Con l’approvazione delle Legge di Stabilità al Senato nella giornata di sabato 20 dicembre, che dovrebbe passare nuovamente sui tavoli della Camera nella giornata di oggi, lunedì 22 dicembre 2014, arrivano anche le già anticipate modifiche per quanto riguarda le pensioni. E’ stato confermato, innanzitutto, l’innalzamento dell’aliquota per quanto riguarda le casse previdenziali e i fondi pensione, rispettivamente dal 20% al 26% per le prime e dal’11,5% al 20% per le seconde, come era stato annunciato in precedenza e commentato anche da Enrico Morando, vice ministro dell’Economia e delle Finanze. Inoltre, tutti i contribuenti che matureranno i requisiti (42 anni e 6 mesi lavorativi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi lavorativi, invece, per le donne) per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2017 non verranno penalizzati, come diversamente si era pensato di agire durante il vaglio del maxi-emendamento. Il tetto per le pensioni d’oro dei funzionari di Stato con un alto reddito è stato confermato, e i vantaggi rappresentati dalla retribuzione e dalla contribuzioni per questa categoria non sono più cumulabili. Invece, dopo le prime speranze per i cosiddetti “Quota 96”, ovvero i docenti e il personale amministrativo degli istituti di istruzione, non è avvenuta nessuna modifica che andrebbe a sanare la loro situazione, instauratasi dopo la Riforma Fornero. Stesso discorso vale anche per le modifiche dei requisiti previdenziali per i macchinisti delle ferrovie.