CALCIOMERCATO – Si sono riuniti ieri a Nyon, nella sede della Uefa, i 10 allenatore più importanti d’Europa, in vista dell’inizio della Champions League. Tutti presenti tranne Antonio Conte, non invitato per i noti problemi legati al calcioscommesse. Ognuno dei dieci convocati ha detto la sua sulla possibile vincitrice della manifestazione, che entrerà nella sua fase finale fra meno di due settimane, e la Juventus sembrerebbe essere una delle squadre più quotate, o per lo meno, tenute in considerazione dai manager vari. Naturalmente Barcellona e Real Madrid appaiono ora come ora irraggiungibili ma se proprio bisognerebbe indicare un’outsider allora quella sarebbe la squadra di Conte/Carrera. Tanto credito ai bianconeri quindi come dimostrano le parole dello Special One, Josè Mourinho, ex allenatore dei rivali nerazzurri, attuale tecnico del Real campione di Spagna in carica: «La Juventus non può essere una sorpresa – confessa il mago di Setubal – perché ha una grande tradizione. Adesso i bianconeri sono tornati sul palcoscenico che meritano di occupare». Si tocca anche l’argomento mercato ed in particolare la questione top player. Dopo che i mesi estivi sono stati passati per ricercare il famoso bomber d’attacco, alla fine in corso Galileo Ferraris si sono dovuti “accontentare” di Nicklas Bendtner, ex Arsenal. Ma su questo punto Mourinho è convinto: «Llorente si svincola a giugno e forse il presidente dell’Atletico lo cederà prima di perderlo a zero euro. Trattare con il Bilbao non è facile: o paghi la clausola o è dura, ma a gennaio…». Insomma, parole autorevoli e dette da uno che della Spagna ne sa qualcosa. Una Juventus, quindi, che in vista della seconda fase della Champions, quella che partirà con gli ottavi di finale, potrebbe avere un’arma in più da sfoggiare per centrare il grande sogno. Tifa Juventus anche l’ex allenatore bianconero, Carlo Ancelotti, ex Chelsea e Milan ora al Paris Saint Germain. Il mister di Reggiolo è convinto che la Vecchia Signora non si limiterà a fare la comparsa ma vorrà fare bene a tutti i costi dopo anni di purgatorio. Di parere simile, infine, anche Spalletti, ex allenatore della Roma, alla guida dello Zenit reduce dagli acquisti freschissimi di Hulk e Witsel, nonché Terim e Simeone.
Sembra invece essere snobbato il Milan, visto troppo indebolito dopo le partenze in massa dei senatori, ma soprattutto dopo le due cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva.