A due giorni dalla grande sfida contro il Barcellona, arrivano i chiari consigli di Silvio Berlusconi su come affrontare i catalani nel modo migliore. I suggerimenti a Massimiliano Allegri sono molto chiari: marcatura a uomo su Messi e due punte in avanti. Anche in piena campagna elettorale, l’andata degli ottavi di Champions League contro la squadra più forte del mondo non può passare sotto silenzio per il patron rossonero. Ospite di Rtl 102.5, Berlusconi ne ha parlato così: “I miei suggerimenti sono che qualche uomo di punta, come Messi, dovrebbe essere curato a uomo”. Non disdegna dunque la difesa ad uomo, anche se rivendica per il suo Milan un posto speciale nella storia del calcio per la rivoluzione che ha portato alla fine degli anni Ottanta: “Rocco è stato un grande, ha introdotto il gioco all’italiana e puntava a fare gol solo con attacchi sporadici in contropiede. Noi poi abbiamo cambiato il calcio, con Sacchi abbiamo creato un Milan sempre padrone del campo e del gioco e la squadra con i tre olandesi che molti giudicano come la migliore della storia del calcio. Poi è arrivato il Barcellona e credo che queste due squadre siano esempi unici nella storia”. Una correzione di rotta rispetto al 2000, quando Berlusconi criticò duramente l’allora c.t. Dino Zoff per avere marcato a uomo Zinedine Zidane nella maledetta finale Italia-Francia. Ad Allegri spetterebbe ora scegliere chi appiccicare addosso alla Pulce argentina.
In attacco invece ci vogliono due punte, anche se non sarà a disposizione Mario Balotelli, che ha già giocato in Champions League quest’anno con il Manchester City: “Anche il mister sa delle due punte ed è d’accordo. È sul centrocampo e la difesa che io suggerisco, di fronte a un gioco come quello molto dialogato del Barcellona, di arrivare ad anticipare qualche passaggio con un uomo della difesa che stia fianco a fianco con l’attaccante. Io ho fatto l’allenatore per alcuni anni, ho vinto tutti i campionati in cui c’erano le squadre dei miei ragazzi e quindi un po’ di esperienza l’ho portata”. La domanda sorge spontanea: ma Allegri è stato informato di questi desideri del suo presidente? La risposta arriva con un sorriso: “Sarà molto difficile, non ho trovato il tempo per parlare con l’allenatore. So qual è il ruolo del presidente e dell’allenatore e lo rispetto, ma se il presidente non è d’accordo lo licenzia. Allegri è ancora lì e ha un altro anno di contratto”.
L’avvertimento è partito con grande chiarezza, ora sarà il campo di San Siro a dare il primo verdetto, in attesa poi del derby di domenica sera e del ritorno, momenti decisivi della stagione del Milan.