzare. Ci sono due precedenti tra le due formazioni: risalgono al primo turno di Coppa UEFA 2008/2009. All’andata i partenopei si imposero in casa per 3-2, al ritorno di Lisbona furono invece i lusitani a vincere, per 2-0. Rafa Benitez ha incrociato le Super Aquile in tempi decisamente più recenti: era il maggio 2013, quindi tre mesi fa, quando il suo Chelsea superò per 2-1 il Benfica in finale di Europa League. Un ricordo fresco per lui e freschissimo per i portoghesi, che quel finale di stagione faticheranno a dimenticarlo.
Il precampionato del Napoli finora ha vissuto di fasi alterne. Nelle tre partite internazionali i partenopei hanno centrato una vittoria, un pareggio e una sconfitta, peraltro in questo esatto ordine: prima la vittoria per 3-1 contro il Galatasaray, frutto delle reti di Pandev, Zuniga e Insigne; poi le cose sono leggermente peggiorata, la squadra è calata di intensità e a Londra, nella Emirates Cup, ha prima pareggiato 2-2 contro l’Arsenal facendosi rimontare il doppio vantaggio (Insigne e Pandev) poi ha perso contro il Porto, anche qui passando avanti con Pandev (su rigore) e poi subendo il rientro della formazionel lusitana, apparso decisamente più tonico e brillante. Questo potrebbe essere un problema anche per stasera, ma intanto Benitez testa la formazione titolare: vuole ottenere risposte innanzitutto da Raul Albiol e Higuain, che sono i due arrivi più recenti e nelle uscite inglesi hanno mostrato di essere decisamente in ritardo di condizione. Il tecnico spagnolo e tutta Napoli contano però su di loro, convinti che il loro ingaggio (soprattutto quello del Pipita, ovviamente) siano i colpi giusti per riportare in alto una squadra che quest’anno dovrà necessariamente lottare per lo scudetto e fare strada in Champions League. Gli stessi compiti che attendono il Benfica, che ha effettuato parte della preparazione estiva in Svizzera e che deve innanzitutto cancellare quanto successo in maggio: nel giro di pochi giorni i lusitani, esattamente come aveva fatto il Bayer Leverkusen 11 anni prima, sono riusciti a perdere lo scudetto e l’Europa League, peraltro subendo due gol negli ultimissimi minuti delle rispettive partite. Un dramma sportivo che però non può cancellare quanto di buono la formazione di Juan Jesus ha fatto. Per rinforzarla ulteriormente (ma Cardozo potrebbe partire e si è parlato anche di Napoli) la società ha messo a disposizione del tecnico quattro giocatori balcanici: due arrivano dal campionato olandese e sono i centrocampisti Djuricic e Sulejmani (che può disimpegnarsi anche sulla linea d’attacco o dietro le punte), uno dalla SuperLiga portoghese (il portiere Oblank) e soprattuto Lazar Markovic, il talento classe ’94 che arriva dal Partizan Belgrado e che voleva mezza Europa. Se basteranno questi giocatori per far fare il salto di qualità al Benfica lo scopriremo strada facendo; intanto vedremo come andrà a finire questa partita. Non resta che dare la parola al campo: la diretta di Napoli-Benfica, valida per il trofeo MSC Crociere, sta per cominciare…
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