FIAT – Fabbrica Italia non partirà senza l’impegno dei sindacati – Incontro importante ieri tra Fiat e sindacati sul progetto Fabbrica Italia, che prevede investimenti per 20 miliardi di euro negli stabilimenti del gruppo presenti sul territorio nazionale. L’azienda guidata da Marchionne, al termine dell’incontro, ha diffuso una nota in cui spiega che “Fabbrica Italia non partirà se non ci sarà l’impegno formale delle organizzazioni sindacali ad assumersi precise responsabilità per la riuscita del progetto”. Infatti, prosegue la nota, “l’importanza delle scelte di destinazione dei nuovi modelli e il volume degli investimenti previsti richiedono un elevato livello di garanzia in termini di governabilità degli stabilimenti e di utilizzo degli impianti”. In sintesi, per Fiat “l’avvio del progetto è subordinato all’esistenza di condizioni preliminari che assicurino il quadro di certezze necessario per la sua realizzazione”.
All’incontro era presente anche la Fiom, il sindacato di categoria dei metalmeccanici che fa capo alla Cgil e che si oppone al contratto di Pomigliano d’Arco. Il suo segretario generale, Maurizio Landini, ha spiegato che per Fiat “Pomigliano è un punto di riferimento, mentre noi abbiamo ribadito il nostro interesse a che Fabbrica Italia sia realizzata discutendo di tutto, di flessibilità, di turni e di orari di lavoro, ma senza mettere in discussione il diritto e la libertà delle singole persone”.
Positivo l’incontro secondo Giuseppe Farina, segretario generale della Fim (sindacato di categoria afferente la Cisl) che ha sottolineato il fatto che Fiat “ha confermato che intende restare dentro Confindustria e Federmeccanica e che vuole risolvere i problemi all’interno del sistema contrattuale”.
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Sempre ieri, Automotive News Europe aveva scritto che il lancio sul mercato della nuova Panda (destinata a essere prodotta a Pomigliano d’Arco e non più a Tichy, in Polonia) sarà rinviato all’inizio del 2012. Non centrerebbero in questo però le “discussioni” su Pomigliano con i sindacati. Infatti, sempre stando ad Automotive che cita fonti aziendali, Marchionne avrebbe deciso di congelare gli investimenti e di rinviare il lancio di alcuni nuovi modelli aspettando un andamento del mercato più favorevole.
Il lancio della nuova Panda era già stato rinviato a settembre dell’anno prossimo. Tra gli altri modelli che saranno di nuovo rinviati, aggiunge Automotive News, la Lancia Ypsilon, e due minivan che sostituiranno le Fiat Musa e Multipla.